Il Ponte di Sant'Angelo Lodigiano Foglio d'informazione locale

Perché il ricordo dei Caduti non termini con la foto della posa della corona il 4 Novembre

di Giancarlo Cordoni

Il Monumento ai Caduti di Sant’Angelo è stato eretto nel 1923 a ricordo dei caduti della prima guerra mondiale e, dopo la seconda guerra mondiale, si è pensato di dedicarla a tutti i caduti di tutte le guerre, che a Sant’Angelo non furono pochi. Il Monumento rappresenta il gesto che i santangiolini hanno voluto dedicare a quanti hanno lottato anche a costo del sacrificio della propria vita per permetterci di vivere in un mondo più libero. Nella ricorrenza dei cento anni dalla sua costruzione, l’Associazione Combattenti e Reduci ha voluto fare una ricognizione sullo stato di salute del Monumento, siccome “la bestia umana ha tuonato ancora il cannone” (come ricordava una canzone di Guccini).

Non è in pericolo di vita, ma è malato, e va curato! È risultato infatti che la recinzione, sostituita alla fine degli anni ’60 del secolo scorso, è marcia in più punti anche se la verniciatura, effettuata dai volontari dell’Associazione nel 2021, ne nasconde le evidenze. L’illuminazione che dovrebbe illuminare il Monumento la sera è fuori uso ormai da anni! Il basamento di marmo presenta fessure e crepe che con le infiltrazioni d’acqua non potranno che peggiorare la situazione. La statua in bronzo che rappresenta un ufficiale che aiuta un soldato ferito risente del deposito di sporco e scarichi che negli anni si sono accumulati per cui necessita di una pulizia e di una vernice protettiva. Infine le scritte delle targhe sono ormai illeggibili.
Davanti a queste evidenze, l’Associazione Combattenti e l’Associazione Amici del museo dei combattenti, hanno proposto al Commissario prefettizio la stipula di una Convenzione che ha permesso di far redigere un progetto di ristrutturazione del Monumento all’architetto Beppe Roberti, che ha dato sin da subito la propria disponibilità a collaborare (sua è anche la foto storica che si pubblica).
Ciò nonostante, a novembre 2023, l’Associazione Combattenti non ha potuto partecipare ad un bando della Cariplo che finanziava fino all’80% l’opera, perché non c’era alcuna compartecipazione del Comune.
In questi giorni era in scadenza un altro bando, bandito dal Ministero della Cultura, che finanzia la ristrutturazione delle vestigia della prima guerra mondiale. Questa volta l’Associazione Combattenti non si è arresa e, nonostante il Comune non partecipi in alcun modo alla spesa, ha presentato il progetto “Per continuare a testimoniare”. L’unico finanziamento per ora certo presentato al Ministero è quello di 4.000 euro (sui 60.000 necessari alla ristrutturazione) messi a disposizione dall’Associazione Amici del Museo dei combattenti.
Ora queste Associazioni si chiedono, e chiedono ai futuri candidati Sindaci: come intendono tutelare la memoria di quanti hanno combattuto per noi e per la propria Patria? Il Monumento ai caduti rimarrà quella cosa che serve per deporre una corona d’alloro il 4 Novembre e basta?
La speranza è che, nella formazione dei propri programmi elettorali, si inseriscano anche quelle azioni che tutelino ciò che rappresenta una testimonianza, anche culturale, dei nostri valori e così continuare a testimoniare la memoria.


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