Lo scempio alle piante di Villa Cortese
Gentile Redazione, abito nel condominio che si affaccia sul giardino della Villa Cortese e oggi ho assistito all’ultimo scempio a danno delle piante di robinia che da decenni fanno parte di questa parte di giardino.
Una squadra di “manutenzione del verde”, ha “spuntato” le piante lasciando praticamente due pali. La motivazione è stata: sono secche e rappresentano un pericolo in caso di vento. E forse non è finita qui. Ci sono altre piante che forse saranno sulla lista nera.
Dimenticavo: le piante erano dimora abituale di tortore, merli, gazze e altro che nidificavano abitualmente fra i rami. Grazie per l'attenzione.
R.S.
Eravamo poveri, oggi si vive meglio
Sono Angelo Ferrari di Sant'Angelo Lodigiano nato il 04/02/1942 e sto consultando l’archivio de “Il Ponte”.
Ho conservato una foto che non riporta la data, ma dovrebbe essere dell’anno 1952 o 1953 o forse del 1950. Andavo a scuola alle elementari della Massaglia Bassa, e ho pensato che potrebbe interessarvi. A quei tempi, si aveva molta fame perché eravamo povera gente e invece oggi si vive meglio. Mia madre era una Subinaghi mio padre era Ferrari detto “scerifén” e abitavamo in via Fratelli Barasa n. 40. Vi ringrazio, e mi scuso del disturbo.
Angelo F.
Rammarico per la chiusura del distributore del latte
Gentile redazione, ho notato grande attenzione da parte vostra in tema di ambiente e riduzione dei rifiuti, per questo motivo volevo esprimere tramite voi grande rammarico per la chiusura del distributore di latte alla spina a Sant'Angelo.
Non conosco le motivazioni di tale chiusura, certo le campagne terroristiche contro il latte crudo non ne hanno aiutato la diffusione.
Da oggi nella mia spazzatura ci saranno almeno tre bottiglie di plastica in più ogni settimana, che moltiplicato per ogni cittadino che beve latte sono una bella montagna di plastica ... che tristezza... ma sicuramente la Granarolo e le ditte produttrici delle bottiglie in plastica non la penseranno così.
In altri comuni aprono anche i distributori di acqua alla spina, speriamo che anche qui ci si ripensi e si incentivi prima che la giusta differenziazione del rifiuto la sua mancata produzione all'origine.
Silvia G.
Invece della fontana una casa dell’acqua
Gentile redazione del giornale locale “Il Ponte”, tra le notizie sull’andamento dei lavori di ristrutturazione e sul nuovo look che si darà piazza Duca degli Abruzzi, ho letto che si sta vagliando la possibilità dell’installazione di una fontana.
Sarebbe utile, invece della fontana, la costruzione di una casa dell’acqua a favore dei cittadini.
Già in molte città del Sudmilano sono presenti da tempo e molti paesi a noi limitrofi si stanno attivando per offrire questo servizio che farebbe bene all’ambiente e alle nostre tasche. Così l’Irpef comunale che paghiamo ci sembrerà più leggera! Grazie dell’ospitalità.
Lettera firmata
Un’esperienza che non si può dimenticare
Il 30 giugno 2010 è terminato il mio viaggio in Croce Bianca. L’ho terminato con difficoltà, con una decisione maturata da tempo ma sempre rimandata.
È stato un lungo viaggio, durato ben trent’anni, iniziato quando ancora le macchine erano sprovviste di radio, mentre oggi ci sono i computer satellitari su mezzi tecnologicamente avanzati. È stato un viaggio difficile da dimenticare, perché in questi anni ho ricevuto molto, facendo crescere la mia personalità e conoscendo molteplici aspetti della vita umana.
Ho condiviso questi momenti prima con la mia squadra della Bianca Centro l’ottava di Milano, poi con i volontari e dipendenti della sezione di Sant’Angelo, dove ho potuto donarmi con più incarichi, che mi hanno dato soddisfazione, ma anche dell’amaro per altri aspetti che ancora non ho capito.
Questo viaggio con la Croce Bianca è stato più che positivo e auguro un percorso altrettanto positivo ai tanti nuovi volontari che hanno appena intrapreso questo viaggio. Pensate sempre che di fronte a voi ci sono esseri umani che stanno lottando contro il dolore e la sofferenza. Non dimenticate di svolgere i servizi con umiltà e nell’intento di aiutare il nostro fratello, bianco o nero, che si trova in difficoltà. Un saluto a tutti i volontari, quasi veterani, che ho conosciuto nella mia esperienza a Sant’Angelo, grazie per avermi dato una mano nei momenti critici e avermi aiutato a conoscervi. Grazie a chi in alcune occasioni mi ha messo in difficoltà, perché mi ha fatto maturare ancora di più.
Un saluto anche agli amici del “118” nei quali ho potuto constatare una seria professionalità.
Gianni Agratti
Un santangiolino deluso
Scrivo questa lettera aperta per segnalare la mia delusione verso i politici di questa città.
Sono deluso per i troppi extracomunitari che spadroneggiano nella nostra città; sono deluso dalle forze dell’ordine che hanno il timore di far rispettare i nostri diritti. Sono deluso da una Sant’Angelo che cambia aspetto con il calare del sole perché alla sera i nostri figli hanno paura ad uscire di casa; sono deluso perché vedo una Sant’Angelo triste, abbandonata da chi dovrebbe averne cura.
La storia ci insegna che i nostri avi hanno combattuto per i nostri diritti, hanno fatto la fame tirando la cinghia per andare avanti, tenendo alto il nome di Sant’Angelo. E noi santangiolini ce l’abbiamo sempre fatta ed ora arrivano loro, gli extracomunitari, a fare da padroni senza avere rispetto delle nostre tradizioni. Ben vengano quelli che come noi hanno un onesto lavoro, che contribuiscono alla crescita del nostro amato paese, che rispettano le nostre leggi nate dal sacrificio di coloro che hanno voluto il bene della nostra città.
Il mio desiderio è quello di vedere una Sant’Angelo più vivibile, dove la gente non abbia mai paura di camminare da sola per le strade; una Sant’Angelo aperta a chi voglia veramente dare una mano allo sviluppo della vita cittadina nel rispetto delle regole e delle tradizioni che ci sono sempre state care.
Piero
Piano diritto allo studio e dialetto a scuola
Riguarda quasi 1800 alunni (1781 per la precisione) ed è stato approvato il 29 luglio 2010 con l’esposizione dell’assessore Merli, integrata dal sindaco, dal quale è stata “ripresa” la parte relativa al dialetto.
È corretto precisare che con 1.148.124 euro Sant’Angelo si pone fra i primi comuni che non solo non hanno ridotto le risorse per la scuola, bensì ha aumentato anno dopo anno le cifre a disposizione di questo importantissimo settore. Io ho sostenuto che noi sentiamo la responsabilità di proporre progetti in accordo con le scuole.
È vero che nel mondo della globalizzazione potrà sembrare un controsenso parlare di dialetto: ho detto e ripeto che è necessario parlare e scrivere bene in italiano per noi e per quelli che sono arrivati da altre nazioni, e che l’inglese o altra lingua straniera, come pure il computer, devono essere insegnati e imparati, però è bene non tralasciare le nostre origini, la nostra storia e l’orgoglio del dialetto santangiolino. Tutto qui.
Offerte e proposte contenute nel Piano, insieme all’educazione civica, ambientale, sportiva e sociale, ripeto, si faranno insieme con le scuole, senza imporre niente a nessuno. Se migliora questa collaborazione ne avranno benefici tutti, famiglie, scuole, educatori quali l’oratorio, l’amministrazione della nostra Sant’Angelo e naturalmente quella parte importantissima che riguarda il futuro: i nostri ragazzi, alunni e studenti, ai quali rivolgo nuovamente a nome dell’amministrazione comunale e mio personale un augurio di buon lavoro e la richiesta a tutti di impegnarci insieme.
Domenico Crespi, sindaco
Degrado e fioriere portarifiuti
La “Baia del Re”: nome altisonante dove è stata costruita una palazzina residenziale con grandi fioriere… portarifiuti! Così in poco tempo è finito tutto in degrado, anche a causa di vandali e sporcizia. Tutto questo, sotto gli occhi dei nostri santangiolini.
Siamo arrivati a questo, grazie a chi? Non oso pronunciarmi, ma tutti conosciamo i responsabili di tanta crudeltà e indifferenza, chi ha fatto promesse mai mantenute e ha fatto sì che “la baia”, di regale conservasse solo il nome!
Lettera firmata