Tre dicembre 2000. E’ in questa data che, dopo cinque tentativi andati a vuoto, il S. Angelo riesce finalmente a conquistare la sua prima vittoria casalinga, a spese dell’ostico Seregno, spezzando in tal modo quello che sembrava un vero e proprio incantesimo. L’importantissimo 2–1, frutto delle reti di Carboni e Curti, consente ai rossoneri di agganciare a quota 14 punti il Voghera, capitolato a Sancolombano (0–2), nonché di scavalcare in graduatoria l’Oggiono, sconfitto sul proprio campo dal Brera e scivolato al quartultimo posto, a 2 lunghezze dai barasini. Esaltato dal brillante successo, arrivato dopo una astinenza a dir poco imbarazzante, il Sant’Angelo comincia a risalire velocemente la china, vincendo anche i tre successivi incontri, che lo oppongono alla neopromosssa Pro Lissone, al Crociati Parma (sodalizio "succursale" del Parma A.C.) ed alla meneghina Brera, compagine sorta solo la scorsa estate, ma già affrontata in Coppa Italia (Brera–S. Angelo 2–1). Pur forti del talento di Egidio Notaristefano, fantasista con trascorsi in Serie A (Como e Bologna) e nella Nazionale Under 21, oltre che nell’edizione 1990–’91 della Coppa U.E.F.A. (nella quale ha realizzato anche una rete: al 61° minuto dell’incontro Heart of Midlothian–Bologna 3–1, disputato ad Edimburgo, Scozia, il 24 ottobre 1990), i biancoblu brianzoli cedono (0–1, rete di Curti) di fronte ad un S. Angelo ritrovato, capace di difendere in otto uomini un successo basilare, in quanto conquistato nei confronti di una formazione tutt’altro che arrendevole. Senza storia invece la partita di Collecchio, dove i "fratellini" del Parma, nonché "eredi" del vecchio Pegaso Collecchio (squadra già antagonista di Sancolombano e Fanfulla nella stagione 1996–’97, in C.N.D.) vengono travolti da un roboante 4–0, risultato che consente ai rossoneri, in piena crescita, di portarsi al nono posto, a ben 5 punti dalla quartultima piazza. Lo "spauracchio" della retrocessione viene successivamente scacciato in occasione dell’incontro casalingo con il Brera di Walter Zenga, la cui resistenza viene piegata da un risicato, ma tutto sommato giusto, 1–0. Oltre a frantumare i sogni dell’ex interista, che già cullava l’illusione di strappare un punto tutt’altro che disprezzabile, la rete del successo, firmata dal giovane Milani, suggella quello che è stato un autentico "dicembre rossonero", riscaldando altresì gli stoici tifosi locali, capaci di resistere ad un freddo pungente, oltre che alla tentazione del cinema… Così, dopo aver chiuso la prima parte di torneo con una media punti da promozione, riscattando in tal modo un avvio deludente, i barasini si presentano al 2001 carichi di un mix di speranze e certezze, in quanto consci di aver trasformato in roseo un futuro che pareva nerissimo. Le due gare casalinghe consecutive con Bergamasca Zanica ed Oggiono possono mettere le ali ai piedi del rigenerato S. Angelo, che, finora, ha dimostrato di aver raccolto assai meno di quanto avrebbe obiettivamente meritato. Nella prima gara del nuovo anno, giocata il 7 gennaio, i rossoneri sommergono la Bergamasca con un altisonante 5–0, issandosi così al quinto posto, a pari merito del Sancolombano, uscito indenne (1–1) da quel di Romano di Lombardia. Classifica e risultati parlano da sé: in poco più di un mese il S. Angelo ha racimolato 15 punti sui 15 disponibili, scavalcando in graduatoria ben 9 formazioni. Ormai il prestigioso quarto posto, appannaggio del Nuovo Calcio Trento, dista solo tre lunghezze: nuovi orizzonti sono ora pronti a spalancarsi dinanzi agli uomini di mister Gandini, orizzonti che nemmeno lo 0–1 casalingo patito con l’Oggiono riesce a diradare… Oggiono, crocevia del S. Angelo. Contro i lecchesi, i rossoneri incassarono l’ultima vittoria (1–0) dell’anno solare 1999 e l’ultimo punto (1–1) della stagione 1999–2000, nonché il primo successo nell’attuale torneo (2–0) e la prima sconfitta dell’anno solare 2001, passo falso che però non pregiudica il tentativo di "arpionare" la quarta posizione in graduatoria. Un ruolino di marcia da fare invidia a parecchie formazioni, una risalita fulminea, seguita poi da una "pausa di riflessione": usando termini "marinari" si può constatare che il S. Angelo "zattera" di novembre, se non in una portaerei, si è trasformato sicuramente in uno yacht. Una "Luna Rossa" (oppure, per i meno giovani, una "Azzurra") capace di resistere alle tempeste di questo difficile campionato, vincendo in tal modo la sua America’s Cup, che consiste in una tranquilla permanenza, cercando altresì di raggiungere traguardi ben più prestigiosi. Ai rossoneri la determinazione non manca, l’esperienza, neppure. Dopo questa striscia positiva, vediamo cosa riserverà il futuro al redivivo Sant’Angelo Calcio. Giuseppe Livraghi
15 gennaio 2001 RIEPILOGO RISULTATI PROSSIMI INCONTRI Dicembre 2000–Gennaio 2001 Gennaio–Febbraio 2001 03–12: S. Angelo–Seregno 2–1 21–01: Pizzighettone–S. Angelo 10–12: S. Angelo–Pro Lissone 1–0 28–01: S. Angelo–Rodengo Saiano 17–12: Crociati Parma–S. Angelo 0–4 (*) 04–02: Frassati Codogno–S. Angelo 23–12: S. Angelo–Brera 1–0 (°) 11–02: S. Angelo–Sancolombano 07–01: S. Angelo–Bergamasca Zanica 5–0 18–02: Voghera–S. Angelo 14–01: S. Angelo–Oggiono 0–1 25–02: S. Angelo–Condinese (*): giocata a Collecchio (Parma). (°): gara di recupero.
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