qualità
dei servizi della scuola
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Conclusosi il periodo delle iscrizioni, l’Istituto d’Istruzione
Superiore “Raimondo Pandini” di Sant’Angelo può tracciare una prima analisi della situazione. Il numero degli studenti iscritti
a fine gennaio alla classe prima consentirà, il prossimo anno, la probabile
formazione di: una classe prima dell’indirizzo Geometri Progetto Cinque; una classe prima
dell’indirizzo RagionierI I.G.E.A.; due classi prime dell’indirizzo Turistico ITER; una classe prima dell’indirizzo
liceale (Liceo Tecnologico e Biologico). Dati alla mano, una
prima osservazione sulla provenienza degli alunni individua la scuola
media “S. F. Cabrini” di Sant’Angelo come la
quasi naturale sede di provenienza degli utenti che si sono distribuiti
prevalentemente sugli indirizzi tecnici e in misura inferiore sulla sezione
liceale di prossima apertura. Un grazie
rinnovato va perciò ai docenti e alla dirigente della locale scuola
media con i quali da alcuni anni si è avviata una programmazione più scientifica
e accurata del progetto di orientamento. Contemporaneamente è gratificante
la rinnovata fiducia delle famiglie degli alunni che hanno accolto con
interesse le diversificate proposte formative
del “Pandini”. Ciò è indubbiamente di buon auspicio
per fare dell’Istituto, l’unica scuola superiore presente nel Distretto
55, un “Polo scolastico”, con una sua identità e funzionalità a livello
territoriale, che possa ottenere in futuro una
rinnovata autonomia. Da circa tre/quattro anni
la sfida si è fatta più serrata, forte e competitiva. Lo strumento legislativo
dell’autonomia scolastica, didattica e amministrativa, è stato solo l’iniziale
trampolino di lancio. A nulla sarebbe servito se non si fosse coniugato
con seri interventi di programmazione a tutti i livelli, con una costante
tensione progettuale da parte dei docenti, in collaborazione con gli Enti
locali, con la Provincia, con il C.S.A. di Lodi.
Tale presenza assidua e partecipata ha consentito all’Istituto di non
perdere il treno, di “esserci” in modo originale e significativo
in ogni contesto, da quello sportivo con il raggiungimento di importanti
traguardi regionali e nazionali, a quello della ricerca storica, che ha
permesso al "Pandini" di aggiudicarsi
(unica scuola superiore del Lodigiano) il finanziamento regionale relativo
al concorso "Lombardia: una tradizione da promuovere”,
realizzata da un gruppo di docenti coordinati dal compianto prof.
Angelo Montenegro e da quattro gruppi di studenti. Il lavoro è
ormai pervenuto alla fase della redazione finale e, dedicato al collega
recentemente scomparso, sarà tra breve tempo dato alle stampe. Le energie investite sono
quindi molte, in sintonia con i numerosi cambiamenti intervenuti nella
scuola italiana e in preparazione alla futura attuazione della riforma
della stessa istituzione. I progetti migliori si riferiscono
all’accoglienza e all’inserimento degli studenti stranieri, dei portatori
di handicap, alla realizzazione delle “passerelle”
per favorire il passaggio degli studenti da un indirizzo di studi all’altro. Oggi va tanto di moda parlare
di qualità dei servizi e certamente ogni scuola, anche il “Pandini”
vuole essere “di qualità”, vuole erogare servizi efficienti ed efficaci
per l’utenza, ma il tutto si rivelerebbe sterile ed inutile se l’istituzione
scolastica non privilegiasse in primo luogo le
relazioni umane, il dialogo educativo fra docenti e discenti, fra famiglie
e docenti. Solo agendo così si prevengono
i problemi, specialmente quelli legati al disagio giovanile; solo così
si aiutano le nuove generazioni a crescere in pienezza. Alcuni docenti
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