La sagra di San Rocco 2008

La parrocchia compie 20 anni


Vent’anni fa l’allora vescovo di Lodi Paolo Magnani istituiva, nel quartiere San Rocco, la nuova Parrocchia intitolata a Maria Madre della Chiesa.
Una scelta che l’attuale parroco, don Pierluigi Leva, ha definito profetica davanti allo stesso vescovo che da Treviso è ritornato a visitare la città proprio in occasione della sagra.
Negli ultimi venti anni, infatti, Sant’Angelo è profondamente cambiata e il quartiere San Rocco, tradizionalmente più popolare, grazie alla presenza di una sua parrocchia ha potuto godere di una attenzione particolare ai suoi problemi. E l’oratorio è diventato ancora di più il centro spirituale e sociale di una zona che deve fare i conti non solo con l’integrazione degli stranieri ma anche con le nuove povertà di casa no-stra. Disoccupazione, solitudine degli anziani, disagio giovanile, sono realtà con le quali la chiesa sanrocchina si confronta quotidianamente, affiancando la scuola, la fa-miglia e le istituzioni nelle sfide del nostro tempo.


Un’immagine della Fiera in viale Montegrappa

Grandi sfide che non si possono dimenticare nemmeno nel momento della festa, che, anzi, fa da sprone per iniziare un nuovo anno di lavoro. Festa beneficiata, an-che in questa edizione, da splendide giornate che hanno favorito una grande partecipazione popolare. Anima-zione assicurata in viale Monte Grappa con la sesta edizione della Fiera come pure in oratorio con le innumerevoli proposte che si sono susseguite dal 5 al 9 settembre. Al secondo anno, ma ormai “tradizionali”, anche l’iniziativa “La turta fai in cà” che ha visto 27 partecipanti giudicati da una giuria formata da esperti e golosi, e il concorso “La cà parada per San Roche”.
Tra i tanti momenti ludici, ciliegina sulla torta è stato il concerto del gruppo Hortus Harmonicus che ha concluso le manifestazioni: una sorpresa per i non tantissimi presenti nel salone dell’oratorio deliziati dalle musiche di questo eclettico quintetto di ottoni guidati dal maestro tuttofare Marco Marzi. Un gruppo che a Sant’Angelo rivedremmo volentieri.
gi.be.