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IL PONTE
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ANNO 5- N.3(Versione web - anno 2 n.3) NUOVA SERIE GIUGNO 2001

Amministrazione Comunale

"Errare è umano, ma perseverare è…!"

1 miliardo e 828 milioni il nuovo avanzo di bilancio

Di proverbi ne conosciamo parecchi, ma vorremmo che fosse il cittadino a scegliere quello più adatto.

Meglio pensare che "Nessuna nuova, buona nuova" a proposito della ripetizione pressoché identica del risultato di un anno fa (1.857 milioni), oppure riflettere sul fatto che "Errare è umano, ma perseverare è diabolico"?

Ai Santangiolini l’ardua sentenza.

Il PONTE si limita a dare la notizia ed a sviluppare alcune considerazioni (persino troppo ovvie e ormai annualmente ripetute) che discendono immediatamente dall’esame dei documenti presentati all’approvazione del Consiglio Comunale.

Non tutti gli esercizi di bilancio possono avere andamenti uniformi: un anno si spende di meno, l’anno dopo di più. Un anno o due si risparmia, l’anno dopo, o nei due successivi, si utilizza ciò che si è risparmiato per fare opere importanti. A Sant’Angelo no! A Sant’Angelo si producono avanzi di bilancio a ripetizione, senza il riscontro di importanti investimenti successivi.

Ancora più vistoso è l’incremento dei residui passivi, di quelle somme, cioè, che l’Amministrazione aveva previsto di spendere ed aveva impegnato negli appositi capitoli di spesa e che poi invece sono rimasti in cassa. Bene, signori, il risultato del consuntivo 2000 ci dice che in cassa sono rimasti addirittura 14.000.000.000. Sissignori, 14 M I L I A R D I ! Di cui la metà (7 miliardi) relativi al solo esercizio di competenza, cioè all’anno 2000. Tutto questo a fronte di riscossioni per 16 miliardi e pagamenti per 12 miliardi.

I residui attivi, bontà loro, si sono mantenuti sui 10 miliardi, come per il ’99, di cui 5 miliardi sono di competenza dell’anno 2000.

Sono numeri incredibili. Le somme che l’Amministrazione Comunale ha previsto di spendere negli anni del suo mandato, hanno raggiunto quasi il livello (14 contro 16) del totale delle somme introitate nel 2000.

Tutto ciò testimonia soltanto una cosa: l’assenza di progetti che siano effettivamente realizzabili in tempi coerenti con le durate degli esercizi finanziari; l’inadeguatezza dell’organizzazione che dovrebbe possedere una efficienza adatta ad impiegare ed investire, nel più breve tempo possibile, le risorse disponibili; la scarsa efficacia nel recupero dei crediti (residui attivi) accertati ed esigibili.

Tutto ciò, in una amministrazione pubblica che gestisce soldi dei cittadini e non suoi e che, con quei soldi, deve erogare ai cittadini servizi ed effettuare investimenti, non può essere considerato segno di buon governo ed oculata gestione.

Tanto più che, se ci guardiamo un poco attorno, vediamo bene che, in Sant’Angelo, l’unica opera pubblica di una certa rilevanza è la realizzazione di fognature in Borgo San Rocco. Opera che peraltro sembra trascinarsi stancamente ormai da un anno, che periodicamente torna a tormentare Piazza Vittorio Emanuele e che non si sa bene quale sviluppo debba ancora avere ed in che tempi.

Ancora una volta sono cadute nel vuoto le nostre ripetute sollecitazioni a investire nel campo della cultura e dell’assistenza. Nulla è stato fatto, a livello di investimenti, nelle aree di progetto per servizi sociali, anziani, minori, portatori di handicap, giovani, nelle aree di progetto per servizi culturali e istruzione, attività scuola materna, scuola elementare, scuola media, c.f.p. e biblioteca.

Chissà da quale parte si pensa di dover cominciare per migliorare il futuro della comunità in cui viviamo!

Per il resto la gestione della Farmacia Comunale sta addirittura producendo spese elevate rispetto al volume d’affari, mentre questo Comune continua a rimanere uno fra i pochi dell’intero Lodigiano che ha applicato ai sui cittadini il più alto livello (0,4%) di addizionale IRPEF. Chissà perché?

Proprio non riusciamo a capire a chi debbano servire tutti questi avanzi che di anno in anno si ripresentano. Siamo a giugno e l’Amministrazione Crespi si avvia verso la conclusione (la scadenza naturale dovrebbe essere novembre 2000) e Crespi (se la l’attuale legge elettorale non viene modificata) non potrà più essere rieletto. Quindi i propositi, più volte espressi dal Sindaco, di reimpiego nell’anno successivo degli avanzi annualmente accumulati non potranno più essere attuati.

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