La festa per il centenario del S. Angelo Calcio
Tante emozioni per una storia lunga cento anni
La stretta di mano di Maurizio Tassi è sempre la stessa, forte e generosa. I capelli al vento di “turbo” Chiellini sono sempre gli stessi, solo un po’ ingrigiti dal tempo che passa.
La grinta di “Guru” Guercilena è rimasta immutata, la stessa di quando prendeva posto nell’area piccola e immancabilmente alzava lo sguardo verso i tifosi, salutando da par suo.
Volti, sorrisi, amarcord e emozioni che hanno caratterizzato la “serata del centenario”, appuntamento organizzato al Cupolone lo scorso lunedì 16 aprile per festeggiare i cento anni del S. Angelo Calcio.
Dal 1907 al 2007, una storia di successi sul campo e sugli spalti, una storia di struggente passione, di uomini che hanno lasciato una traccia e hanno regalato un sogno a migliaia di tifosi.
Fabio Belloni e Paolo Curti
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C’erano tutti lunedì 16 aprile al Cupolone, o almeno c’erano quelli che non hanno voluto mancare all’appuntamento e che hanno vissuto una serata indimenticabile, abbracciati dal calore dei tifosi di ieri e di oggi.
Il calore e l’affetto dei cinquantenni barasini che si sono emozionati con il S. Angelo della serie C e con lo storico pareggio per 0-0 contro il Monza a San Siro nella stagione 1974/1975.
Il calore e l’affetto dei ventenni e trentenni che hanno ancora negli occhi le imprese di Paolino Curti e della squadra che, a cavallo del Duemila, ha sfiorato la serie C2 in un duello all’ultimo colpo con l’Imperia.
Impossibile citare tutti i protagonisti della storia del S. Angelo che hanno affollato il Cupolone, gomito a gomito con i tifosi rossoneri, che alla fine se ne sono andati con gli occhi lucidi e la mente piena di ricordi.
C’erano Bobo Gori, “Pantera” Danova, Renzo Garlaschelli, Aldo Accerbi, Derio Marchesi, Santino Pozzi, Armando Mulinacci, Gigi Danova, Giampiero Trainini, Gigi Bisleri, Antonio Cipelli, i fratelli Mascheroni, Mario Colleoni, Domenico Daccò, Alessandro Maffioletti, Paolo Dalè, Luciano Castioni, Virginio Gandini, Peppino Pisati, Maurizio Tassi, Paolo Curti, Fabio Belloni, Mario Rossini, Alessandro Guercilena, Fabio Dall’Orso e molti altri ancora.
La serata, una cena di gala con premiazioni, è stata condotta da Cristiano Devecchi e Giuseppe Piacentini.
Una targa speciale è stata consegnata a Luigi Danova, gloria del Torino, unico santangiolino ad essere stato convocato in Nazionale.
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Aldo Accerbi, vincitore del referendum per il miglior giocatore del secolo nella categoria professionisti
La consegna del riconoscimento da parte degli ex presidenti Arrigoni e Cremascoli a Luigi Danova,
unico santangiolino che ha vestito la maglia della nazionale italiana
Riconoscimenti anche alla bandiera Fabio Belloni, un ventennio, 500 partite, qualche buon calcio di punizione rabbioso e molti salvataggi decisivi con la casacca rossonera; al bomber pittore Paolo Curti e ad Aldo Accerbi, uno di quei giocatori che ha fatto davvero la storia del S. Angelo. Non è mancato neppure il ricordo per la squadra Allievi, campione d’Italia semiprofessionisti nel 1971.
Tra abbracci, strette di mano e ricordi, la cena, innaffiata da buon vino, si è chiusa con le premiazioni più attese, quelle dei giocatori del secolo. Nella categoria professionisti terzo posto per Derio Marchesi, secondo per Gigi Danova e primo per Aldo Accerbi, che ha ritirato la coppa dalle mani di “Pantera” Danova.
Nella categoria dilettanti terzo posto a parimerito per Francesco “Cecu” Guarischi e Pasqualino Manna, due bomber di razza, il primo centrattacco roccioso, il secondo folletto terribile sulla trequarti. Secondo posto a Fabio Belloni e primo posto a Paolo Curti, che ha ritirato il premio indossando una sciarpa del S. Angelo. “Bentornato a casa” gli ha detto Giuseppe Piacentini, strappando un sorriso commosso al piccolo grande bomber.
Lorenzo Rinaldi
Servizio fotografico di Emilio Battaini
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