Il S. Angelo finisce la stagione nel peggiore dei modi, con una retrocessione che ne infanga il blasone alla vigilia del centenario di fondazione. Dopo aver chiuso il campionato con una sconfitta inaspettata, i rossoneri non riescono neppure ad acciuffare i play out. Nello spareggio della disperazione con la Fulgor Cardano, gli uomini di Valle crollano, battuti 1-0. La partita si disputa sul campo neutro di Corsico, alla presenza di un buon gruppo di tifosi santangiolini che supportano la squadra. La reazione dei giocatori però non è all’altezza: in una gara incolore la Fulgor si impone di misura, spedendo i barasini all’inferno.
Dopo una stagione molto travagliata dunque il S. Angelo si ritrova in Promozione, una categoria nella quale non è stato quasi mai protagonista e che rappresenta comunque il punto più basso della sua storia recente. Se la stagione è negativa, il futuro non si prospetta certamente più roseo. Anzi, il rischio di un pericoloso vuoto societario è stato ventilato nelle scorse settimane. La triade che ha guidato il S. Angelo negli ultimi due anni è destinata a lasciare. Meiani, Consonni e Colombo, a meno di improbabili ripensamenti, passeranno la mano. E proprio su questo aspetto le incertezze e i dubbi non mancano.
Secondo i bene informati le cordate interessate ad acquisire la squadra sarebbero state inizialmente tre. Due facenti capo ad imprenditori del Milanese, di cui uno legato ad una multinazionale (di cui però non è proprietario). La terza cordata, molto chiacchierata nei giorni scorsi, è quella che vede l’ex presidente Luca Gaeli interessato a riprendere le redini della squadra. Gli obiettivi e le ambizioni sarebbero sicuramente ridotti rispetto al S. Angelo targato Gaeli degli “anni d’oro”, anche se l’idea chiaramente stuzzica molti tifosi, rimasti innamorati di quelle stagioni e dei gioiellini che Gaeli aveva portato alla sua corte. Non è chiaro quale delle tre cordate sia in vantaggio e che intenzioni abbiano gli attuali proprietari. Di certo per l’iscrizione il tempo stringe e le paure di molti santangiolini aumentano. Purtroppo una notizia dell’ultima ora avrebbe ridotto ad una le cordate interessate.
Il timore è quello di ripetere, anche se in Promozione, una stagione come quella appena conclusa. Una stagione che peraltro ha lasciato ferite ancora aperte. Il rapporto tra la squadra e la città sembra essersi sfilacciato, anche se è rimasto uno zoccolo duro di appassionati. Un gruppo che però si sta rimpicciolendo, forse alla luce delle tante delusioni degli ultimi tempi.
Per il momento la realtà è un campionato di Promozione con squadre che hanno sempre guardato il S. Angelo dal basso in alto, prendendolo ad esempio per organizzazione e capacità di ottenere risultati. Nell’anno del centenario (il 2007) l’obiettivo minimo è tornare senza molti patemi in Eccellenza. Il futuro si deciderà in questi giorni. Non resta che aspettare.
Lorenzo Rinaldi