Un problema da risolvere

Quando lo sfalcio diventa troppo

Pare che a Sant’Angelo lo sfalcio d’erba stia diventando un problema, almeno per i mesi estivi. Me ne accorgo per vari motivi. Qualche amico, proprietario di giardini mi ferma per segnalarmi la fatica di gestione, tanti altri sfalci li ritrovo invece impropriamente abbandonati in aree verdi dove non dovrebbero stare.
Ma procediamo con ordine. Che cos’è esattamente lo sfalcio d’erba, di siepi e cespugli?
Ecco la definizione ufficiale secondo l’osservatorio rifiuti del Lodigiano: “L’erba del giardino, gli scarti di potatura di siepi e cespugli (op-portunamente ridotti di volume) sono rifiuti biodegradabili. Possono essere riciclati a livello domestico per mezzo di un composter oppure conferiti nella raccolta differenziata del “verde”. Generalmente è disponibile un container presso la piazzola ecologica comunale.”
E di questo materiale a Sant’Angelo ne circola una bella quantità. I dati ufficiali del 2003 (i più recenti trovati in rete) dicono che nel Lodigiano sono stati prodotti 8.980.646 chilogrammi di verde, mentre a Sant’Angelo ci si è attestati sui 181.250 chilogrammi di verde pari al 3,69% dei rifiuti riciclabili raccolti.
Una bella quantità d’erba e ramaglie che abbandona i nostri giardini per dirigersi alla piazzola ecologica, da dove sarà convogliata agli impianti di compostaggio.
Ma pare che il problema nasca proprio nel passaggio dal giardino di casa alla piattaforma ecologica. A parte il fatto che la chiusura estiva per un periodo limitato della piazzola causa lavori non deve aver giovato alla situazione, molti possessori di giardini si lamentano del compito abbastanza oneroso a cui si è sottoposti.
Spesso occorrono più viaggi alla piazzola e qualcuno rinuncia in partenza gettando il verde nella prima aiuola disponibile.
Si potrebbe in realtà migliorare in più modi. Si potrebbero creare cassoni di raccolta per quartiere oppure si potrebbe pensare di migliorare la già buona raccolta differenziata aggiungendo anche il verde porta a porta (cosa che in qualche Comune già succede) oppure ancora si potrebbero incentivare i cittadini ad acquistare compostori da giardino in modo da non doversi ogni volta recare alla piattaforma ecologica.


Cristoforo Vecchietti