Rinnovata un'antica tradizione
Il falò di "Resegà la Vegia"

Anche quest'anno la scuola elementare "Collodi" ha salutato l'arrivo della primavera con il tradizionale falò di "Resegà la Vegia" espressione che sembra una parola d'ordine: cambiare, rinnovare uscire all'aperto, far esplodere la gioia.
Il brutto tempo e la Pasqua bassa hanno costretto a rimandare l'ormai "mitico" appuntamento di mezza quaresima al 21 marzo, data corrispondente al primo giorno di primavera.

La "vegia", il fantoccio che rappresenta l'inverno, vestito a festa e tutto luccicante (in linea con i tempi) era un misto fra un tecnologico "Extraterrestre" e un novello "Aladino", in cima ad un palo, non voleva saperne di prender fuoco.
Un po' come questo inverno: non voleva lasciare il campo!
Poi, finalmente, si è gonfiato, solleticato dalle fiamme, ed è quasi esploso, mostrando il suo intimo essere: pezzi di giornali con tante notizie, anch'esse da bruciare.
Nel rogo le sue scarpe a punta sono state le ultime a cedere.
Canti, battiti di mani, sirene spiegate ne hanno accompagnato la fine. Quindi merenda per tutti!

Un grazie ai nonni, ai genitori, agli amici della scuola Morzenti e della scuola materna Vigorelli per avere partecipato e aiutato così a mantenere viva una tradizione, che è un piccolo pezzo di memoria.
Grazie ai Vigili del Fuoco di Sant'Angelo Lodigiano, che come sempre in questa ricorrenza hanno dato fuoco al falò e l'hanno poi spento, alla fine, per garantire la sicurezza di tutti.
Grazie a Cesare, come sempre ottimo conduttore e animatore della festa, coadiuvato quest'anno da Emanuela.
Grazie a Teresio, papà "esperto" che ha realizzato il fantoccio.

Alunni e Insegnanti
Scuola Primaria Collodi

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