E Un’estate indimenticabile quella del 2008 a Sant’Angelo! Tra le tantissime iniziative che hanno vivacizzato la calda stagione in città, la regina di tutte è stata sicuramente la Notte Bianca.
Sull’onda lunga delle grandi capitali europee, negli ultimi anni anche nei piccoli centri si è diffusa la moda che prevede feste, concerti, spettacoli e appuntamenti culturali coordinati in un unico evento dal tramonto all’alba. E dopo le Notti Bianche di Lodi, Codogno e Casalpusterlengo, la frizzante amministrazione comunale di Sant’Angelo non poteva certo restare un passo indietro.
La Notte Bianca barasina ha coinvolto il cuore della città abbracciando un’area molto vasta, da Piazza Duca degli Abruzzi attraverso Piazza Libertà per scendere giù fino al ponte e a Piazza Vittorio Emanuele II, toccando anche Viale Partigiani, Piazza Caduti, Piazza Vittorio Veneto, il Cupolone e l’area del campo sportivo adiacente al Chiesuolo.
Punto fermo della manifestazione sono state le vie di collegamento, lungo le quali per tutta la notte sono state presenti le bancarelle dei commercianti richiamati un po’ da tutta la Lombardia. Così Via Mazzini e Via Umberto I hanno offerto la passeggiata alle migliaia di persone che in questa notte hanno affollato il centro cittadino. Viale Partigiani è stato il Viale delle Degustazioni, dedicando i propri spazi agli stand di prodotti tipici e specialità enogastronomiche.
Piazza Caduti è stata zona franca per il mercatino dell’antiquariato, mentre i portici della Banca Popolare di Lodi sono diventati galleria d’arte con le esposizioni del Gruppo Pittorico Lodigiano. Sempre in Piazza Caduti, artisti di strada e musicisti si sono alternati in brevi spettacoli per tutta la notte. Anche lungo le altre vie sono stati sempre presenti clown, giocolieri e trampolieri del circuito Arti in Piazza.
Ma veniamo agli appuntamenti, i veri e propri eventi nell’evento. Piazza Duca degli Abruzzi ha accolto l’anima rock della manifestazione, con il “Barasa Jam-min’ Festival”. Diverse centinaia di giovani hanno affollato la Piazza dalle 21.30 fino oltre la mezzanotte per assistere alle performance di 9 band provenienti dalle province di Lodi e Pavia. Dal rock al liscio, la Notte Bianca barasina non ha dimenticato nessuno. Nel cortile delle Mura Spagnole, in contemporanea con la maxigrigliata che ha visto un vero boom di prenotazioni, Maurino e la sua Orchestra hanno fatto ballare gli amanti del genere.
Spettacolo di burattini alle 21 in Piazza Vittorio Veneto, con la Compagnia Mastro Geppetto che ha portato in scena “Le avventure di Pampalüga”, per grandi e per piccini. Sempre per i più piccoli i giochi gonfiabili allestiti in Piazza Libertà, al centro della quale si sono esibiti, tra le 22 e le 3 del mattino, gli Sbandieratori della Val Brembana, le allieve della scuola Ritmo&Danza, i gruppi di musica e danze popolari Moon-dine e Progetto Bassa e i 12 mangiafuoco del gruppo Alma Caliente, che hanno regalato un gran finale davvero spettacolare.
Dalle 21 nel cortile del castello Bolognini, recital del soprano Cecilia Bortolo accompagnata dall’orchestra Filarmonici di Piacenza. Dalle 20.30 a mezzanotte, inoltre, il castello e la basilica con il suo museo hanno aperto le porte alle centinaia di turisti che hanno prenotato le visite guidate. Ai visitatori del castello è stata concessa, eccezionalmente, la salita alla cima della torre maestra.
Scendendo per Via Battisti si sono potute ammirare le foto d’epoca della Sant’Angelo d’altri tempi, splendidamente incorniciate da un gioco di luci e colori. In piazza Vittorio Emanuele II, dalle 22 serata latinoamericana, karaoke e a mezzanotte e mezza un inedito spettacolo di Capoeira.
Anche chi è rimasto in centro per seguire le numerose esibizioni ha potuto intravedere, a mezzanotte, lo spettacolo pirotecnico che ha illuminato la città dall’area del campo sportivo. Il Cupolone ha ospitato dj-set dalle 23 fino a mattina inoltrata.
Una manifestazione davvero riuscita, dunque, che ha saputo mescolare le tante anime della città e aprire un ventaglio di proposte per tutti i gusti.
La Notte Bianca barasina è stata un collante straordinario per far vivere ai cittadini di Sant’Angelo un’esperienza collettiva in un’atmosfera da sogno… da sogno?… da sogno.
Poi ci siamo svegliati e in giro per Sant’Angelo gh’er nanca un bis. Strade deserte, cartacce a spasso col vento, una formidabile malinconia che spinge a cercare la vita altrove, oppure a tapparsi in casa e ognun per sé.
La Notte Bianca di Sant’Angelo è stata un’illusione ottica, non era vero niente. Ci siamo divertiti ad immaginarla sapendo che forse era troppo ma, tra il troppo e il niente, forse qualcosa nel mezzo poteva starci.
Pazienza, qui pare che si faccia solo ordinaria amministrazione e sembra già un lusso. Per avere qualcosa in più, chiudiamo gli occhi e continuiamo a sognare.
Spectator
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