Per una sera l’eco della Basilica di Sant’Angelo ha veicolato i suoni del mondo, e le lingue di popoli lontani. E’ successo lo scorso sabato 7 dicembre, quando un folto gruppo di uomini e donne, provenienti perlopiù da Costa d’Avorio, Ucraina e Marocco, ha messo in scena uno spettacolo singolare fatto di poesie, canti e balli tesi a raccontare la vita di chi è costretto a lasciare il proprio paese per ricostruirsi altrove una nuova identità, nella memoria e nel rispetto delle proprie radici. I ragazzi che si sono esibiti erano i frequentanti i corsi organizzati dall’E.d.A (Educazione degli Adulti), che a Sant’Angelo e San Colombano svolge attività mirata all’alfabetizzazione. Si tratta di persone che abitano nel territorio lodigiano e che, nell’impegno profuso ad imparare la lingua del paese che li accoglie, dimostrano tutta la propria volontà di integrazione. Rimangono in ogni modo, com’è comprensibile, un senso di disorientamento dovuto all’immersione in una realtà diversa e il sentimento di nostalgia per qualcosa che si ha lasciato. "La vita è un viaggio" è un libro, una raccolta di poesie scritte da queste persone che, aiutate dagli amici dell’E.d.A., hanno trasposto in versi l’inquietudine che li accompagna nel loro viaggiare quotidiano. In Basilica, gli autori del libro si sono alternati nella recitazione, in lingua originale, dei propri componimenti, poi tradotti per i presenti da Antonio Saletta e Antonella Dalu. Poco spazio è stato lasciato alle presentazioni; il piccolo spettacolo è iniziato d’impatto improvviso con tamburi e canti etnici che, è il caso di dirlo, hanno scandito il ritmo, tra una lettura e l’altra, di tutta la serata. Non solo bongos e sonagli a riempire l’aria, ma anche le melodie dell’arpa di Rosangela Bonardi perfettamente inserite tra le note di chitarre andine. Un breve spettacolo che ha trasmesso il disagio della precarietà dei migranti (sotto la cupola che ne ritrae la patrona), ma anche e soprattutto il desiderio di trovare una nuova familiarità tra differenze e sentimenti comuni. Per il pubblico intervenuto a questa festa (purtroppo scarso, questo va detto) è stato allestito un banchetto presso cui si è potuto acquistare, con una sottoscrizione di 5,50 euro, il libro di poesie presentato. Il ricavato della vendita di "La vita è un viaggio" sarà destinato all’acquisto di libri di testo, all’istituzione di una biblioteca multiculturale e alla conoscenza del territorio da parte degli studenti del corso di alfabetizzazione. Giuseppe Sommariva |
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