“Un impegno tra emergenze e nuove povertà”

I forum de “Il Ponte” con l’Amministrazione comunale

Tra i temi trattati con l’assessore ai servizi alla persona Eugenio Ladiè, l’asilo nido, i minori, i disabili, i soggiorni climatici, gli anziani e l’ingresso del Comune nel Consorzio per la gestione dei servizi sociali.


Eccoci al quarto appuntamento de “Il Ponte” con la macchina comunale. Dopo gli incontri con Fiorella Merli responsabile dell’Istruzione, con Domenico Beccaria assessore alla Viabilità e con Mario Felice Ferrarese assessore all’Ecologia dei quali abbiamo dato riscontro nei numeri precedenti, prosegue la nostra in-cursione nelle stanze di Pa-lazzo Delmati. Il 26 gennaio scorso abbiamo incontrato l’assessore ai Servizi alla persona Eugenio Ladiè.

Assessore Ladiè, di cosa si occupa l’ufficio che lei guida?
Distinguiamo il nostro lavoro in diverse aree di intervento a sostegno dei minori, degli anziani, dei disabili e in generale delle persone con disagio sociale. Dal 2008 operiamo in questi settori in collaborazione sia con il Consorzio – Azienda per la gestione dei servizi alla persona della Provincia di Lodi sia con l’Azienda Sanitaria Locale attraverso il Distretto sanitario.

Quali sono gli interventi che rientrano nell’area “minori?
In questo settore rientra la gestione dell’asilo nido e tutta l’area della tutela dei minori. Mi riferisco in particolare al sostegno ai bambini allontanati dalle famiglie per diversi motivi. Ad esempio l’anno scorso avevamo 10 bambini affidati in comunità protette e seguiti da equipe specializzate, alcuni di questi a totale carico del Comune con un costo non indifferente per le nostre casse… parliamo di 168 euro + iva al giorno; ma ci sono anche casi di assistenza domiciliare ad esempio in aiuto a mamme separate con padri che non pagano gli alimenti.

Parliamo dell’asilo nido: la struttura appare insufficiente a rispondere alle esigenze delle famiglie santangioline.
È vero, i posti disponibili sono 38 e abbiamo una lista di attesa molto lunga. Al momento però il Comune non può permettersi di ampliare la struttura del nido. Le risorse finanziarie sono limitate e il progetto di ristrutturazione dell’ex Delmati per farne la nuova sede comunale sta drenando soldi che secondo noi potevano essere utilizzati per altre iniziative. Per tornare al nido vi segnalo che proprio in questi giorni siamo stati contattati da alcuni operatori che vorrebbero organizzare a Sant’Angelo una struttura privata. Noi non abbiamo niente in contrario e valuteremo il progetto; anche a livello di Distretto Sanitario si sta studiando l’idea di fare un “agro–nido” cioè di adibire a nido una cascina del territorio in collaborazione con i 13 Comuni del nostro distretto e l’Asl.

Farete il centro ricreativo estivo per i ragazzi?
Si, e dirò di più. È mia intenzione lavorare in sintonia con le parrocchie, in modo da offrire un servizio coordinato con i Grest evitando sovrapposizioni e allungando il periodo di copertura. Penso si possa ragionare insieme anche sulla qualità dell’assistenza per dare l’opportunità ai ragazzi più grandi di guadagnare qualcosa.

Quali sono invece i servizi a favore degli anziani?
Ve li posso illustrare con i numeri del 2007 giusto per dare un’idea. Gli anziani seguiti dall’assistenza domiciliare sono stati 22, in 56 hanno avuto i pasti a domicilio, 161 sono gli utenti del telesoccorso con la Croce Bianca, in 43 sono stati accompagnati alle cure termali per parlare solo dell’area sanitaria/assistenziale. Poi c’è l’organizzazione dei soggiorni climatici (in 61 sono partiti la scorsa estate e 77 sono i posti del soggiorno marino del prossimo marzo) e lo sport: in 25 hanno seguito il corso di acquaticità e in 48 quello di ginnastica dolce. Completiamo i servizi con alcune iniziative ricreative e con le integrazioni alle rette delle case di riposo a favore di anziani con redditi insufficienti.

A proposito dei soggiorni climatici sappiamo che molte persone sono rimaste escluse dal prossimo soggiorno invernale…
Purtroppo la Pasqua bassa ci ha costretto a fare un solo turno (per non rientrare nell’alta stagione) e i posti nella struttura alberghiera sono limitati.

A favore dei disabili che iniziative avete?
Nel 2007 il nostro contributo è andato all’organizzazione del trasporto di 9 disabili al centro diurno di San Colombano e di altre 5 persone ai centri di formazione autonomia.

Prima il Comune garantiva ai disabili anche i corsi di nuoto…
Per problemi finanziari abbiamo dovuto tagliare qualcosa, ma li rifaremo.

Tra le emergenze che i servizi sociali di tutto il Paese devono fronteggiare c’è la questione abitazioni. Voi quest’anno avete aderito al fondo affitti regionale per dare un contributo a chi ha difficoltà a pagare il canone di locazione, scelta che invece la precedente amministrazione non ha voluto fare perché riteneva che l’accesso a questo istituto fosse prevalentemente a favore di cittadini stranieri. Come commenta la vostra scelta?
Intanto vorrei dire che delle 156 domande presentate la maggior parte proviene da cittadini italiani. In secondo luogo preciso che questa iniziativa regionale – alla quale il Comune partecipa con 50.000 euro - è aperta a tutti gli aventi diritto, compresi gli stranieri in regola con le leggi. Le domande sono presentate attraverso i patronati e le graduatorie so-no fatte sulla base degli indicatori economici (ISEE).

Cosa ci può dire dei controlli sul reale stato di indigenza delle persone che chiedono assistenza?
Nel caso degli indicatori ISEE spetta alla Guardia di Finanza effettuare i controlli (e vengono fatti). Ci possono essere distorsioni nel sistema ma non spetta certo all’assessore entrare nel merito. Nel caso invece di richieste di contributo di pagamento di utenze domestiche (energia elettrica e metano) la valutazione è effettuata a livello comunale attraverso una commissione che una volta al mese valuta caso per caso. Anch’io incontro personalmente le persone per capire le varie situazioni. Ci sono anche tanti furbetti è chiaro.

Avete confermato il requisito dei 5 anni di residenza per l’accesso ai benefici?
Si, abbiamo confermato il requisito di 5 anni di residenza a Sant’Angelo per avere accesso ai contributi dei servizi sociali e alle abitazioni agevolate, anche se, permettetemi di dirlo, se mi si presenta una famiglia extracomunitaria in stato di bisogno, un buono pasto glielo do anche se non ha ancora 5 anni di residenza… è una questione di sensibilità alla quale rispondo anche a livello personale.

Sulla questione extracomunitari opera da qualche anno lo sportello “Contatto” delle ACLI il cui finanziamento è stato garantito l’anno scorso da uno stanziamento provinciale. La vostra amministrazione è interessata a sostenere questo progetto che, lo ricordiamo, è uno dei pochi tentativi per promuovere l’integrazione e coordinare l’assistenza?
Devo dire che non abbiamo ancora valutato la questione.

Il suo è un osservatorio speciale per capire come è cambiato il mondo del bisogno in questo paese. Qual è l’identikit del povero del 2008?
I nuovi poveri sono le famiglie con uno solo stipendio che non arrivano alla fine del mese, sono i pensionati che dopo una vita di lavoro si trovano una pensione insufficiente per vivere dignitosamente. A proposito di dignità, stringe il cuore vedere lo sforzo che certe persone fanno per venire a chiedere… È per questo che stiamo anche pensando di stilare una lista di anziani ultra settantacinquenni, un progetto per creare una rete di sostegno e aiuto anche di fronte alla solitudine.

Se ne parlava anche nella precedente amministrazione…
Si, è corretto dire che c’è già una base di partenza, e c’era un progetto di servizio civile che poi non si è più fatto. Quello che vogliamo fare è riprendere questa idea e vedere come strutturarla.

Qual è l’incidenza sulla spesa corrente dei servizi sociali?
A preventivo noi abbiamo considerato una spesa del 13% ma questo è un settore ad alta variabilità. Le situazioni sociali non sono preventivabili se per ogni minore in più che il Tribunale pone a carico del Comune dobbiamo spendere circa 70.000 euro all’anno…

Quanti assistenti sociali avete in organico?
Una sola, ma ora con l’ingresso nel Consorzio provinciale possiamo contare sugli operatori di tale struttura. Uno dei motivi per i quali abbiamo deciso di entrare nel Consorzio è proprio quello di avere la qualità del servizio e la sicurezza di poter affrontare tutte le emergenze sociali.
Se questi sono i vantaggi di tale adesione perché Sant’Angelo ha atteso due anni?
È una domanda da porre alla precedente amministrazione. Io avrei aderito dall’inizio.

I componenti la Commissione comunale Servizi Sociali
Per la maggioranza: Gazzola Silvio, Pagani Laura, Seragnoli Lina, Ferrari Vincenzo, Rusconi Cesare, Grossi Roberta.
Per la minoranza: Bergamaschi Alessandra, Carera Franco, Corbellini Carlo.

(Forum condotto dai redattori Giancarlo Belloni, Gabriella Bracchi, Lorenzo Rinaldi, Antonio Saletta)


Eugenio Ladiè


Dal primo gennaio 2008
il Comune di Sant’Angelo Lodigiano ha aderito ufficialmente al Consorzio per i servizi alla persona promosso dalla Provincia di Lodi. Un ente che raggruppa la stragrande maggioranza dei Comuni lodigiani e che si occupa di tutela dei minori, assistenza a domicilio e servizi per i portatori di handicap. Per Sant’Angelo si tratta di una novità importante. Fino al 2007 infatti il Comune faceva parte di un “accordo di programma” con altri Comuni del circondario, accordo che forniva in linea di massima gli stessi servizi del Consorzio.