Tempo di primi bilanci per il Sant’Angelo calcio, arrivato quasi al termine del girone di andata. Il ritorno in Eccellenza (girone A) dopo il purgatorio della Promozione è stato per il momento agrodolce. Ma prima di analizzare l’andamento della stagione, vediamo cosa è successo nelle ultime giornate.
Ci eravamo lasciati con il pareggio (1-1) tra Sant’Angelo e Verbano. La settimana successiva (11esima giornata), i rossoneri hanno affrontato la trasferta di Inveruno: avanti con Bagnara e Roccati, il Sant’Angelo è stato costretto al pari (2-2).
Sette giorni dopo arriva l’importante vittoria interna (1-0) contro la Paullese: al “Carlo Chiesa” i rossoneri ritrovano l’appuntamento con i tre punti grazie alla rete di Bagnara, il bomber venuto dal Nordest che finora ha ben impressionato nonostante qualche guaio fisico iniziale.
L’entusiasmo per la vittoria contro la Paullese è però ben presto rientrato, complice la sconfitta (3-2) subita alla 13esima giornata sul campo della Vergiatese. Sant’Angelo sotto addirittura di tre reti, poi Napolitano e Loprieno cercano di raddrizzare la gara, ma i rossoneri non trovano l’acuto per raggiungere il terzo gol.
La 14esima giornata propone invece il caldissimo derby Sant’Angelo-Sancolombano, finisce 2-0 per i barasini, gol di D’Onofrio e Bagnara. Archiviata la parte statistica, passiamo ad analizzare la stagione. I rossoneri partono benissimo, infilando partite |
convincenti e mettendo “fieno in cascina”.
Si ritrovano addirittura in testa al girone, inaspettatamente, visto che il proseguo del campionato dirà chiaramente che ci sono squadre più robuste ed esperte.
L’avvio sprint dei barasini si interrompe alla quarta giornata con la sconfitta interna imposta dal Fanfulla nel derby per antonomasia del Lodigiano. Da quel momento il Sant’Angelo offre prestazioni altalenanti, che lo riportano a metà classifica.
Per quanto visto finora, mister Dellagiovanna può contare su un buon pacchetto difensivo: Razzetti e Rubino sono due garanzie, ma questo già si sapeva; si dimostra giocatore serio e di categoria anche il neoacquisto Panzetti, difensore roccioso ma con piedi buoni e visione di gioco. E fanno bene pure i giovani Oddone (ex Fanfulla che ha scelto il Sant’Angelo) e il santangiolino Abad.
Le note dolenti arrivano invece dall'attacco. Finora il Sant’Angelo non ha potuto beneficiare a pieno di un pacchetto offensivo che, almeno sulla carta, si presenta esplosivo. A “bocce ferme” si potrebbe dire che Dellagiovanna ha addirittura l’imbarazzo della scelta.
C’è Guarnieri, che è giocatore di grande affidabilità per doti tecniche e serietà, ci sono Mariani e Loprieno, elementi di sicuro valore, in-fine è arrivato Bagnara, “puntero” che ha militato anche in categorie superiori. Dietro le punte, inoltre, il Sant’Angelo può contare sulla fantasia di Roccati, che in questa prima parte di stagione è stato molto positivo.
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Il passaggio dalla teoria alla pratica si è rivelato però traumatico. L’unico attaccante che ha giocato con regolarità è stato il buon “Rume” Guarnieri. Loprieno e Mariani hanno iniziato la stagione in infermeria. A pesare è stata soprattutto l'assenza del bomber banino, arrivato come “ciliegina sulla torta” di una campagna acquisti condotta con generosità (cioè mettendo mano al portafoglio) dal presidente Roveda. Quanto a Bagnara: è approdato al “Chiesa” a stagione in corso, si è immediatamente infortunato, è rientrato e ha messo a segno qualche zampata vincente.
Inutile dire che da un attaccante della sua caratura ci si aspettano gol e prestazioni con il coltello fra i denti. Sempre e comunque. L’infermeria piena, insomma, ha pesato non poco sulla prima parte della stagione rossonera. La speranza è che una volta recuperati a pieno tutti gli infortunati il Sant’Angelo possa trovare la quadratura del cerchio e disputare una seconda parte di campionato in grado di divertire i tanti tifosi.
Chiusura doverosamente dedicata al “barasino doc” Paolo Cabrini, cresciuto tirando calci al pallone nel glorioso oratorio San Luigi e arrivato al Sant’Angelo in un momento difficilissimo (dopo l’abbandono da parte della ben nota “triade”). Cabrini, che ha dimostrato grande attaccamento alla casacca rossonera, lascia il “Carlo Chiesa” dopo aver vissuto l’esaltante stagione del ritorno in Eccellenza e della bella cavalcata in Coppa Italia, culminata con l'oceanica trasferta di Caravaggio.
Lorenzo Rinaldi
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