Giovedì 27 marzo, nel pomeriggio, le due classi seconde del tempo prolungato della Scuola Media Statale “Santa Francesca Cabrini” sono state accompagnate da due esperti del C.R.E.A. di Lodi ad un’uscita didattica sulle rive del Lambro.

Scopo dell’uscita, che si inseriva nel più vasto Progetto Lambro di educazione ambientale adottato dalla scuola,  era quello di far analizzare ai ragazzi, direttamente sul campo, con le attrezzature fornite dalla stessa associazione lodigiana, le acque del fiume che passa dal loro paese.

Nel percorso a piedi, dalla scuola al ponte vecchio sulla strada verso Lodi, le classi sono state scortate da due disponibilissimi Vigili, che hanno sorvegliato i ragazzi anche durante i loro lanci delle bottiglie dal ponte per il prelievo dell’acqua.

E’ stata una collaborazione interessante e sicuramente da riproporre, quella tra la scuola, l’Assessorato del Comune e il C.R.E.A.. Divisi in squadre di lavoro, i quarantadue ragazzi, accompagnati anche da sei insegnanti, si sono divisi i compiti dell’analisi, scegliendo ognuno un parametro chimico-qualitativo differente e appuntando poi sulle schede i risultati raggiunti. Armati di guanti, provette e bottiglie di plastica preventivamente legate con corde e pesi, hanno sperimentato dal vivo il lavoro degli esperti, guidati e assistiti dalle loro spiegazioni.

Per gli insegnanti è stato un pomeriggio di ulteriore conoscenza dei propri alunni, ma anche un’occasione di aggiornamento davvero unica e di riflessione sul fatto che certi ragazzi, in classe ingestibili e assolutamente “improduttivi”, si rivelino in queste occasioni curiosi esploratori del territorio e buoni organizzatori del lavoro di gruppo.

Pertanto i docenti ringraziano, anche a nome delle famiglie e di tutta la scuola, l’Assessore per la disponibilità, i Vigili accompagnatori per la gentilezza e Nicola e Francesco, i due esperti del C.R.E.A., per la competenza e capacità comunicativa che hanno conquistato l’attenzione e la simpatia degli alunni, tanto da far a momenti pensare ai loro insegnanti: ”Ma noi, che ci stiamo a fare?”.

Prof.ssa Claudia Giella

(classe II G)