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IL PONTE
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commercio equo e solidale

ANNO 6 - N. 6 (Versione web - anno 3 n.6) NUOVA SERIE DICEMBRE 2002

UNA"BOTTEGA DEL TERZO MONDO"

Da più di una settimana la nostra "Bottega " ha iniziato la sua attività. Abbiamo voluto arredarla in modo semplice con scaffalature essenziali di legno naturale, perché bastano i colori del mondo, i rossi e i gialli dell’America Latina, gli azzurri e i verdi dell’Asia, i bruciati dell’Africa, a trasformarla in un luogo accogliente e allegro. E ritirarci, lasciare il palcoscenico alla ricchezza culturale e umana dei popoli più poveri era il primo passo per iniziare con loro un rapporto più giusto, come vuole essere quello del Commercio Equo e Solidale.

 

Dalla prima intuizione che anche a S.Angelo, paese in cui opera da trent’anni un’associazione come "Africa Chiama", fosse possibile aprire una "Bottega" che educasse ognuno di noi ad un consumo più critico e al tempo stesso contribuisse alla crescita economica e sociale di piccole comunità del Sud del Mondo sono passati soltanto due anni.La realizzazione è avvenuta in modo semplice, naturale, come se si dovesse solo aggiungere un tassello mancante, grazie all’aiuto della Cooperativa Nord-Sud di Lodi che si è accollata le spese, alla disponibilità del proprietario del negozio, all’entusiasmo delle numerose volontarie.

Stabilire rapporti diversi con i popoli produttori di materie prime, rifiutare la logica del mercato per la quale il più delle volte essi sono rapinati delle sole ricchezze che possiedono, questo in sintesi il progetto del Commercio Equo e Solidale nato in Olanda circa trent’anni fa, ma ora esteso a quattordici Paesi europei, fra cui l’Italia. Il principio fondamentale è quello di garantire un compenso equo ai produttori economicamente e socialmente svantaggiati del Sud del Mondo. I prodotti vengono acquistati direttamente, senza nessuna speculazione e intermediazione, da cooperative di artigiani e contadini che si impegnano a non impiegare bambini, a non schiavizzare le donne, a rispettare l’ambiente e i pagamenti vengono anticipati fino al 50% per garantire una continuità di collaborazione. Sono stimolati processi di sviluppo auto-gestiti e creati nuovi posti di lavoro nei luoghi di origine, sono altresì salvaguardate le tecniche di lavorazione locali e utilizzate materie prime disponibili in loco. Il Commercio Equo e Solidale offre a ognuno, in qualità di consumatore, l’opportunità di dare un senso ad un gesto piccolo e apparentemente insignificante come la spesa quotidiana.

Nella "Bottega del Terzo Mondo" si possono trovare prodotti alimentari coltivati e lavorati naturalmente e prodotti artigianali socialmente "puliti". Ognuno è corredato da una scheda che descrive le condizioni economiche e generali del Paese di provenienza, le caratteristiche dell’oggetto e della cooperativa che lo produce, i metodi di lavorazione utilizzati e come si arriva alla composizione del prezzo.

Ci auguriamo che l’accoglienza positiva dei primi giorni non vada delusa e che servirsi nella "Bottega del Terzo Mondo" diventi un atto abituale e soprattutto consapevole.

Pinuccia

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