La riforma della scuola superiore, in
pillole
La sperimentazione è rivolta agli studenti delle classi prime,
previo consenso delle famiglie; è deliberata dal Consiglio di Istituto
sulla base del progetto specifico approvato dal Collegio Docenti. Può
contare esclusivamente sulle risorse professionali e strumentali già
a disposizione degli istituti e si colloca nell'attuale distribuzione
territoriale dell'offerta formativa.
I contenuti riguardano:
- la possibilità di adottare piani di studio personalizzati attraverso
le nuove articolazioni orario previste dallo schema di decreto, anche
in maniera parziale;
- il ricorso a convenzioni con conservatori e istituti musicali per attivare
i percorsi del nuovo liceo musicale e coreutica;
- la realizzazione da parte degli istituti superiori, in accordo con strutture
accreditate dalle regioni, già impegnate nell'attivazione dei percorsi
triennali di istruzione e formazione professionale, del modello "Campus";
- la scelta da parte dello studente di attività ed insegnamenti
obbligatori e facoltativi da inserire nel piano dell'offerta formativa;
- l'attivazione da parte dei docenti di forme di tutorato degli studenti
e di modalità di coordinamento delle attività educative
e didattiche, nonché della compilazione del Portfolio
- l'avvio di una intensa attività di formazione in servizio dei
docenti per l'acquisizione di competenze professionali utili alla realizzazione
del progetto - la costituzione di un Osservatorio Nazionale e di Osservatori
Regionali per monitorare e valutare il processo sperimentale.
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