Arrivare a scuola: un rally
Sono le 7.30 in una famiglia santangiolina. Il ragazzo deve andare a scuola, alle medie in via Giovanni Bracchi.
Accidenti è già tardi. Oggi niente bicicletta troppo tardi, la mamma decide di accompagnare il ragazzo in automobile.
Quando arriva al semaforo il ragazzo dice alla mamma che lo accompagna, “non andare davanti alla scuola che c’è il vigile e se devo fare il pezzo a piedi arrivo in ritardo. Vai diritta”. Così la mamma viene condotta al Famila “ecco prendi la vietta” e così si arriva lateralmente alla scuola.
Scenetta ricostruita di vita santangiolina, ma sicuramente realistica.
In alcuni automobilisti si è ormai consolidata l’abitudine di raggiungere la scuola media attraverso il percorso alternativo descritto. Si costeggia l’ipermercato, si entra in uno sterrato da rally e si arriva a ridosso del Chiesuolo che ormai è soffocato tra scuola, centro commerciale e traffico da ore di punta, nei momenti di entrata ed uscita dalle scuole.
Una volta lasciato il ragazzo o la ragazza davanti alla cunetta da scavalcare per raccordarsi all’altra via, è necessaria una manovra, una retromarcia o un’inversione ad U per ritornare sui propri passi e riacquistare la circonvallazione.
Essendo la stradina piuttosto piccola e faticosa l’ingorgo e le manovre continue sono inevitabili ed il polverone notevole.
Qualche ragazzino sperduto che abita nelle vicinanze percorre la stradina a piedi tra le auto nel caos respirandosi la polvere. Addio quieta e meditativa tranquillità del Chiesuolo.
Abbiamo fatto tanti discorsi sulla necessità di regolare il flusso delle auto, sul fatto che forse i ragazzi potrebbero andare a scuola a piedi o in bicicletta.
In ogni caso il traffico da-vanti alla scuola è perfettamente regolato dai vigili urbani e questa è già una buona cosa, ma il traffico impazzito e ribelle come un ectoplasma in continua espansione, ha trovato una nuova soluzione per muoversi in modo disordinato e caotico.
Non so bene come si potrebbe risolvere la situazione. Forse si potrebbe rendere pedonabile la vietta sterrata mettendo una stanga all’inizio, in modo che le auto possano far agevolmente manovra nel parcheggio dell’ipermercato e poi si potrebbe mandare un vigile ogni tanto a dar forma al caos.
Un’altra soluzione alternativa potrebbe essere la creazione di uno sbocco che da viale Europa conduca alla provinciale verso la Ranera.
Il Chiesuolo, che in questi giorni sta subendo lavori di riqualificazione, riacquisterebbe un po’ di tranquillità ed i ragazzi raggiungerebbero la scuola in maniera sicuramente più tranquilla, senza le imprecazioni e i malumori dei genitori improvvisati assi del volante in situazione critica.
Cristoforo Vecchietti
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