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IL PONTE
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ANNO 5- N.2(Versione web - anno 2 n.2) NUOVA SERIE APRILE 2001

Lambro

Annunciato come imminente l’avvio dei lavori

per la costruzione dei depuratori milanesi di Nosedo
il depuratore per Milano

 

Dopo gli innumerevoli e roboanti annunci fatti dagli amministratori milanesi nel corso degli ultimi decenni, seguiti puntualmente da altrettante delusioni, è quasi d’obbligo per i cittadini, che convivono quotidianamente con il "fiume malato", nutrire un certo scetticismo di fronte a questo ennesimo annuncio di avvio dei lavori per la costruzione dei depuratori milanesi.

Si deve d’altra parte prendere atto delle dichiarazioni rilasciate alla stampa dall’assessore milanese all’ambiente Domenico Zampagliene, il quale ha fatto sapere qualche settimana fa che le ruspe avrebbero iniziato nel giro di una settimana a lavorare per la realizzazione dei depuratori di Nosedo e di Milano Sud. I costi previsti, per il solo depuratore di Nosedo, ammonterebbero a circa 60 miliardi e i tempi di realizzazione previsti sarebbero di circa due anni e mezzo, mentre sembra che il depuratore di Peschiera, di competenza del Consorzio acque potabili, dovrebbe esser pronto nel giro di due anni.

Se le cose stanno davvero così come è stato annunciato, non dovrebbe essere troppo lontano il momento in cui l’opera di pulizia del fiume Lambro diventerà realtà . E in tal caso sarà grande la soddisfazione dei cittadini e in particolare di quelli che abitano nei comuni rivieraschi, costretti da decenni a convivere con un fiume che è ormai diventato una fogna a cielo aperto, veicolo di agenti patogeni pericolosi anche per l’igiene e la salute pubblica.

Per i comuni a sud di Milano è ormai chiaro da anni che la fonte principale di inquinamento del fiume sono gli scarichi milanesi di varia natura e da tempo si invocava un intervento serio e determinato da parte delle amministrazioni milanesi, alle quali si richiedeva l’attivazione di depuratori di adeguata potenza che potessero ripulire l’acqua che bagna il territorio meridionale.

Sul problema del Lambro ci sono state numerose lotte, anche dure, nei passati decenni, in cui la popolazione ha espresso tutta la sua rabbia e indignazione per le condizioni in cui era stato ridotto un fiume che fino agli anni ’50 era ancora pescoso, luogo di lavoro di operosi pescatori e ricco di vita animale e vegetale.

Sono diventate leggendarie le mobilitazioni e le proteste dei cittadini iniziate nei primi anni settanta, con momenti di particolare spettacolarità che richiamò l’attenzione dei mass media nazionali. Ma quelle proteste furono sempre ignorate e talvolta semplicemente represse con l’intervento della forza pubblica.

Quando la coscienza ecologica divenne generalizzata e la richiesta di depuratori sempre più pressanti, le amministrazioni comunali milanesi misero in campo una serie di progetti, che rimasero tuttavia sulla carta, infrangendosi prima in presunte difficoltà finanziarie, data l’entità degli investimenti richiesti e poi, quando le cose sembrava che cominciassero a camminare con il coinvolgimento di importanti ditte private, e poi in vicende giudiziarie non ancora concluse che coinvolsero privati e amministratori.

Ora finalmente con l’apposizione della firma del sindaco milanese Albertini, anche nella sua veste di Commissario, che dà avvio al progetto esecutivo del depuratore di Nosedo, e le dichiarazioni rilasciate dall’assessore all’ambiente Zampaglione ci auguriamo che le cose questa volta prendano una piega positiva e, soprattutto, che si giunga rapidamente alla conclusione dei lavori.

 

a.m

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