Dalle API a la RETE: i dieci anni dei “doposcuola” delle ACLI
Nelle realtà del nostro territorio, a Sant’Angelo e Comuni vicini, la scuola ha visto un ausilio importante in ciò che dieci anni fa le ormai radicate ACLI barasine hanno saputo progettare con le Attività Pomeridiane Integrative, le cosiddette A.P.I.: una serie di attività di supporto allo studio che sono cresciute col tempo e senza perdere la finalità iniziale di prevenzione dell’abbandono scolastico e di eventuali disagi giovanili.
La sera del 22 maggio la sala della Banca Popolare di Lodi era particolarmente affollata, proprio in occasione dell’incontro-dibattito dedicato al decennale dei “doposcuola” (oggi progetto “La Rete”) progressivamente cresciuti e allargatisi fino a un bacino d’utenza sempre più ampio.
Iniziato semplicemente come un servizio di volontariato offerto per una ventina di ragazzi alle medie del nostro Comune (anno scolastico 1997/98) il progetto A.P.I. si è esteso alle elementari e al biennio delle superiori, maturando in professionalità e competenza, raggiungendo un bacino d’utenza di più di duecento studenti.
Vittorio Rusconi attuale presidente del Circolo Acli e Pinuccia Bracchi
Per l’occasione al tavolo dei relatori insieme alla professoressa Pinuccia Bracchi, “deus ex machina” delle attività acliste e storica promotrice dei progetti, l’attuale presidente del circolo ACLI locale Vittorio Rusconi, il dirigente scolastico delle Medie “Santa Francesca Cabrini” Luigi Montanari e gli esperti di ASL e Piani di Zona del nostro Distretto, dottoresse Nicola e Barberis.
In un momento intenso, attraverso excursus talora tecnici, la serata si è addentrata nella rilevanza sociale dell’iniziativa, che ha risposto adeguatamente nel tempo alle esigenze territoriali come il crescente numero di ragazzi di altre nazionalità, abbracciando i plessi scolastici dei Comuni limitrofi come Castiraga Vidardo, Marudo, Valera Fratta o San Colombano ed estendendo il personale anche a operatori retribuiti, pur nell’importante obiettivo di una crescita occupazionale.
Oggi le attività pomeridiane e i laboratori, che nell’arco degli anni hanno aggregato anche il contributo di esperti ad allargare le possibilità espressive dei ragazzi, si consolidano in un’importantissima risorsa, che rende proprio alla scuola quell’aiuto fondamentale nell’attualità.
Il numeroso pubblico che ha partecipato alla serata
La partecipazione della serata ha assunto più colore da alcune testimonianze dirette di ragazzi e educatori, di chi ha vissuto il contesto di questi anni d’esperienza costituendone il vero patrimonio in quanto di prezioso viene tuttora reso alla nostra comunità.
Una partecipazione applaudita nei sentiti ringraziamenti della stessa Pinuccia Bracchi al circolo ACLI, alla collega Luisa Boggi oggi scomparsa e insieme promotrice del progetto, e alla presenza di decine di cittadini e rappresentanze locali come il vicesindaco Peppino Pisati, l’assessore ai Servizi Sociali Gino Ladié, i consiglieri comunali Simona Malattia, Ugo Speziani e Domenico Vitaloni, l’ex consigliere Francesco Procaccio, il presidente del Consorzio provinciale Servizi alla Persona Sergio Rancati e il parroco monsignor Gianfranco Fogliazza.
Matteo Fratti.
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