Seguire il ritmo delle stagioni

Mangia che ti fa bene!


Per nutrirsi in modo sano è bene fare attenzione alla qualità dei prodotti, alla loro provenienza e, soprattutto, è bene seguire il ritmo delle stagioni. In inverno la natura sembra addormentarsi sotto la terra gelata e non produrre più nulla. È il periodo in cui si consumano le scorte accumulate in precedenza: frutta e verdura, cereali, farine, legumi, funghi secchi, pesce e carne sotto sale e molti altri prodotti che, raccolti per tempo, si conservano nelle cantine. È il momento delle verze, delle rape, dei porri, dei finocchi e delle radici amare. L’offerta locale viene completata dalla frutta esotica: datteri, ananas, banane e dalle fantastiche arance mediterranee ricche di vitamina C, tanto necessaria in inverno. Quali piatti cucinare se non ottime zuppe, polenta e minestre, riscoprendo le vecchie ricette, come ad esempio “riso e verze”?
“Sotto la neve pane, sopra la neve fame”, avevo imparato alle scuole elementari. Ora, invece, le maestre potrebbero proporre ai bambini una variante più moderna: “sotto la neve pane, se il frumento ce la farà a spuntare… e sopra la neve i rifiuti della nostra abbondanza”.
Vagando per la nostra campagna, nelle vacanze di Natale, non ho potuto non rattristarmi nel vedere come l’incuria dell’uomo stia distruggendo il bene più prezioso: la natura. La via dello Statuto una volta era ricca di uomini e dei loro mestieri, ricordo mio padre, Luigi “el turnidùr” (il tornitore), Tognu “el legnamè” (il falegname), mio zio Luigi “el suculén” (lo zoccolaio), Gianni e Giuseppina Tornielli, “i butighè” (i bottegai), Lina “l’urtulana” (la fruttivendola), Nino e Carlo con la loro fonderia, Batistino l’elettricista, Nene “la panetera” (la panettiera), mia madre Tugnina che “segnava i vermi” (scacciava i vermi ai bambini), Rosina la sarta, Rosa l’infermiera, Gianni con la sua “urtaia” (campi coltivati a orto) e molti altri ancora. Ora la stessa via, che si inoltra nella campagna dopo il quartiere Trieste, ha una sua nuova, triste ricchezza: i sacchi dell’immondizia buttati nei campi coltivati. Le rogge sono diventate una raccolta di materassi, di elettrodomestici e di rifiuti d’ogni sorta. Uccidere l’ambiente è come uccidere l’uomo! Perché questo disprezzo del bene comune? Per quanto tempo ancora la natura riuscirà a vincere la stupidità dell’uomo e a rispettare il proprio ciclo?

La crema Budwig

Per iniziare bene il nuovo anno vi propongo una crema squisita e di eccezionale valore alimentare, ottima per studenti e anziani. La crema Budwig è un’invenzione della dottoressa tedesca Johanna Budwig (1908–2003), nominata 7 volte per il Premio Nobel, studiosa di chimica-farmacologia e di fisica, laureatasi con distinzione in entrambe le discipline. La dottoressa Budwig è conosciuta soprattutto per la sua estesa ricerca sulle proprietà ed i benefici dell’olio di lino in combinazione con le proteine, al fine di ottenere un appropriato assorbimento degli acidi grassi Omega 3 da parte dell’organismo.

Gli ingredienti della crema

1 cucchiaio e mezzo di semi di lino; 1 cucchiaio di un cereale integrale a scelta: avena, grano saraceno, orzo, riso (non usate frumento, farro e quinoa perché possono creare intolleranze); mezzo limone biologico: il succo o il frutto a pezzi; 100 gr di banana e 100 gr di frutta di stagione; 1 manciata di semi oleosi non tostati (noci, mandorle, nocciole, semi di girasole, ecc.) tritati grossolanamente; 125 gr di yogurt biologico o di vaccino di soia oppure 100 gr di ricotta magra.

Preparazione

Mettete lo yogurt (o la ricotta) in una tazza, macinate in un macinino per caffè i semi di lino ed i cereali crudi e mescolateli con lo yogurt, aggiungete la frutta fresca, il limone ed un cucchiaino di miele (in alternativa al miele potete usare del succo d’acero o del succo d’agave) ed infine la frutta secca.
Consumate la crema a colazione o in sostituzione di pranzi veloci sul lavoro.

Valore alimentare

Semi oleosi: acidi grassi polinsaturi omega 3 e omega 6, fibre e lignani (potenti agenti antitumorali); banana e miele: zuccheri, sia rapidi che lenti, potassio e fibre solubili; frutta di stagione: carboidrati ad indice glicemico ottimale, nonchè vitamine e fibre; limone: acido citrico e vitamine, inoltre nella buccia è presente una maggiore quantità di bioflavonoidi; cereali crudi: zuccheri lenti, auxine (fattori di accrescimento cellulare) e fibre non solubili; yogurt o ricotta magra: proteine di qualità.

Marina Cecchi