associazione volontariato croce bianca


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IL PONTE
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ANNO 5- N.3(Versione web - anno 2 n.3) NUOVA SERIE GIUGNO 2001

 

Volontariato

L'emergenza ha un volto umano

La Croce Bianca di Sant’Angelo


Gianni Morosini, il terzo in piedi da sinistra

Salute e volontariato convivono a S.Angelo da più di ventisette anni. Assieme a Gianni Morosini, uno degli storici fondatori della Croce Bianca, abbiamo ripercorso la vita e i momenti più significativi di questa nobile associazione.

Quando nasce la croce Bianca di S.Angelo ?

"I primi approcci per la costituzione risalgono al 1973, in concomitanza con la costruzione del nuovo ospedale Delmati. La Croce Bianca nasce ufficialmente nel 1974, ci siamo riuniti partendo dalla Croce Bianca di Melegnano presente già da tempo. I fondatori sono Carlo Lunghi, che ha formato il gruppo, Paolo Manzoni, Beppe Roberti, Tarcisio Latini, Monsignor Gaboardi e l'onorevole Beccaria, definito "l'onorevole santangiolino che è andato a Roma".

Fondamentale è stato l'aiuto del presidente generale della Croce Bianca di Milano, che ci è stato vicino nei momenti più delicati. Il primo presidente fu Lunghi, mentre il primo comandante fu Manzoni.

Siamo partiti insieme all'ospedale perchè c'era bisogno di un' ambulanza. O meglio, l'ospedale aveva la sua autolettiga, ma faceva servizio solo quando avevano qualche dipendente disponibile. Se c'era qualche urgenza usciva il portinaio con un infermiere, ma non c'era personale sanitario addetto sull'ambulanza. Era tutto molto improvvisato. Con la Croce Bianca, inizialmente formata solo da un gruppo di volontari si ovviava a questo problema. Fino al 77 effettuavamo servizio dalle 20 alle 8 e nei giorni festivi.

Prima del 74 il punto di riferimento era la Croce Rossa di Lodi. Esisteva un altro ospedale a Casalpusterlengo, ma non era molto attivo sul territorio. C'era poi la Croce Rossa di Codogno, l'Azzurra di Belgioioso e la Croce Verde di Pavia, che però arrivava fino a Villanterio.

Al momento della fondazione la nostra zona di competenza contava 42 comuni tra cui Cerro al Lambro, Copiano e S.Colombano.

Era un periodo molto difficile economicamente. I soldi erano pochi, tutti davano qualcosa, ma per l'acquisto della prima ambulanza, una FIAT 232 dal costo di 12 milioni fu determinante l'aiuto di Paolo Manzoni: firmò lui in un primo momento tutte le cambiali.

Negli anni a seguire si dimostrò altrettanto utile l'intervento dell' onorevole Mazzola, che dal Parlamento ci aiutò non poco ad avere frequenze radio più veloci.

Il primo anno eravamo una trentina di volontari, nel 75 il nostro gruppo, composto ormai da più di ottanta persone terminava l'esperienza affiancata a Melegnano e proseguiva autonomamente. Nel 78 sono arrivati i primi stipendiati, inizialmente uno fisso e uno part-time.

Figure importanti e che meritano di essere rammentate quelle dei sacerdoti dell' associazione: Monsignor Gaboardi e Don Mario Ciceri, che lasciò poi l'incarico per il concomitante impegno in Africa Chiama. Per la Croce Bianca il prete rappresenta un punto di riferimento, e una figura di coesione per il gruppo.

L'intervento più coinvolgente degli anni settanta fu quello in Friuli in occasione del terremoto del 1976, cinque militi soggiornarono per alcuni giorni nelle zone colpite dal sisma. Per questo conserviamo ancora una benemerenza consegnataci dagli amici friulani.

In ultimo una nota di cronaca, nel 77 il primo volontario straniero, greco".

Perchè il nome Croce Bianca ?

" La Croce Bianca è nata nel 1902 a Milano, per volontà della curia, che si limitò a cambiare il colore , visto che già era presente la Croce Rossa.

Noi abbiamo preso il nome e l'abbiamo portato avanti. E poi anche la Croce Bianca di S.Angelo è molto legata alla parrocchia locale".

Come sono gli anni 80 della croce Bianca ?

" Segnati innanzitutto dalla riforma sanitaria che istituisce il servizio sanitario gratuito. Le regioni suddividono il loro territorio in unità di competenza, così nasce l' USSL 55. Nell' 83 è creata poi la guardia medica, e il servizio per i nostri militi si arricchisce, forniamo infatti l'autista.

Nell'arco dei dieci anni le richieste sono aumentate notevolmente. Prima gli ammalati si portavano all'ospedale con le automobili. Poi la gente ha preso conoscenza del nostro servizio e le chiamate si sono moltiplicate. Inoltre abbiamo iniziato a garantire anche l' assistenza a manifestazioni sportive, come il sodalizio ormai cementato con la squadra del S.Angelo, o le gare ciclistiche.

Sono cresciuti anche la struttura ospedaliera e i servizi da essa offerti, dagli anni ottanta l' associazione trasporta pure gli ammalati dal Delmati ad altri ospedali o centri specialistici, per effettuare ad esempio una TAC o la dialisi.

Sono questi gli anni in cui ci provengono più consistenti i finanziamenti dalle banche locali , sparse sul territorio su cui operiamo. E che ci assicurano una discreta solidità finanziaria.

Infine è giusto menzionare il presidente Carlin che ha traghettato la Croce bianca dall'82 al 92, anni di profondi cambiamenti, tutta l'Italia è cambiata. Nuove leggi, regolamentazione del volontariato che assume connotazioni davvero professionali. All' inizio io lo definivo simpaticamente "volontariato da paese", oggi molto è migliorato.

E inoltre dagli anni ottanta il nostro sacerdote è Don Carlo Cerri, tuttora molto presente in associazione, un vero portento".

Ripercorriamo ora gli anni novanta, anni positivi ?

" Devo dire di si, la Croce Bianca raggiunge la vera e propria maturità.

Nel 92 il gruppo si rinforza molto, anche perchè con la legge 262 sulla sicurezza offriamo corsi per molte imprese, e alcuni degli "alunni" sono rimasti in associazione. I giovani in quell'anno toccano il 60% dei volontari totali.

Nel novembre del 94 in occasione della tragica alluvione in Piemonte quattro volte i nostri volontari portano ad Alessandria cibo, acqua, letti e una notevole quantità di materiale sanitario.

Dal 95 con l'abolizione dell'USSL 55, facciamo riferimento all'ASL di Lodi. Così, quando forniamo sussidio alla Croce Rossa, copriamo tutto il territorio lodigiano. Gli ultimi anni novanta vedono la nascita del servizio d'emergenza 118, oggi ci chiamano un po' per tutto, dal banale infortunio domestico all'incidente mortale. Adesso interveniamo anche in autostrada, un giorno si e uno no siamo in A1.

Gli anni novanta segnano però anche un triste aumento, è quello degli incidenti automobilistici e di motorini. Purtroppo anche gli incidenti sul lavoro sono cresciuti, a testimonianza che a volte gli operai sono costretti a lavorare in situazioni assai precarie".

Oggi la Croce Bianca gode di buona salute ?

" Attualmente contiamo circa 250 volontari, di cui la maggior parte santangiolini. Tutti seguono un corso di formazione della durata di tre mesi, tenuto da dottori dell'ospedale Delmati. Spesso teniamo lezioni nelle scuole, per insegnare i fondamentali del pronto soccorso. Riscuotono sempre un ottimo successo.

Sei mesi fa l'ultimo mezzo acquistato, costo: 160 milioni. Il raffronto con il prezzo della prima ambulanza incute un certo timore.

Nel 2000 abbiamo aperto una sottosezione a Landriano. Al momento forniamo nostri militi che si affiancano ai militi locali.

Termino ricordando l'opera di volontariato portata avanti dalla maggior parte dei nostri militi, dicendo anche che le porte sono aperte. Insomma c'è sempre bisogno di forze fresche".

Lorenzo Rinaldi

 

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