Per la sezione AVIS santangiolina
Tempo di bilanci e nuovo presidente
Presente sul territorio santangiolino sin dal 1952, l'Associazione Volontari Italiani del Sangue ha iniziato l'11 marzo scorso un nuovo corso con l'elezione a presidente di Silvio Bosoni: tempo di bilanci dunque, e la voce sicuramente più indicata in merito è quella del presidente uscente, Pier Raffaele Savarè, che ha ricoperto tale carica dal 1988, per ben sei mandati e un totale di 17 anni.
Silvio Bosoni, nuovo presidente dell'Avis barasina
"L'Avis Sant'Angelo è ormai una realtà sovracomunale -dice Savarè- dato che i santangiolini rappresentano solo una parte dei donatori. Oltre ad essi, censiti in 240 nel 2004, contiamo donatori da 38 diverse località lombarde, di 5 province; i gruppi più numerosi provengono da Graffignana, con 119, e Valera Fratta, con 31. Questi due gruppi si sono organizzati anche attraverso un proprio consiglio direttivo che, seppur non completamente formalizzato, aiuta a gestire tale numero non certo esiguo di donatori".
La tendenza per quanto riguarda i nuovi associati (così come naturalmente quello delle donazioni) negli anni '90 e fino al 2004 si è dimostrata decisamente positiva: da 377 donatori (per un totale di 947 donazioni annue) nel 1991, si è ora giunti a 513 donatori (con ben 1280 donazioni).
Unico periodo di lieve flessione si è registrato nel 1996, in concomitanza con la sopraggiunta impossibilità, per disposizioni regionali, di effettuare i prelievi sanguinei nella sede di viale Partigiani. Tutte le operazioni mediche da allora sono effettuate presso l'Ospedale Delmati (nei giorni festivi con la presenza di volontari dell'Avis oltre al regolare personale medico) oppure presso l'Ospedale Maggiore di Lodi, dove sono peraltro disponibili le apparecchiature per la plasmaferesi (donazioni con cui solo una parte del plasma del donatore viene prelevata, risultando così meno provanti fisicamente), di incidenza comunque limitata sul totale delle donazioni.
Quali allora gli obiettivi per il nuovo Consiglio Direttivo? "Senza dubbio continuare su questa strada, ovvero crescere quanto a numero di donatori gradualmente nel corso degli anni -dice Savarè- se è vero che da parte degli abitanti di Sant'Angelo ormai si registrano relativamente poche nuove iscrizioni, dai comuni limitrofi, come accennato, i risultati sono gratificanti".
A tal proposito le cifre sono abbastanza eloquenti: vi sono 2 donatori ogni 100 abitanti a Sant'Angelo, che diventano 2,6 a Valera Fratta e ben 4,8 a Graffignana.
Continua Savarè: "Il ringiovanimento anagrafico dell'associazione è un altro degli obiettivi che ci siamo posti, sia sotto il profilo dei donatori che a livello di Consiglio Direttivo".
Obiettivo importante se si pensa che per ben tre anni la percentuale di donatori sotto i 35 anni di età è andata gradualmente abbassandosi, fino a un minimo del 37% nel 2003: sembra che tuttavia tale tendenza si sia arrestata nell'ultimo anno.
Si può leggere perciò anche in questa ottica la nuova composizione del suddetto Consiglio, dove nuove leve si affacciano per la prima volta a posti di responsabilità.
Massimo Ramaioli
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