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IL PONTE
commercianti centro storico
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ANNO 4 - N.5 (Versione web - anno 1 n.2) NUOVA SERIE NOVEMBRE 2000

LA POSTA
commercianti centro storico


Centro storico Che fare?

Quale cittadina di Sant'Angelo, chiedo ospitalità al "Ponte" per richiamare l'attenzione su alcuni problemi e porre qualche domanda, anche in veste di commerciante che vive e lavora in paese.
Sento che stiamo vivendo in questi ultimi tempi momenti molto problematici: il paese sembra regredire costantemente; il centro come la periferia. Entrambi sono sempre meno affollati e frequentati, la vita cittadina sembra assopita; non si vedono iniziative, non si vedono positive innovazioni ma solo una continua e costante decadenza se non un vero e proprio degrado. Una mancanza di vitalità che risalta e intristisce ancora di più se paragonata alla vitalità e alle continue iniziative messe in atto in paesi limitrofi anche più piccoli e meno ricchi del nostro.
Mi domando: perché il centro del paese sta diventando sempre più un luogo fantasma, con pochi e frettolosi passanti, locali pubblici sempre meno frequentati e negozi che languono?
La temporanea (ma non si sa quanto lunga) chiusura del ponte sul fiume Lambro sta aggravando ulteriormente una situazione già negativa le cui ragioni vanno comunque ricercate più lontane nel tempo.
Per quanto riguarda la decadenza di molti esercizi commerciali cittadini sappiamo tutti che questo è anche uno degli effetti, già previsti o prevedibili, della concorrenza della grande distribuzione. Sappiamo che quasi tutti i commercianti se ne lamentano. Ma perché nessuno è stato in grado di proporre iniziative mirate e concrete che reagiscano a questo stato di cose e contribuiscano a vivacizzare la vita del centro storico di Sant'Angelo?
La categoria dei commercianti non riesce ad essere unita nella proposta e nel finanziamento di iniziative significative, il Comune e la Pro Loco stanno facendo poco e si stanno muovendo in modo ancora inadeguato per raggiungere lo scopo (che a parole viene da molti predicato).
Perché non pensare a iniziative di animazione o a mercatini alternativi da organizzare con cadenza periodica nelle vie adiacenti il centro, con una migliore organizzazione dei parcheggi e della viabilità. Perché non pensare ad un nuovo e diverso arredo della piazza principale che contribuisca ad attirare e a invogliare i cittadini, piuttosto che farli rimanere semplici e passivi spettatori del passaggio di vetture ed autobus? Perché non lasciare illuminate le vetrine anche nei giorni e nelle ore di chiusura dei negozi? Come è possibile che non si riesca a risolvere in via definitiva il problema della pavimentazione, oggetto di continue riparazioni con conseguente interruzione più o meno lunga della circolazione?
Noto insomma un generale assopimento delle coscienze, quasi che il paese non ci appartenesse, quasi che non si potesse far nulla per cambiare ciò che da tempo non ci soddisfa.
C'è qualche istituzione o associazione che può dare risposta ai miei interrogativi? Lo auspicherei davvero.

Lettera firmata

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