Castello!? Quale Castello? - chiede uno stupito viaggiatore nell’era di internet e dei telefonini. Che parlar di festosi manieri in epoche fantascientifiche non è come iniziare la favola con “c’era una volta”! Adesso, al posto di quel vecchio rudere, c’è un parcheggio. Uuhuh! Ma Cosa dicono!? È quasi come mettersi a raccontare oggi di dame e cavalier templari. Anacronistico? Forse. Ma i castelli non sono fatti solo per il Medioevo.
A qualcuno piace pensarla diversamente. Piace pensare a tempi in cui le forze oscure del Male contrastavano le luminose forze del Bene, combattendosi in fantomatiche “Terre di Mezzo” buone per il fantasy e i romanzi di Tolkien. O a un noir di ambientazione gotica dove il Conte Du Maurier invitava i suoi ospiti nell’infelice dimora dopo la morte della moglie... E inizia un altro girotondo con delitto!
Una vivida immaginazione, per inventare tutto questo. Eppure nella splendida cornice del Castello Bolognini, lo scorso 20 maggio “les jeux sont faits” e la location è servita in toto per una manifestazione che ha riscosso un vasto successo di pubblico, dedicata ai giochi di ruolo e a quanto riguarda chi non volesse mancare, ogni tanto, di volare un po’ con la fantasia.
C’erano proprio tutti, ragazzi appassionati di Mindstalkers, Warhammer, carte di Magic e altre fantasticherie e visitatori, semplici curiosi di passaggio anche per una sola e simpatica partita col “pirlì”, il flipper medievale, o altri giochi artigianali. “Dadi e Cavalieri – Giochi nel Castello” è stata di fatto una curiosa convention ludica, che ha visto l’impeccabile organizzazione ad opera della ludoteca Contea del Falcone di Lodi e dell’Associazione Tana dei Goblin, per un pomeriggio primaverile, diverso e in compagnia. Non solo per gli affezionati del genere, ma anche per chi avesse avuto il macabro onore d’essere invitato al Murder Party, la festa coll’assassino.
Cosa da Sig.ra Fletcher, ma che pure ha riscosso un certo interesse, col teatro interattivo che la compagnia lodigiana ha inscenato per la seconda volta e per l’occasione, davanti a un discreto numero di ospiti. Chi era iscritto partecipava, assistendo alle scene e improvvisandosi detective in loco.
Sicché la trama pensata da Gabriella Aguzzi, autrice di soggetti gialli e week end con delitto per l’Associazione “Murder-party”, in collaborazione con Elena Aguzzi, ha ravvivato il dopopranzo dei presenti con la storia del Conte vedovo e dei potenziali personaggi, sospetti dell’omicidio della consorte.
Che un’oscura maledizione gravi forse sul Castello? – era la domanda che lasciava col fiato sospeso tutti i testimoni della fiction di un pomeriggio primaverile.
La stessa cosa ci chiediamo anche noi, che con la fantasia continuiamo a giocare…
Matteo Fratti