Vertigo Tour a San Siro:
la splendida macchina del tempo degli U2
L'apertura spettava a Vertigo, questa era una delle poche certezze dei
fans sulla scaletta di San Siro.
Ma una volta entrata la band, sugli schermi sopra il palco regnava sovrana
la faccia sbigottita di Bono: si aspettava dalla prima data italiana un
pubblico acceso, ma non così acceso! I will follow ed Electric
Co. di più di vent'anni fa venivano intanto regalate alla folla,
che si guardava attorno incredula all'inizio della corsa sulla macchina
del tempo U2.
Il palco di rara bellezza rendeva giustizia alla band, in una sorta di
ragno gigantesco adagiato sul partér a cavallo del primo anello,
con la zona del gruppo - circolare - e le passerelle - quattro - come
le zampe di un enorme insetto che si insinuava tra la gente. Che spettacolo!
Lo schermo gigante dietro la band ha contribuito a rapire i presenti con
le bellissime immagini di un'elica di DNA che si avvinghiava su se stessa
all'inizio di Miracle Drug, elementi a rendere sempre più magico
lo show.
Nel bel mezzo del concerto, la bellissima e delicatissima Sometimes You
Can't Make It On Your Own, dedicata al padre di Bono di recente scomparso.
Poi a sorpresa una canzone che forse nessuno avrebbe mai pensato finisse
in un concerto così: Miss Sarajevo. Tutti avevano negli occhi le
sequenze racchiuse nel video, nelle quali si mostrava la realtà
di una città posta sotto assedio proprio vicino a casa nostra,
alle soglie del Duemila: settantamila persone hanno cantato "...oltre
i confini e le terre assetate, dici che come il fiume, l'amore giungerà!",
ricordo immancabile dell'impegno che la band ha profuso anche negli anni
'90 con le telefonate di Bono ai grandi della Terra direttamente dal palco,
per smuovere le coscienze alla pace.
In serie poi i grandi successi di un tempo, cavalli di battaglia come
Pride, With or Without You e One che hanno decisamente infuocato San Siro.
Indi dall'alto si è potuta scorgere la comparsa a sorpresa di un'orchestra
su due palchi nel mezzo: come formichine ordinate, i musicisti si sono
sistemati ed hanno accompagnato la band in Original of the Species, un
onore e un onere per gli stessi, sublime il risultato.
Un concerto da vertigine, veramente un Vertigo Tour!
Mauro Cremascoli
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