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IL PONTE
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ANNO 6 - N.2 (Versione web - anno 3 n.2) NUOVA SERIE APRILE 2002

preadolescenza autonomia dalla famiglia
Volontariato e Comune: quale collaborazione?

A proposito della legge 285 e degli interventi a favore della preadolescenza

Vorremmo esprimere i sentimenti di delusione e di amarezza suscitati in noi dalla conclusione del lavoro di progettazione che ha coinvolto, per oltre un anno, le Amministrazioni Comunali di S. Angelo Lodigiano, Castiraga Vidardo, Marudo e Valera Fratta, insieme alla Parrocchia e agli Oratori, alle Acli, al Cav, all’Agesci, al WWF e alla Croce Bianca. Il tavolo di lavoro, che radunava i rappresentanti dei diversi Enti e Associazioni del nostro territorio, ha elaborato il Progetto Peter Pan in attuazione della legge 285/97, finalizzata alla realizzazione d’interventi a favore dell’infanzia e dell’adolescenza.

La legge prevede il finanziamento triennale di progetti destinati alle giovani generazioni, progetti nei quali le Amministrazioni devono assicurare "la partecipazione ed il coinvolgimento attivo" delle associazioni di volontariato.

Presupposto fondamentale di questa progettazione è il coordinamento tra le istituzioni, la condivisione degli obiettivi e la concertazione tra i diversi attori pubblici e privati.

Il lungo lavoro, che ha visto assidua la presenza specialmente di alcune associazioni, aveva ripetutamente indicato quali destinatari prioritari del progetto i ragazzi nell’età della preadolescenza, in quanto in questa fascia si manifestano, insieme alle tendenze all’autonomia dalla famiglia ed alla ricerca di nuove forme di aggregazione, i primi segnali di disagio ed il maggior bisogno di proposte educative.

Pertanto l’accordo di programma recitava testualmente: "Si ritiene opportuno indicare la fascia d’età dei preadolescenti (11-15 anni) quale target da privilegiare in via prioritaria per gli interventi previsti in attuazione dell’obiettivo regionale". Tutto il progetto concentrava iniziative e risorse su questo obiettivo primario articolando attività coerenti con i bisogni individuati. Tuttavia, una volta finanziato per l’ammontare iniziale di 32.212 euro (pari a 62.373.000 di lire circa), il progetto ha cambiato fisionomia. Le premesse metodologiche e l’accordo pattuito non sono stati rispettati: di qui la nostra delusione ed amarezza. La partecipazione, la condivisione degli obiettivi e delle priorità, infatti, sono venute meno, visto che il Comune capofila, il nostro, senza più coinvolgere nella fase attuativa il gruppo di lavoro della 285, ha deciso di destinare i fondi erogati a un’iniziativa presente nel programma, ma marginale.

Quest’esperienza suscita in noi, oltre alle obiezioni sul metodo e sul merito sopra esposte, anche alcuni interrogativi.

  • L’analisi delle problematiche giovanili, indagata e delineata con ampio e approfondito confronto al tavolo della 285, non è più valida e non è più condivisa? In questi ultimi mesi è forse cambiata la condizione dei minori del nostro territorio?
  • Alle associazioni di volontariato si chiede di limitarsi ad erogare servizi supplendo all’ente pubblico o partecipazione a pieno titolo (pur nella diversità dei ruoli, delle sensibilità e delle competenze) alle azioni sociali?
  • Cosa si vuole dal mondo del volontariato: consenso o dialogo?

Da parte nostra confermiamo la disponibilità a collaborare con le future Amministrazioni, qualsiasi esse siano, purchè nel rispetto e nella chiarezza.

Il Circolo ACLI

di Sant’Angelo Lodigiano

Lettori dall'Egitto

Mi presento, sono Giuseppe Trabucchi nato ed abitante a Sant'angelo Lodigiano. Da più di un anno, per motivi di lavoro, sono residente in Egitto (al Cairo) e lavoro nel Sinai sulle sponde del Mar Rosso. Con questa mia lettera vi voglio trasmettere i miei più sentiti complimenti per l'edizione WEB del PONTE che, come potete immaginare, rappresenta per me un immaginario filo che mi tiene unito al suolo barasino. E' infatti un piacere, per chi come me è lontano da casa, poter leggere vicende e fatti e partecipare cosi idealmente alla vita del paese.Non arrivo a dire che mi manca ad esempio il clima nebbioso e freddo dei nostri inverni o il traffico caotico della nostra circonvallazione ma ovviamente un po' di nostalgia c'è. Qui certamente di spazio ce n'è molto ed il luogo gode di un clima fantastico. A tale proposito vi invio una fotografia che rende un po' l'idea di questo posto che certamente non soffre di mancanza...di piste ciclabili.
Giuseppe Trabucchi

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