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Volti e avvenimenti dall’archivio fotografico dell’associazione Combattenti e Reduci santangiolina Sostare qualche attimo nella sede della “Combattenti e Reduci” barasina riserva, anche al più disincantato visitatore, un’emozione forte che lascia il segno. La sensazione è quella di entrare in un autentico “sacrario” in cui sono conservati i segni che fanno parte di una storia fatta di eroismi che è doveroso conservare e tramandare. Negli album fotografici, riordinati con cura dal presidente cavaliere Domenico Cordoni, abbiamo tratto queste immagini, che vogliono essere un omaggio ai santangiolini che, nel corso dei vari conflitti, con valore e spirito di sacrificio furono coinvolti in lutti e sofferenze.
La Prima Guerra Mondiale, conosciuta anche come la Grande Guerra sconvolge il mondo tra il 1914 ed il 1918. A contrapporsi due schieramenti; da una parte Austria e Germania, dall’altra Gran Bretagna, Francia e Russia, a cui si allea l’Italia il 26 aprile 1915, impegnandosi nella guerra contro l’Austria per ottenere, in caso di vittoria, il Trentino, l’Alto Adige, Trieste e Istria. Il 23 maggio le truppe italiane entrano in guerra e il conflitto si rivela subito estremamente difficile tra le trincee scavate nelle montagne del Friuli, con carenza di armi e munizioni. La disastrosa battaglia di Caporetto (24 ottobre 1917), conta 700.000 tra morti, feriti e prigionieri. Gli italiani decimati concentrano le forze su un fronte meglio difendibile e con un mutato atteggiamento tattico che consente il compattamento delle truppe. Nella battaglia di Vittorio Veneto (24 ottobre 1918) gli italiani ottengono la vittoria decisiva mettendo in fuga gli austro-ungarici. Il 3 novembre l’esercito dell’Impero firma l’armistizio, che entrerà in vigore il giorno successivo, 4 novembre. Il 1° settembre 1939, le truppe tedesche attaccano la Polonia. Il 3 settembre Gran Bretagna e Francia dichiarano guerra alla Germania. La Seconda Guerra Mondiale comincia così come una continuazione della prima. Molto simile è la posta in gioco: il tentativo della Germania di affermare la propria egemonia e la volontà di Gran Bretagna e Francia di impedire questa affermazione. L’Italia, che dapprima dichiara la sua “non belligeranza”, il 10 giugno 1940 annuncia l’entrata in guerra affiancandosi alla Germania. Il Giappone, alleato con Germania e Italia, trascina gli Stati Uniti nel conflitto con l’attacco a Pearl Harbour. Nel luglio 1943 gli americani sbarcano in Sicilia e, nel marzo 1945, giungono nelle città del nord dove già sono in azione i partigiani che il 25 aprile proclamano l’insurrezione popolare. La guerra si conclude con milioni di morti. I santangiolini impegnati nei vari fronti sono 2.400, appartenenti alle classi di leva dal 1903 al 1925. 60 i morti al fronte e 29 i dispersi, altri 14 muoiono per conseguenze belliche. I prigionieri sono: 205 dei tedeschi, 24 nei campi di concentramento svizzeri e 105 degli alleati.
Antonio Saletta |
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