Il Serata memorabile, quella di sabato 29 maggio in basilica, con il concerto-collaudo dell’organo Costamagna, tornato a rivivere dopo il restauro compiuto dalla ditta Tamburini di Crema. Il restauro è stato reso possibile grazie al fondo regionale per soggetti che operano in campo culturale, ottenuto grazie all’intuizione dell’associazione Sviluppo Santangiolino e dal cospicuo intervento economico della Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi.
Da sottolineare il grande valore storico-artistico dello strumento, tutelato dalla Soprintendenza alle Belle Arti, in virtù del gruppo di canne appartenenti al vecchio organo costruito dai celebri fratelli Serassi nel 1767.
Protagonista prestigioso della serata il maestro Fausto Caporali, diplomato in organo e composizione organistica e in canto gregoriano, attualmente titolare del grande organo della cattedrale di Cremona e della cattedra di organo complementare e canto gregoriano presso il Con-servatorio di Torino.
Considerato uno dei più geniali esecutori dell’arte dell’improvvisazione organistica, il maestro Caporali ha incentrato la sua esibizione presentando brani classici come la Toccata e fuga in re minore di Bach e la Suite gotique di Boellmann, con altri brani rielaborati in modo tutto personale, mettendo così in risalto le molteplici capacità dell’organo, i contrasti, la varietà dei suoni, la combinazione di accordi e la pienezza possente dell’insieme. Di particolare gradimento l’esecuzione da parte del maestro di alcuni splendidi brani inediti del maestro Giovanni Bracchi e l’esecuzione, personalissima, dell’inno a Santa Cabrini.
Un concerto che ha entusiasmato e deliziato il pubblico accorso numeroso, tributando al maestro gli applausi più convinti.
Hanno onorato il concerto con la loro presenza alcuni celebri organisti, quali Lorenzo Bonoldi organista e pianista del Teatro alla Scala, Alberto Dossena del duomo di Crema, Paolo Oreni concertista internazionale e Massimiliano Bianchi (allievo del maestro Giovanni Bracchi) della basilica di San Babila di Milano, oltre a don Pierluigi Rossi, musicologo lodigiano.
Antonio Saletta