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IL PONTE
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carlo chiesa stadio comunale di calcio
ANNO 5- N.2(Versione web - anno 2 n.2) NUOVA SERIE APRILE 2001

Diario di Bordo

Sant’Angelo Calcio

Le partite di Gennaio, Febbraio e Marzo.

Dopo aver iniziato con il piede sbagliato il girone di ritorno, con una sfortunata sconfitta (0-1) patita fra le mura amiche nei confronti del rigenerato Oggiono, il Sant’Angelo incappa successivamente in altre due preoccupanti battute d’arresto, conseguite nella trasferta di Pizzighettone (0-1) e nella gara interna con il Rodengo Saiano (1-2).

I biancazzurri cremonesi fanno loro la contesa grazie ad una rete realizzata in "zona Cesarini", mentre i gialloblu bresciani, allenati dal "vecchio" Chierico (già allenatore del Fanfulla), e forti della classe e dell’esperienza degli ex professionisti Laureri (ex Bari e Tolentino) e Galletti (ex Cremonese), riescono ad espugnare il "Chiesa" disputando una gara senza sbavature, riuscendo altresì a "vendicare" l’1-1 con il quale i barasini li fermarono in Franciacorta, 17 partite addietro.

Tre sconfitte consecutive; tre K.O. che fanno da cattivo viatico in vista della successiva trasferta di Codogno, in casa di quella Frassati che, all’andata, riuscì nell’impresa di espugnare (per 2-1) il "Chiesa"…

Nubi nerissime sembrano addensarsi all’orizzonte del S. Angelo, che, invece, dopo essere scivolato ad una distanza preoccupante (4 punti) dalla zona rischio, riesce a risorgere, centrando una serie d’oro di 5 vittorie consecutive, il cui inizio coincide con il successo nel match esterno con i biancoblu codognesi, umiliati a domicilio con un rotondo ed eloquente 4-1, frutto di una quaterna operata dal sempre più prolifico cannoniere Pierpaolo Curti. Conseguita, dopo quattro tentativi andati a vuoto, una vittoria in un derby, i rossoneri dimostrano di averci preso gusto, battendo, già la domenica successiva, anche l’irriducibile Sancolombano di mister Sollier, piegato (2-1) dagli acuti di Cardinali e Carboni.

Saldati in tal modo dei conti rimasti aperti per troppo tempo, i rossoneri conquistano in seguito altri tre successi, sconfiggendo, nell’ordine, il Voghera (3-1 in trasferta), la Condinese (2-0 in casa) e gli "all blacks" del Fidenza (2-0 in Emilia), proiettandosi così al quinto posto solitario, a sole due lunghezze dal Nuovo Calcio Trento (terzo), e ad una sola dalla Romanese (quarta), loro prossima avversaria.

Pur interrompendo il filotto di vittorie, il pareggio "ad occhiali" (0-0) conseguito con gli arancioni del dirigente Bellebono, nella prima delle affascinanti sfide che contraddistinguono il mese di Marzo, fa da buon preambolo all’atteso match esterno che, il sabato successivo, oppone il S. Angelo al Brera, gara affascinate non tanto per la consistenza dell’avversario (i meneghini occupano il penultimo posto, n.d.r.), quanto per l’impianto che la ospita: la maestosa "Arena Civica" di Milano.

Nella cornice di uno stadio passato alla storia per aver ospitato, fra l’altro, le prime tre gare interne della Nazionale Italiana di calcio, conclusesi, in sequenza, con una vittoria (6-2) sulla Francia (15 maggio 1910, prima gara assoluta della Nazionale azzurra, che, ironia della sorte, vestiva ancora un completo bianco), una sconfitta (0-1) con l’Ungheria (6 gennaio 1911) ed un pareggio (2-2) con la Svizzera (7 maggio 1911), gli uomini di mister Gandini collezionano la sesta vittoria in sette partite, in virtù di un altisonante 4-1, che suggella con grande anticipo il raggiungimento della tanto agognata salvezza, obiettivo minimo stagionale.

Così, dopo aver raggiunto, dopo vari alti e bassi, la tranquillità, i barasini si apprestano ad affrontare con meno patemi d’animo la gara forse più difficile della stagione (derby col Fanfulla a parte), che li oppone al Pavia del tecnico Torresani, imbattuta capolista del girone.

In vetta alla graduatoria sin dalle prime battute del torneo, e presentatisi al "Chiesa" con l’imperativo di far loro l’intera posta, i biancoblu riescono nell’impresa di uscire vincitori dal paese dei Barasa, in virtù di un 2-0 frutto degli acuti di La Cagnina e Nordi, risultato che spiana loro la strada verso il salto di categoria…

Il S. Angelo, comunque già soddisfatto per aver vissuto un periodo d’oro, che gli ha permesso di abbandonare la zona retrocessione e di sferrare l’assalto alle "zone nobili" della graduatoria, chiude così il mese di Marzo con una sconfitta onorevole, patita nei confronti di un team che, potendo vantare ben 7 punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice (il Fanfulla) a sole sei giornate dalla conclusione del torneo, probabilmente riuscirà a far quadrare il cerchio, conquistando la promozione in Serie C/2, anche se una domanda sorge spontanea: dove sarebbero arrivati, i rossoneri, senza quel deludente inizio di stagione? Ai posteri l’ardua sentenza.

Giuseppe Livraghi