Si è spento lo scorso 14 settembre all’età di 86 anni Marino Vitaloni, uno degli ultimi santangiolini deportati nei campi di prigionia in Germania durante la seconda guerra mondiale.
Vitaloni era stato fatto prigioniero mentre prestava il servizio militare, nelle ore successive all’annuncio dell’armistizio. L’8 settembre 1943 era iniziato così il lungo viaggio verso Dachau, uno dei campi di sterminio più tristemente noti. Dopo due mesi a Dachau, Vitaloni era stato trasferito a Bart, in un campo di aviazione trasformato in fabbrica.
Nell’aprile del 1945, in-fine, la liberazione ad opera degli alleati. Nel settembre dello stesso anno era rientrato a Sant’Angelo.
Per anni, prima e dopo la guerra, aveva lavorato alla Samadoval.
Nel febbraio 2005, infine, aveva raccontato l’esperienza della prigionia a “Il Ponte”. La redazione, oggi, porge, ai familiari del signor Marino, le più sentite condoglianze.
Pubblichiamo volentieri, qui a fianco, un componimento poetico che la moglie Maria, ha dedicato al marito scomparso.
Dormi Marino,
il sonno è pio.
Dormi in pace
che veglia è Dio.
Dormi o uomo,
dal volto fiero
in mezzo ai fiori
del cimitero.
A te s’inchina
la tua famiglia unita
dal tuo sonno
sorga la vita.
Tua moglie Maria
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