Diario di bordo
Sant'Angelo Calcio
Maino Bracchi ai tempi in cui militava nel S.Angelo
In seconda fila, da sinistra, Giuseppe Mascheroni, Alessandro Maffioletti,
Giovanni Bidese, Aldo Acerbi, Evert Skoglund;
accovacciati, da sinistra, Luciano Servidei, Angelo Quintavalle, Alessandro
Rossi, Marino Bracchi, Ferruccio Mazzola, Mauro Cappelletti.
Il S. Angelo ricomincia da Marino Bracchi. E Marino Bracchi, ricomincia
dal S. Angelo, dopo che nell'agosto del 2002, mentre era alla guida del
Pizzighettone, rischiò di morire su un campo di calcio per arresto
cardiaco.
A sole cinque giornate dall'inizio del campionato, Andrea Valle abbandona
la panchina rossonera (la versione ufficiale adduce motivi di lavoro).
Al suo posto la società sceglie di puntare su uno che a S. Angelo
ha lasciato un buon ricordo. Classe 1943, Marino Bracchi è originario
di Livraga, ma da anni abita a Crema. Da calciatore, ha iniziato proprio
a S. Angelo.
Era la squadra di Mazzola, Skoglund, Mascheroni, Cappelletti, allenati
da Mattè. Poi Bracchi ha indossato altre casacche, Casale Monferrato,
Cremapergo, Monza in serie B, e poi Udinese e Pro Patria, concludendo
nell'Orceana.
Da allenatore ha guidato il Castelleone, la Frassati, la juniores del
Fanfulla, la Berretti del Cremapergo e il Pizzighettone, la sua ultima
panchina, nel 2002. Dopo aver calcato il Carlo Chiesa con gli scarpini
da calcio, Bracchi ora è ritornato da allenatore, ripartendo dall'Eccellenza.
Si è rimesso in gioco, ricevendo il testimone da Valle, il profeta
del calcio spumeggiante che a San-t'Angelo è durato davvero poco,
offrendo ai tifosi qualche sprazzo di bel gioco ma anche alcune delusioni.
Ha avuto poco tempo per lavorare, si è sempre dichiarato a favore
dei giovani, impiegandoli in dosi massiccie.
Dopo l'esordio vincente nella gara casalinga contro la Fulgor Cardano
(2-0), è arrivato il pareggio esterno con la Mozzatese.
I guai sono iniziati alla terza, in casa, contro il Cor-sico, quando i
rossoneri sono prima andati sotto di tre gol e poi hanno cercato disperatamente
il pareggio, sfiorandolo in più di un'occasione (2-3). Alla batosta
interna è seguito il pareggio esterno con il Gavirate (0-0).
L'ultima gara di Valle è stata quella contro i Giovani Ribelli
Nordhal: il S. Angelo, sotto di un gol, è riuscito a ribaltare
la partita (2-1) in un'atmosfera surriscaldata, a cui ha fatto seguito
la mano pesante del giudice sportivo. Dopo la partita contro i Giovani
Ribelli, oltre alle quattro squalifiche che hanno messo fuorigioco pedine
importanti per il S. Angelo, è arrivato anche il cambio di allenatore.
Dopo Valle, è arrivato dunque Bracchi. L'esordio è stato
contro il Saronno, fuori casa: un S. Angelo spuntato non è riuscito
a reggere la forza d'urto degli avversari ed è stato sconfitto
(2-0).
Sette giorni dopo alla ciurma di Bracchi non è andata meglio: nella
gara casalinga contro la Sestese, il S. Angelo è affondato subendo
un gol per tempo (0-2).
La formazione del S. Angelo Lodigiano nel campionato 1974-75, serie C,
girone A.
In seconda fila, da sinistra, Giuseppe Mascheroni, Alessandro Maffioletti,
Giovanni Bidese, Aldo Acerbi, Evert Skoglund;
accovacciati, da sinistra, Luciano Servidei, Angelo Quintavalle, Alessandro
Rossi, Marino Bracchi, Ferruccio Mazzola, Mauro Cappelletti.
Lorenzo Rinaldi
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