Crescenti situazioni di difficoltà al Villaggio Pilota

Da qualche anno arrivano segnali di disagio dal quartiere Pilota. Il più grande agglomerato di case popolari di Sant’Angelo è attraversato da problemi striscianti, che si sono inizialmente manifestati attraverso episodi sporadici e che sono andati via via ingigantendosi. La mancata integrazione fra i “vecchi” e i “nuovi” residenti è oggi, purtroppo, sotto gli occhi di tutti. Negli ultimi anni il Pilota ha assistito all'arrivo di un massiccio numero di immigrati, soprattutto dall’Est Europa e dall’Africa, con l'emergere di frizioni destinate a diventare sempre più pericolose se non controllate.

La crisi economica ha fatto il resto, contribuendo a scatenare fenomeni che limitarsi a definire “disagio sociale” sarebbe riduttivo. Gli osservatori più attenti, quelli che ogni giorno vivono e lavorano all’interno del Pilota, da mesi segnalano pubblicamente con coraggio una situazione di difficoltà crescente, acuita dal mancato rispetto delle regole di comune convivenza. Una realtà in cui i più forti spadroneggiano, costringendo i più deboli - spesso gli anziani - a rassegnarsi o a lasciare il quartiere. Il massiccio intervento di riqualificazione di appartamenti e spazi comuni portato avanti negli ultimi anni attraverso il “Contratto di quartiere” (pagato in gran parte con i soldi pubblici) non sembra in grado di risolvere da solo la situazione: il contesto urbano è stato reso forse più decoroso, ma non si è pensato minimamente di intervenire sul tessuto sociale di chi lo abita. È oggi più che mai necessario prestare ascolto ai campanelli d’allarme, ai segnali e alle richieste d'aiuto che giungono dalle palazzine del Pilota. Ed è necessario confrontarsi in maniera seria con quanti hanno a cuore il futuro del quartiere. Le istituzioni sono chiamate a un grande sforzo di responsabilità. Minimizzare, affermare che va tutto bene, rappresenta un errore. Equivale a fare come quello struzzo che, davanti alla savana che brucia, nasconde la testa sotto la sabbia per non vedere le fiamme..
La redazione