"Ero forestiero e mi avete accolto"
I giovani di S.Angelo al Giubileo 2000
Gli eventi di Tor Vergata e la Giornata Mondiale della Gioventù hanno
visto presenti a Roma quasi 2 milioni e mezzo di persone. In quel frangente
unico, anche S. Angelo c'era: nelle persone di pellegrini in città dal
14 al 20 agosto, e dei volontari già presenti dal 6. Fulcro dell'esperienza
giubilare il pellegrinaggio, il passaggio dalla porta Santa e la professione
di Fede, elementi comuni ai gruppi di giovani scesi a Roma per l'occasione.
Nella sua diocesi, Giovanni Paolo II ha accolto ragazzi da tutto il mondo
che negli incontri precedenti lo avevano ospitato nei loro paesi d'origine.
Triplice questa volta la caratteristica dell'evento che ha attirato milioni
di persone: non solo Giornata Mondiale della Gioventù, che si festeggia
ogni due anni, ma anche Giubileo e momento fondamentale per vedere Roma
quale città santuario, memoria viva del cristianesimo.
La visita dei pellegrini si è articolata nell'arco di cinque giorni, con
celebrazioni nei punti chiave della città. Varie manifestazioni hanno
messo in comune esperienze artistiche, religiose e spirituali dei giovani
di tutto il mondo, caratterizzando con adorazioni eucaristiche e spirituali
e veglie di preghiera, momenti di incontragiovani e catechesi nelle parrocchie
di Roma. Eventi fondamentali: l'apertura della Giornata Mondiale nel pomeriggio
del 15 in piazza S. Pietro e la solenne Via Crucis del 18 dall'Ara Coeli
al Colosseo.
La "delegazione" barasina, accorpatasi alla diocesi di Lodi, ha visto
l'arrivo di circa 40 persone fino agli incontri conclusivi con il Santo
Padre di Sabato 19 e Domenica 20 agosto a Tor Vergata. I volontari arrivati
una settimana prima hanno predisposto l'accoglienza e il fluire continuo
dei pellegrini che nelle giornate successive avrebbero letteralmente "invaso"
la città. Il servizio di volontariato ha svolto un supporto logistico
e di accoglienza per tutti i giovani partecipanti manifestazione, occupandosi
dei più svariati problemi: dalla ristorazione al transennamento.
I volontari di S. Angelo, che sono scesi a Roma con un treno speciale
partito da Lodi, erano 12, sistemati poi al Palacavicchi (area Ciampino)
e nel corso dei giorni successivi assegnati ad équipe per gli alloggi
e l'autoparco. I volontari hanno festeggiato il loro giubileo il giorno
13 agosto in S. Pietro.
Una settimana è stata dedicata alla conoscenza della città e alla "formazione",
attività che si è rivelata molto utile per svolgere il servizio cui i
volontari erano stati adibiti.
Negli alloggi allestiti nelle scuole di Roma la gente che arrivava veniva
accolta 24 ore su 24, con turni di 8 ore ciascuno e ordinata nelle aule;
le équipe di autoparco svolgevano il ruolo di autisti a coppie per persone
o materiale. Il flusso di gente ha continuato inarrestabile fino ai momenti
della veglia con il Santo Padre del 19 e la messa conclusiva del 20.
Esperienza di non poco conto il servizio svolto da alcuni dei nostri per
la sicurezza durante l'allestimento del palco di Tor Vergata e nell'accompagnamento
di sacerdoti nella distribuzione dell'Eucarestia nella grande celebrazione
della Domenica.
I giovani di S.Angelo al Giubileo hanno vissuto così, insieme ad altri,
un evento di portata storica, il cui "chiasso" ha attraversato la città
eterna e, come ha detto il Papa salutando i giovani: ".....questo 'chiasso'
ha colpito Roma e Roma non lo dimenticherà mai!"
Anche noi non lo dimenticheremo!
m.f..
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