Ha destato tanto cordoglio e commozione la scomparsa di Guerrino Bruschi (el Laterén), avvenuta il 7 maggio scorso, all’età di 86 anni.
La sua esistenza è stata segnata, indelebilmente, dalla prigionia nei terribili lager nazisti. Deportato in Germania, dopo l’8 settembre 1943, è internato nel campo di concentramento di Brandemburg, ai confini con la Polonia.
Destinato al campo di Mauthausen, nell’ottobre 1944, viene aiutato da una ragazza italiana addetta presso l’ambasciata tedesca di Berlino che lo nasconde fino al termine della guerra.
Ritornato a Sant’Angelo, riprende la sua giovanile passione per il ciclismo, mettendo tutto il suo entusiasmo nell’organizzazione di gare sulle due ruote che lo vedono direttore di corsa attento e competente.
Dotato di una bella voce partecipa ai numerosi spettacoli musicali che allietano i santangiolini negli anni del dopoguerra.
A.S.