Il castello “luogo del cuore”: plebiscito per il concorso Fai


“Proprio un bel risultato quello raggiunto dal nostro amato castello nel concorso nazionale I luoghi del cuore lanciato nel maggio dello scorso anno dal FAI Fondo Ambiente Italiano.
Il castello di Sant’Angelo si è infatti classificato 117° fra i 14.555 siti segnalati dal mezzo milione di italiani che, compilando una apposita cartolina o votando sul sito internet del FAI, hanno aderito alla importante iniziativa che ha lo scopo di segnalare all’opinione pubblica luoghi o monumenti da salvare.
L’idea di partecipare al concorso, lanciata dalla locale sezione del Partito Democratico, ha trovato subito il sostegno del Comune e di tanti, il nostro giornale compreso, che hanno a cuore il futuro del castello.
Alla fine, per il Bolognini sono pervenute 514 segnalazioni che lo pongono al primo posto fra i luoghi segnalati in provincia di Lodi, al 32° fra quelli della Lombardia (su più di 2.000 siti lombardi segnalati) e all’ottavo nella classifica nazionale riservata ai castelli (su un totale di 979 manieri).
Promosso dunque a pieno titolo fra i luoghi del cuore, cioè fra i luoghi da preservare.
Un risultato che giunge a più di tre anni dalla chiusura del castello avvenuta nel giugno 2007 per ragioni di sicurezza. Da allora cittadini, associazioni, stampa locale e istituzioni del territorio hanno tenuto sempre viva l’attenzione sulle sorti del maniero santangiolino che è di proprietà del Consiglio Nazionale per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (CRA).
In questi tre anni qualcosa si è mosso: dal restauro della scalinata che porta al Giardinone alla riqualificazione del Salone dei Cavalieri per citare solo alcuni degli interventi realizzati. Tuttavia siamo ancora lontani dalla riapertura al pubblico che resta comunque fra gli obiettivi della Proprietà.
Conferma ne è giunta recentemente da Luigi Degano, direttore della Fondazione Bolognini, e dal presidente del CRA, Romualdo Coviello, che hanno annunciato nuovi lavori per la messa in sicurezza del castello a partire, probabilmente, da giugno. Saranno messi a disposizione circa 1.400.000 euro grazie ad un finanziamento della Fondazione Cariplo, della Regione Lombardia e della stessa Fondazione Bolognini.
I lavori dovrebbero terminare nel 2013, dunque verosimilmente fino ad allora dovremo accontentarci di ammirare il nostro castello dall’esterno.
Giancarlo Belloni.

Ecco alcuni degli 82 commenti giunti al sito internet del FAI,
che hanno accompagnato le segnalazioni del castello Bolognini

Senza dubbio patrimonio nazionale, luogo in cui hanno soggiornato personaggi storici come Casanova e Leonardo da Vinci. È una vergogna lasciarlo in stato di abbandono.
Andrea

È un bel castello, sempre chiuso e poco visitabile, il comune non fa proprio niente per valorizzarlo, così spero in voi.
Iose

Un luogo da valorizzare con attività culturali.
Rocco

È il terzo castello lombardo per dimensioni ed è uno tra i meglio conservati. Da qualche anno è chiuso al pubblico e senza la dovuta manutenzione rischia il degrado. È un patrimonio da salvare.
Vittorio

Un castello stupendo che è anche da secoli l’anima aggregante di un paese.
Paola

È magico e mi ricorda la mia infanzia quando a scuola mi portavano in gita “al castello”. Maria

È il simbolo della nostra città. Non è mai stato bistrattato come adesso. Sino a qualche anno fa non c’erano i fondi nemmeno per salvare i mobili dai tarli.
Daniela

Il pozzo al centro del cortile, la sala d’armi, i trabocchetti, le stanze dei conti, il gigantesco albero genealogico, le portantine, la carrozza, i

grandi ritratti dei conti: tutti bellissimi ricordi della mia infanzia.La sua sagoma che, imponente, mi saluta, sempre lì, accanto alla nostra invidiabile basilica, ogni volta che torno a casa. Bello, bellissimo come una madre che ti attende a braccia aperte, calde e rassicuranti. Il luogo in cui non vedo l’ora di portare i miei alunni, perché scoprano la loro storia, la loro identità, la sua bellezza. Il luogo in cui, con grande dispiacere non riuscirò, forse, questa volta a condurli: rimane un solo anno perché passino al successivo grado scolastico!
Non perdete altro tempo: riapritelo e riconsegnatelo al mondo a cui appartiene. Maddalena

Abito in questo paese di 13.000 abitanti, raggiungibile da Milano, Lodi, Pavia, Piacenza e Cremona. È il simbolo del paese, vorrei che fosse anche ricordato come storia e che potrebbe diventare anche meta di visite (museo dell’agricoltura e del pane al suo interno). Purtroppo da 3 anni è chiuso perché inagibile (tetto rotto, pericolo caduta tegole e mattoni) e poi abbandonato.
Elena

Unico patrimonio artistico di elevato spessore per tutto il Lodigiano e zone limitrofe è chiuso ormai da alcuni anni ed in un avanzante degrado. Nessuno si interessa per evitare una eventuale irrecuperabilità di questo edificio e delle sue opere d’arte contenute.
Giuseppe

Ho dei bei ricordi legati a questo luogo.
Nino


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano

Foto P. Orlandi Lainate. Da “Lodigiano. Il paese dei colori”, Edizioni A.P.T. del Lodigiano 1991