Storia locale ed ecologia
nei programmi delle scuole barasine
Ottengono finanziamenti da Regione
e Ministero i progetti scolastici sulla storia di Sant’Angelo
e sul Lambro del "Pandini" e della "Cabrini"
E’ stato un riconoscimento particolarmente gradito
il cospicuo finanziamento che il Ministero della pubblica istruzione
ha assegnato all’Istituto Tecnico "Pandini" e alla scuola
media "Cabrini" per i progetti presentati nell’ambito
del concorso "lombardia: una tradizione da promuovere"
Il concorso prevede di sostenere cinquanta progetti
ideati e realizzabili da altrettante scuole di ogni ordine e grado,
e mira a valorizzare il patrimonio storico-culturale della Lombardia.
Il finanziamento è stato ottenuto dal "Pandini"
grazie alla presentazione del progetto "Organizzazione urbana
e toponomastica medievali a Sant’Angelo Lodigiano", teso
a comprendere i cambiamenti più rilevanti nell’assetto
urbano del borgo e riscoprire le radici di un’identità
comunitaria tramite lo studio dei nomi di antiche strade, piazze
e luoghi significativi.
Responsabile del progetto è il professore
di italiano e storia Angelo Montenegro, coordinatore di un gruppo
di docenti formato da Annalisa Cavallini, Giorgio Merli, Guglielmina
Migliavacca, Ugo Sozzi e Fiammetta Zanaboni. Gli insegnanti avranno
il compito di indirizzare il lavoro delle quattro classi coinvolte
(due di ragionieri e due di geometri, per un totale di sessantasei
alunni). I ragazzi avranno quindi l’opportunità di sperimentare
un metodo di lavoro "sul campo" che li metterà
di fronte alla necessità di consultare direttamente l’archivio
del castello Morando Bolognini, l’archivio parrocchiale, riordinato
di recente, con particolare attenzione agli "Stati d’anime",
e l’Archivio storico comunale. La ricerca, che abbraccerà
il vasto periodo tra il 1300 e il 1800, permetterà senza
dubbio agli studenti di acquisire la capacità di lavorare
in gruppo, saper leggere documenti storici e potrà arricchirli
della conoscenza storica relativa al nostro territorio.
I lavori, al Pandini, sono partiti in febbraio
e, secondo le previsioni dei docenti, termineranno nel mese di
giugno con la discussione pubblica dei risultati della ricerca,
la pubblicazione di un elaborato e la produzione di un cd-rom
curata dal professore di trattamento dei testi Francesco Montera.
L’ammontare del finanziamento messo a disposizione
dal Ministero della pubblica istruzione è pari a 20.658,28
euro (il massimo previsto dal bando di concorso) e il Pandini
è stato l’unico ad ottenerlo tra gli istituti superiori
del lodigiano.
La stessa cifra è stata però assegnata
anche alla scuola media Santa Francesca Cabrini, che ha partecipato
al concorso nella fascia comprendente le scuole elementari e medie.
La Cabrini si è presentata con il progetto
"Lambro: un territorio da scoprire e da recuperare".
In realtà l’idea di tale progetto era preesistente al concorso
ministeriale, che però ha rappresentato l’occasione ideale
per poterla rendere concreta.
Gli otto insegnanti coinvolti in questo lavoro
(capitanati dalla professoressa Pirocchi) intendono guidare i
propri alunni nello studio, classificazione e schedatura degli
elementi costitutivi della flora che si sviluppa sulle sponde
del Lambro, e nel reinserimento di alcune specie di piante che
rischiano di scomparire. Per fare questo è indispensabile
che la scuola si veda affidata una limitata area nelle vicinanze
del fiume, per il tempo necessario alla realizzazione del progetto.
I ragazzi della "Cabrini" (quattro
classi a tempo prolungato, tutte del plesso di viale Monte Grappa)
pubblicheranno i risultati della propria ricerca e del proprio
lavoro su un sito internet (che dovrebbe essere aperto dalla stessa
scuola), sul giornale di istituto e, come gli studenti del Pandini,
si cimenteranno nella produzione di un cd multimediale.
Le collaborazioni utili allo studio proposto
dalla scuola media saranno quelle con il WWF (che ha già
donato le piante da reinserire nel territorio), Legambiente, il
Consorzio Basso Lambro, l’Archivio storico di Lodi e il comune
di Sant’Angelo. Il Comune si è impegnato a varare una delibera
che assegnerà alla "Cabrini" il terreno da prendere
in esame per avviare la ricerca.
Giuseppe Sommariva