Area di viale Europa: da standard a residenziale
"Il Ponte" aveva già espresso qualche chiaro parere su questo e su altri argomenti nel numero di settembre 2003. Per un breve parziale riepilogo della vicenda ricordiamo che il Consiglio Comunale, nel giugno 2003, adottava la Variante Puntuale e Razionalizzazione degli Standard al vigente PRG, approvata in via definitiva nell'aprile 2004.
Fra le altre decisioni assunte, una delle più rilevanti riguardava il cambio di destinazione dell'area posta a lato di viale Europa, di fianco all'ex bocciodromo e di fronte alla piscina. Circa 26.000 metri quadri, destinati ad opere di pubblica utilità, venivano convertiti in aree residenziali da cedere ai privati, destinando poi il ricavato alla realizzazione di opere pubbliche: un Centro Servizi negli immobili compresi tra il palazzo comunale e la Piazza Duca degli Abruzzi e la ristrutturazione dell'ex Ospedale Delmati. Con l'approvazione della variante ormai l'area ha assunto la nuova destinazione, ma la materia del contendere, tra maggioranza e opposizione in Consiglio Comunale, si arricchisce di un nuovo risvolto.
L'area, di fronte alla piscina, interessata all'alienazione
L'Amministrazione Comunale intende cedere tale area in blocco e, per far questo, ne fa redigere la stima dai tecnici dell'Agenzia del Territorio (ex Catasto e UTE, per intenderci), che le attribuiscono, nell'aprile 2004, il valore complessivo di 2.050.000 ¤, corrispondenti a poco meno di 80 ¤ al metro quadro. Un prezzo effettivamente piuttosto basso, anche se bisogna rilevare che rappresenta una base d'asta e che, pertanto, in sede di offerta è destinato ad aumentare.
Tuttavia qualche perplessità permane sull'insieme dell'operazione: anche trascurando il fatto che, prima della variante, questa era un'area su cui realizzare opere destinate a tutta la cittadinanza (l'opposizione in tal senso doveva essere fatta valere, potendo, al momento dell'adozione), resta da considerare che i fruitori di questa nuova edificabilità potenziale non potranno che essere operatori del settore di una certa dimensione e non singoli o piccoli gruppi di cittadini che decidano di operare direttamente.
D'altro canto, se il Comune si fosse assunto l'impegno di lottizzare l'area, avrebbe dovuto accollarsi la spesa della sua urbanizzazione, cedendo poi i singoli lotti a costi maggiorati per rientrare degli oneri derivanti sia dalla destinazione di parte dell'area a spazi pubblici (strade, parcheggi, verde, ecc.), sia dai costi di costruzione delle opere pubbliche (sempre strade, parcheggi, verde, ma anche fognature, reti idrica, telefonica, elettrica).
Rimane tuttavia valida una osservazione di metodo: troppo scarso è il grado di informazione ed il coinvolgimento dei cittadini in operazioni che li riguardano, dal momento che si va a toccare il patrimonio della comunità, cioè di tutti. Questa poteva essere un'occasione. Oggi è un'occasione mancata.
Il documento delle opposizioni
I Consiglieri Comunali, firmatari di questo documento, desiderano portare all'attenzione dei santangiolini un argomento di grande importanza, affrontato nelle ultime sedute del Consiglio Comunale: l'alienazione dei beni comunali deciso da questa Amministrazione.
Questa Amministrazione ha infatti deciso la vendita di alcuni beni comunali tra cui un'area in viale Europa, davanti alla piscina, di 27.000 metri quadrati originariamente destinati a verde e servizi pubblici e trasformata da Palazzo Delmati in area edificabile per essere destinata a costruzioni residenziali.
Nella seduta Consigliare del 28 febbraio scorso, tutti i consiglieri di opposizione espressero la loro contrarietà con varie e fondate motivazioni così sintetizzate:
1) l'area di viale Europa si presta alla creazione di un vero Parco Comunale di cui si sente e si sentirà sempre più il bisogno, in una zona unica e di grande aggregazione sociale trovandosi inserita in un contesto di strutture quali l'ospedale, lo stadio, la piscina, il cupolone, la palestra e le scuole medie e superiori.
2) la stima del valore dell'area, fatta più di un anno prima, non è rispondente ai valori di mercato.
3) la scelta di non procedere a lottizzazione ma di vendere in blocco ad un prezzo di euro 2.050.000 sostenibile solo da investitori professionali, preclude la possibilità ai cittadini comuni e apre le porte alla speculazione edilizia.
La seduta venne sospesa perché la maggioranza non riuscì a garantire il numero legale (fatto volontario o casuale?).
Nel successivo Consiglio Comunale del 7 marzo, un emendamento delle opposizioni che raccoglieva le considerazioni sopra esposte fu respinto, e dopo un intenso dibattito la delibera di vendita dei beni comunali fu approvata dalla sola maggioranza con tutti i consiglieri di opposizione che uscirono dall'aula consigliare.
Abbiamo deciso di continuare la nostra azione presentando una mozione comune da mettere all'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale, con cui chiediamo di sospendere l'attuazione della delibera di vendita al fine di:
a) richiedere nuove perizie per adeguare la stima delle aree e degli immobili a valori in linea con il mercato attuale.
b) consultare i cittadini, anche attraverso i comitati di quartiere, sulla loro volontà di destinare l'area in questione ad urbanizzazione residenziale oppure a Parco Pubblico.
c) valutare se non sia più conveniente da un punto di vista economico per le casse comunali ed opportuno da un punto di vista di equità sociale, procedere ad una lottizzazione delle stesse in modo da permettere anche a comuni cittadini di poter partecipare all'asta, cosa che con l'attuale dispositivo sarebbe assolutamente esclusa a favore di grossi investitori professionali
Il nostro insistere sulla vicenda con l'azione congiunta di forze politicamente così diverse, è la testimonianza dell'assenza di ogni preclusione ideologica: siamo tutti convinti che per una scelta tanto impegnativa sia importante una decisione più ponderata, conosciuta e condivisa dalla cittadinanza.
Ci è stato detto e vi verrà detto che il ricavato delle vendite andrà investito in opere pubbliche di cui la nostra cittadina ha bisogno; per queste opere, pur necessarie, noi riteniamo sia possibile trovare altre forme di finanziamento compresa la vendita di Villa Redentore a Vigarolo che sta cadendo a pezzi.
Noi sette consiglieri di opposizione rappresentiamo quasi due terzi dell'elettorato santangiolino, tutti insieme siamo impegnati in questa sfida.
Non ci basta tuttavia farvi riflettere sui danni irreparabili che vengono causati da scelte fatte da questa amministrazione priva di lungimiranza e che non sente ragioni, perciò se vogliamo provare ad impedire che un patrimonio comune che rappresenta un investimento anche per i nostri figli venga perduto per sempre o "svenduto", è indispensabile anche la mobilitazione di voi cittadini tutti.
E' necessario che interveniate anche Voi su questo argomento, facendo sentire la vostra voce e la vostra protesta anche attraverso lettere ai giornali locali ed agli stessi amministratori per non far passare nell'indifferenza queste importanti scelte che interessano il bene comune.
Da parte nostra, se questo nostro invito troverà adesione nella cittadinanza, abbiamo intenzione di proporre una raccolta di firme a difesa dell'area di viale Europa.
Ed a questo proposito invitiamo tutti i cittadini che condividono questa nostra iniziativa a contattarci.
I Consiglieri Comunali:
Vitaloni Domenico, Altrocchi Ettore, Esposti Valerio, Lista Civica Per Sant'Angelo
Maiorani Domenico, Lista civica Migliorare Insieme
Procaccio Francesco, Rifondazione Comunista
Lucini Antonio, Indipendente
Maestri Emanuele, Indipendente
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