Il piano di lavoro triennale del Comune
Opere programmate e appalti
lumaca
Il
nuovo palazzetto dello sport, nei pressi del Chiesuolo, iniziato nel 2002
e non ancora ultimato
Il Consiglio comunale ha ap-provato nel mese di agosto l'adeguamento del
programma triennale dei lavori pubblici, che resterà valido, salvo
nuove variazioni, dal 2005 al 2007. La previsione dell'Amministrazione
comunale è quella di investire 17 milioni e 400 mila euro: una
cifra molto consistente che verrà spalmata sui tre diversi anni.
La disponibilità finanziaria per il 2005 è di 7 milioni
di euro, per il 2006 è di 4 milioni e 800 mila euro e per il 2007
di 5 milioni e 500 mila euro. Si tratta di una previsione e dunque non
esiste certezza che tutte le fonti di entrata potranno realmente contribuire
a finanziare le opere in programma. Una prova reale la si è avuta
con l'eliminazione dal nuovo documento del progetto di costruire il maxi
centro sportivo in via dei Boschi (il miu lungu): i finanziamenti statali
e gli apporti privati sui quali si faceva affidamento non sono arrivati
e dunque l'opera è saltata.
Alcune delle opere previste da qui al 2007 rappresentano dei veri obiettivi
programmatici dell'amministrazione Carlin e, a detta della stessa, hanno
già le adeguate coperture finanziarie. La più importante
dovrebbe essere la ristrutturazione del <b>vecchio ospedale Delmati
</b>di piazza don Nicola De Martino. L'edificio, vincolato dalla
Soprintendenza per i beni architettonici, si trova oggi in stato di abbandono.
Il costo per il suo recupero è di 2 milioni e 260 mila euro. In
futuro questo edificio dovrebbe ospitare la nuova sede municipale e, forse,
si potrà definitivamente risolvere sia il problema della biblioteca
(oggi costretta in uno spazio poco decoroso) sia dell'archivio storico.
Per questi ultimi però, va precisato che non ci sono ancora certezze.
L'assegnazione dei lavori di ristrutturazione sarà effettuata con
un appalto concorso: in pratica l'amministrazione fornirà i requisiti
del suo recupero e le ditte che vorranno partecipare alla gara dovranno
redigere il progetto e successivamente realizzare i lavori. La scelta
dell'appalto concorso si giustifica quando per la realizzazione di un'opera
pubblica devono essere messi in atto lavori con tecnologie molto avanzate,
e in ogni caso le linee guida fornite dall'ente appaltante devono essere
puntuali e dettagliate. Diversamente, per opere di ordinaria realizzazione
e con indicazioni generiche, si potrebbe correre il rischio che la ditta
appaltatrice sia l'unica beneficiaria dell'intervento.
La seconda opera pubblica che è stata programmata già a
partire dal 2005 è la riqualificazione di una parte di <b>piazza
duca degli Abruzzi. </b> Il costo è di 1 milione e 600 mila
euro. Al posto dei vecchi edifici verrà costruita una palazzina
che ospiterà servizi e uffici del settore terziario.
Al momento si è esposta solo la Confartigianato, che ha espresso
la volontà di trasferirci la sede cittadina. Per l'abbattimento
degli attuali edifici, il sindaco ha dichiarato di essere pronto ad emettere
un'ordinanza motivata da ragioni di sicurezza.
Un terzo obiettivo che la giunta vorrebbe raggiungere entro la fine del
mandato è il completamento della <b>nuova palestra comunale
</b>che si sta costruendo a lato del Chiesuolo. Chiunque abbia avuto
occasione di passarci accanto si sarà accorto che i lavori sono
fermi da tempo: mancano ancora gli interventi per sistemare l'esterno
e realizzare i parcheggi. Nelle scorse settimane ci sono stati problemi
tra la ditta incaricata di eseguire i lavori e il Comune, tanto che lo
stesso Sindaco ha dichiarato che il contratto potrebbe essere rescisso.
La vicenda palestra si trascina dal 2002, da quando cioè sono iniziate
le prime operazioni per la sua costruzione: ora il piano triennale prevede
una spesa finale di 147 mila euro nel 2005 e di 244 mila nel 2006. Le
opere pubbliche programmate da qui al 2007 sono in totale 26. L'auspicio
è che nelle fasi progettuali e di discussione sui più importanti
interventi siano coinvolti i cittadini, o quantomeno siano interpellati
coloro che hanno capacità e risorse umane in grado di condurre
a scelte davvero partecipate.
Lorenzo Rinaldi
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