L’amicizia della contessa Lydia con don Nicola De Martino


Il gusto per le cose belle, è stato, senza dubbio, tra le caratteristiche peculiari di don Nicola De Martino, attitudine che lo ha portato, nel 1937, ad essere nominato Ispettore dei monumenti, degli scavi ed oggetti di antichità e d’arte per il Comune di Sant’Angelo Lodigiano e del territorio.
La sua competenza artistica si è manifestata in modo particolare nel riordino delle sale del Castello Bolognini, destinate a Museo, per volontà della contessa Lydia Morando Bolognini, che affiderà a don Nicola l’incarico di coordinare i lavori di arredamento delle sale e di ordinamento delle raccolte.
Una fitta corrispondenza intercorrerà tra la contessa, da Vedano al Lambro, e il sacerdote. Ecco il testo di una lettera che la contessa ha scritto a don Nicola il 29 settembre 1939: “Con molta commozione ho ricevuto con la sua lettera il bellissimo porta confetti con la medaglietta della nostra Santa. Io spero che il mantello che le fu dato per me le tenga caldo davvero in tutte le opere di bene di quest’anno. Lei sa quanto le sono affezionata (...benché lo sgridi spesso!!) e sa che prendo parte con affetto a tutte le cose liete e tristi che la toccano: le sarò dunque vicina, domenica, grata se, nelle sue preghiere, ricorderà i miei morti ed i miei vivi, in questo tremendo momento della storia del mondo. Stia bene e non si strapazzi troppo. A fine ottobre mi stabilisco a Milano”.
Lydia Morando


Don Nicola De Martino in Castello nel 1937

Nella lettera emerge la devozione della contessa per Santa Francesca Cabrini che chiama “la nostra santa”, a dimostrazione di quanto sentiva Sant’Angelo Lodigiano come la propria terra. Antonio Saletta