“Immigrazione: serve un cambio di passo”

I forum de “Il Ponte” con l’Amministrazione comunale

I problemi della sicurezza e dell’immigrazione i temi trattati nel colloquio con il consigliere di minoranza Gianmario Invernizzi della lista Forza Nuova.


Come promesso riprendiamo, dopo la pausa estiva, le nostre incursioni nella macchina comunale. Conclude il ciclo dedicato alla minoranza in Consiglio comunale l’incontro con Gianmario Invernizzi, di Caviaga, che con la lista Forza Nuova ha raccolto nelle ultime elezioni il consenso di più di 700 elettori (quasi il 10%), che lo hanno sostenuto nella battaglia contro uno dei fenomeni meno governabili del mondo: la migrazione della popolazione dai paesi poveri a quelli più ricchi. Questione che Invernizzi lega indissolubilmente alla sicurezza e che, ovviamente, ha dominato la nostra intervista.

Signor Invernizzi, sono passati più di due anni dall’insediamento di questa amministrazione comunale. Come giudica il suo operato?
Ho sempre riconosciuto al sindaco Crespi un grande impegno e ho apprezzato la sua disponibilità. Avere un sindaco in pensione è una fortuna e una risorsa per questa città. Io però vorrei ricordare che ho partecipato alle elezioni comunali per dare voce alle questioni della sicurezza legata alla presenza di stranieri. E su questo punto la sua amministrazione non mi è sicuramente piaciuta.

Cosa vuole dire?
Vedete, qualche mese fa fui il promotore di un dibattito pubblico sulla sicurezza, e ne rimasi esterrefatto. Da quel dibattito credo che la gente ne sia uscita confusa: da una parte l’onorevole Gibelli che invitava il sindaco a sfruttare le novità introdotte dal Governo, dall’altra il sindaco che sosteneva che i comuni hanno poca voce in capitolo di sicurezza… qual è la verità?

Lei che idea si è fatto?
Mi sono guardato un po’ in giro e ho visto soprattutto ciò che hanno fatto i sindaci leghisti… devo dire che al di là di qualche mossa ad effetto anche loro non sono riusciti a fare un granché. La soluzione del problema sicurezza è condizionata dal Governo e questo lega un po’ le mani ai sindaci. Ma qualcosa in più si può e si deve fare… Crespi dovrebbe ricordare che le scorse elezioni si sono giocate proprio sul tema della sicurezza e la gente lo ha votato chiedendo interventi decisi.

Lei chiede un cambio di marcia ma non ci ha ancora detto cosa in concreto dovrebbe fare Crespi…
Qui sono i fatti a suggerire cosa fare: siamo passati da una presenza fastidiosa alla violenza. Dopo l’apice raggiunto con l’omicidio Girati le cose sono continuate… basta leggere i giornali di questi giorni. In città non ci possono essere zone franche: se Crespi vuole essere sindaco sceriffo, che lo sia fino in fondo: esca la sera con i vigili e dia una scossa al paese, vedrà che la gente lo seguirà. Bisogna disincentivare gli arrivi, rendersi conto che il problema non è solo l’immigrazione irregolare, il problema è l’immigrazione in senso lato. Con tutto il rispetto mi sento di dire che Crespi sta affrontando la questione da... democristiano: senza grossi colpi o scosse.

Lei ha detto che contesta l’immigrazione in sè. È una posizione singolare: davvero crede che si possano fermare i disperati che cercano di migliorare il proprio destino?
Sono consapevole che la mia idea sia utopistica: però si possono contemplare legittimamente soluzioni più realistiche. Il governo Berlusconi non ha saputo frenare l’immigrazione rumena dopo l’entrata della Romania nell’Unione europea, altri Paesi lo hanno fatto... Qualcuno scopre ora che si potrebbe aiutare questa povera gente a casa propria, io lo dico da 20 anni…Capisco che ci sono migranti che fuggono dalla fame e dalle guerre, ma non dimentichiamo che sono i paesi occidentali ad affamare ed armare i paesi poveri. E non dimentichiamo poi che gli immigrati vivono una sor-ta di nuova schiavitù, costretti a lavorare per stipendi da fame, spesso sotto imprenditori senza scrupoli che poi magari votano Lega…

Si dice che il suo elettorato sia o molto giovane o piuttosto anziano, le risulta?
Sono sicuro di avere a Sant’Angelo una adesione altissima da parte dei giovani; più in generale però Forza Nuova attira i voti delle fasce più popolari, quelli di gente che deve convivere con gli stranieri nelle case popolari, e che deve concorrere con gli stranieri per accedervi… A Sant’Angelo ho trovato cittadini molto reattivi, più che in altre realtà. I miei voti lo dimostrano, ma lo si è visto anche nella raccolta di firme e nella partecipazione alle manifestazioni che abbiamo organizzato.

Ci ricordiamo però un corteo che ha turbato, se non spaventato, molti cittadini… Non crede lei che uno dei compiti di chi fa politica sia quello di esprimere le proprie idee senza alimentare il clima di intolleranza già elevato?
Quel corteo è stato pacifico; posso riconoscere che ci sono stati alcuni cori fuori luogo, dovuti alla esuberanza giovanile, ma niente di più. In tanti anni di carriera politica non sono mai stato coinvolto in episodi di violenza. Le mie posizioni, sebbene dure e forti, vengono espresse nel pieno rispetto della legge e delle altre forze politiche. La dimostrazione sta nel fatto che io stesso sono rispettato anche da chi ha idee opposte alle mie.

È da qualche anno che lei fa attività politica a Sant’Angelo e ha avuto modo di conoscere la nostra realtà sotto diversi aspetti. Eppure sembra sempre concentrato solo sul problema della sicurezza e della immigrazione: perché mai la gente dovrebbe votarla come sindaco se non conosce le sue proposte sulla amministrazione in generale?
Sono assolutamente consapevole che con le mie idee non potrò mai essere né sindaco, né presidente di provincia o di regione… mi basta però creare consenso e dibattito attorno alle mie idee nella speranza che un giorno un sindaco, un presidente di provincia o un governatore si mettano nei pan-ni di chi vive a contatto con gli immigrati e ne condividano i problemi. Solo qualche anno fa le mie idee sembravano folli, ora anche l’onorevole Fassino del Partito Democratico riconosce che l’immigrazione è un problema in sè!

A proposito dell’ononorevole Fassino, è caduta un po’ nel vuoto una sua proposta di assegnare le case popolari in base al rapporto immigrati/italiani: se ci sono 100 case e gli immigrati sono il 15%, questi dovrebbero concorrere alla assegnazione solo del 15% degli alloggi. Cosa ne pensa?
Penso che in Italia le idee sensate possono arrivare da ogni schieramento, ma fanno fatica ad essere accettate.

Forza Nuova e la Lega Nord vengono accusate a volte di prendere voti strumentalizzando la paura della gente. Come risponde?
Intanto non voglio essere confuso con una forza come la Lega, che ha avuto buone idee ma poi si è persa nelle alleanze accettando in pieno la società multirazziale. Io contesto alla Lega Nord l’alleanza con il PDL: basta guardare come è stato gestito a Sant’Angelo il fenomeno della immigrazione nella passata amministrazione. Alla domanda rispondo che le paure della gente sono motivate, non c’è bisogno di qualcuno che le fomenti.

La Lega è riuscita a far approvare le ronde. Lei cosa ne pensa?
Le facevo 25 anni fa e sono arrivato alla conclusione che sono una grossa buffonata: si muovono con grande risonanza e si portano dietro il controllo delle forze dell’ordine; ecco quella sera è tutto a posto e il giorno dopo è tutto come prima. Ronde e telecamere sono risposte che non funzionano nemmeno come deterrente.

(Forum condotto dai redattori Giancarlo Belloni, Gabriella Bracchi, Lorenzo Rinaldi, Antonio Saletta)


Gianmario Invernizzi