Una risposta ai bisogni educativi della famiglia

Bilancio positivo del progetto FA.RE “Famiglie in rete”


Un anno fa ha avuto inizio un progetto che ha ottenuto molto successo viste le numerose richieste pervenute, la rete di collaborazioni attuate tra le diverse realtà associative del territorio (Scuole, Centro di Aiuto alla Vita, gruppo Scout Agesci, Amministrazioni comunali di Sant’Angelo e Marudo, Parrocchie, Oratori e Gruppi famiglia, circolo ACLI) e il numero dei partecipanti.
Il progetto, promosso da L’Alveare, Cooperativa Sociale specializzata nei servizi alla persona, in particolare rivolti ai minori, è stato reso possibile grazie al cofinanziamento dalla Azienda Sanitaria della Provincia Lodi e dalla Regione Lombardia (Legge 23/99, “Politiche regionali per la famiglia”) ed a una buona dose di volontariato. Il progetto si caratterizza come un’iniziativa sperimentale e innovativa per il nostro territorio, in cui sono già operanti percorsi per coppie che vogliono formare una famiglia, per minori a rischio, per coppie in crisi, ma dove manca un vero sostegno a famiglie che si cimentano nel “difficile mestiere” di genitore, tanto più in un’epoca come la nostra, segnata da una drammatica “emergenza educativa”.

Esso nasce quindi dalla consapevolezza che le famiglie si sentono sempre più so-le nell’assolvere i loro compiti sociali ed educativi. Pro-prio per chi vive le “normali” fatiche del quotidiano, per chi si sente solo, inadeguato o schiacciato dai dubbi dell’esperienza genitoriale e spesso non è supportato da nessun esperto, né tanto meno da un gruppo con cui poter condividere tutto questo, proprio per questi genitori è stato avviato un percorso di sensibilizzazione, accompagnamento e formazione cui hanno partecipato 40 genitori, con figli in età compresa tra i 3 e gli 11 anni.
Il progetto è iniziato nel gennaio scorso con una coinvolgente serata inaugurale dedicata a “Coccole e patti chiari” sul tema della dimensione affettiva e regolativa dell’esser genitori, argomento che ha gremito l’auditorium dell’Oratorio San Rocco. Successivamente si è snodato in quattro tappe basato su lavori di gruppo che portassero i partecipanti a riflettere e confrontarsi sui seguenti temi: essere coppia ed essere genitori; il ruolo dei legami famigliari; le relazioni con i nonni; la comunicazione all’interno della coppia e con i figli.
Tutto ciò è stato guidato da un’équipe di formatori del Centro Studi e Ricerche sulla Famiglia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, i quali hanno permesso ai partecipanti di mettersi in gioco in prima persona portando alla luce e condividendo vissuti personali, in un ricco e proficuo scambio di esperienze.
Il bilancio è stato ampiamente positivo, in primis poiché questo ricco e impegnativo cammino ha portato al formarsi di un nutrito e motivato gruppo di genitori che si sono conosciuti, confrontati ed hanno spesso insieme affrontato e risolto alcune problematiche educative; in secondo luogo perché dopo la pausa estiva le coppie si sono reincontrate a settembre per un momento di follow-up in cui è stato ripensato il percorso fatto e si sono aperte prospettive future, ma, soprattutto, è emersa la volontà che questa ricca e fruttuosa esperienza possa continuare, ma-gari secondo forme e modalità differenti, allargando gli orizzonti e cercando di intercettare anche altre famiglie, così che questo primo nucleo di famiglie possa divenire segno chiaro e tangibile di impegno a favore dell’esser genitori consapevolmente impegnati per la crescita ed il benessere non solo dei propri figli, ma supporto all’intera comunità.
Ci auguriamo quindi che le maglie di tale “rete” possano esser sempre più per intercettare i bisogni di altri genitori.
Marialuisa Rognoni
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