I Barazza nel mondo

Le interessanti e curiose ricerche di un piemontese che porta il nome Barazza, sulle radici, i rami e le propaggini che riguardano il cognome che nella forma Barasa ci identifica.


Gli archivi parrocchiali, beni culturali di rilevante valore storico, sociale e religioso, custodiscono un patrimonio di storia e di memoria per tutta la comunità e, per l’antica età dei documenti conservati (registri di battesimo, matrimonio, morte e stati d’anime), sono diventati le più importanti fonti per le ricerche genealogiche, oggi sempre più richieste.
Non si sottrae a questo impegno il nostro archivio parrocchiale che ha visto in questi ultimi anni un susseguirsi di cittadini desiderosi di conoscere le loro origini attraverso queste fonti.
Possiamo citare, ad esempio, la ricerca relativa alla famiglia Confalonieri (di cui Fedele, attuale presidente di Mediaset, è certamente il personaggio più conosciuto), i cui avi, nell’Ottocento, esercitavano il mestiere di panettieri in contrada Santa Maria. O quella degli Zucchi, oleari di Cremona, discendenti di quel Giuseppe Antonio Zucchi, annotato nello Stato d’Anime del 1752 come addetto al mulino Santa Maria, posto sul fiume Lambro meridionale.
E molti altri ancora, di ogni estrazione sociale.




Il palazzotto che si ritene fosse la dimora della famiglia Barazza, le cui rovine furono adattate ad abitazioni popolari.
Uno scorcio esterno e la vista sul lato di via Cavour

La ricerca sui Barazza

La richiesta più intrigante è quella giunta lo scorso mese di marzo da parte di Giorgio Barazza di Robassomero (Torino) che, ricercando le origini del suo cognome, dopo essere andato a ritroso negli anni, arriva nella nostra borgata dove i suoi antenati hanno posto il loro domicilio più antico.
Per Giorgio Barazza la visita all’Archivio parrocchiale risulta sorprendente per il numero dei documenti che lo riguardano. In ordine di tempo vi trova la nascita di Cesira Barazza, annotata nel registro dei battesimi del 1564 (il più antico documento anagrafico, compilato appena un anno dopo che il Concilio di Trento ha stabilito per le parrocchie l’obbligo della registrazione di battesimi, matrimoni e morte), i fatti di sangue che hanno per protagonisti i Barazza nel 1626 e nel 1631 e l’uccisione di una giovane Barazza nel 1667.
Di grande interesse per lui è la localizzazione nella nostra borgata delle famiglie Barazza, come attestato dagli Stati d’Anime.
Riceve inoltre notizie provenienti dall’Archivio dei feudatari Bolognini, che indicano la presenza a Sant’Angelo di questa famiglia fin dalla metà del Cinquecento.

Le origini e le città

Le indagini del piemontese Giorgio Barazza lo hanno portato a compilare un interessante fascicolo dal titolo “Barazza’s news”, contenente notizie sui ceppi, i rami e le propaggini dei Barazza nel mondo.
L’origine di questo cognome è indicata nella radice Bar che significa luogo d’incontro, mentre i possibili significati sono: Baraz, uccello friulano; Baragia, landa, terra incolta.
Interessante il brano tratto dal “Transcend Africa Network” per cui il termine Baraza, in Kiswahili, lingua dell’Unione Africana, significa riunione.
Nella ricostruzione della storia dei Barazza attraverso i suoi rami principali e le radici, l’autore del fascicolo mette un punto fermo sulla provenienza della sua famiglia: la sua presenza nella nostra borgata è documentata dal 1500 al 1700, poi nel Leporediese (Ivrea) nel 1650, nelle zone di Conegliano (Treviso) e Sacile (Pordenone) dal 1700 ai giorni nostri.
È curiosa la ricerca delle città che nel mondo portano il nome Barazza: Baraz e Barazan in Iran, Barazi e Barza Qana in Iraq, Baraz Logun in Afganistan, Barazarte in Cile, Barazaki in Giappone, Barze Gorou in Niger, Barazha in Russia e Barazon in Spagna. Nella città di San Paolo, nello Stato di Amparo in Brasile, vi è il Barrio dos Barazza con l’Avenida Augusto Barazza. La Strada della Barazza è tra le vie della città di Biella (Torino), mentre una frazione di Biella si chiama Barazzetto, come pure una frazione di Coscano (Udine). Barazt è una frazione di Sassari.

I personaggi

Nel notiziario “Barazza’s news” sono pure citati alcuni Barazza più o meno famosi, documentati in varie città e stati del mondo: Bernardo (1650) capitano del forte di Briançon, che ottiene la cittadinanza francese per meriti di guerra da parte di Luigi XVI; Pietro (1840), contadino presso i conti Brandolini di Vistorta in Belgio; Pietro (1840), esattore di Conegliano (Treviso), citato nella storia della città, Pietro (1868), panettiere di Conegliano; Ferdinando (1860), enologo al seguito di Garibaldi, Giovanni (1700), esattore del comune di Lessolo (Torino).
Due grandi atlete che onorano lo sport italiano sono Erica Barazza, campionessa di nuoto, e Jenny Barazza, una delle colonne portanti della nazionale femminile di pallavolo.
È una proposta interessante quella che Giorgio Barazza ci confida prima di congedarci: un raduno dei Barazza di tutto il mondo da tenere proprio a Sant’Angelo Lodigiano, quella che per motivi storici, può essere considerata la loro capitale. Alle istituzioni il compito della sua realizzazione.
Antonio Saletta



IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano

La prima pagina di “Barazza’s News” fascicolo compilato dal piemontese Giorgio Barazza.


Jenni Barazza campionessa di pallavolo