- La POSTA -


Abbiamo ricevuto una lettera, firmata da tre fioristi santangiolini, riguardante l’iniziativa dei “cesti spirituali” avviata dalla parrocchia dei Santi Antonio abate e Francesca Cabrini. La redazione ringrazia i firmatari per aver individuato ne “Il Ponte” uno strumento valido per far sentire le loro ragioni. Ritiene tuttavia che la lettera non tratti un argomento di interesse generale, cioè riguardante l’intera collettività, ed è per questo che non viene pubblicata.
Il Ponte

Chi si deve incaricare della ripulitura dei fossi?

Mi fa piacere leggere che si discuta della raccolta rifiuti, speriamo bene.... “se son rose fioriranno”. Però è da molto che mi pongo una domanda che ora giro a voi: chi si deve incaricare della ripulitura dei fossi che costeggiano il miolungo ed oltre? Sono andata anche stamattina a camminare e come al solito mi si è offerto lo spettacolo indecente di sacchi della spazzatura e schifezze varie ovunque; unica differenza con la scorsa settimana è che non ci sono più l’asse da stiro sfondata ed i mobili rotti a ridosso della recinzione dell’ex fornace quasi sotto il cartello che indica la zona di raccolta di rifiuti non inquinanti dell’impresa Gallotta ed è stata rimossa la lavatrice mezza affondata a non più di 60 metri dall’inizio delle case del paese, che faceva bella mostra di sé da molto tempo. Sono però aumentati i sacchi abbandonati e le condizioni dei dintorni del casotto del metano sono sempre indecenti; davanti al cancello della cascina Belfuggito c'è ancora una grossa poltrona semisfondata (forse è un invito ai camminatori a sostare per un riposo?) accanto a resti vari e poco oltre una zona di raccolta sacchetti piccoli, ma l’anno scorso ci ho trovato anche numerosi pezzi di amianto. Per non parlare delle onnipresenti bottiglie di plastica, lattine di birra, cadaveri di animali, cartacce ecc. Sono un’amante della natura e mi piange il cuore a vedermi circondata da tanta spazzatura in una zona che è uno dei pochi luoghi del paese dove sarebbe piacevolissimo passare qualche ora di relax!
Isabella Gallo

Sul “Mio lungo” e non solo

Con i primi raggi di sole, dopo i lunghi mesi invernali, riprendono le camminate e le pedalate di persone, gruppi e famiglie con bambini con l’intento di rigenerare i polmoni, il fisico e anche, perché no, gli occhi sulla vista di una campagna che da sola ti scarica delle tensioni accumulate durante la settimana. Perché non mi posso godere tutto ciò? Perché non posso camminare senza vedere sacchi di rifiuti, bottiglie di plastica, lattine, frigoriferi, televisori, carrozzine, materassi, vecchie auto scaricate lungo i bordi dei campi e nei fossi? A volte vorrei essere nella testa di quelle “persone” che abbandonano i propri rifiuti nei luoghi pubblici, sui marciapiedi, agli angoli delle strade, di fronte alle case degli altri e anche lungo i fossi e nei campi che, anche se non sono il paese e la tua casa, sono pur sempre l’ambiente che viviamo, che siamo e siamo stati. Vorrei sapere cosa pensa chi agisce in questo modo: di essere più furbo degli altri che invece rispettano le regole di un sistema di raccolta che comunque richiede attenzione e qualche sacrificio? Che questo sia il solo modo per disfarsi di un impiccio? Che la colpa non è sua se il servizio di raccolta è complicato o impegnativo? Al di là del semplice gesto di disfarsi di un fastidio momentaneo, dietro questo comportamento c’è una completa mancanza di senso civico, di rispetto dell’ambiente e degli altri, in questo caso dell’ambiente, del paesaggio, di quello che è di tutti e proprio per questo dovrebbe essere amato e rispettato ancora di più che se fosse una cosa nostra. Prevale invece sempre e ancora di più il classico atteggiamento del “chi se ne frega” o “non è un mio problema”!
Piera Negri

Comminare la multa al condominio

Gentili redattori, vorrei condividere una riflessione. A diversi anni dalla partenza della raccolta differenziata, a Sant’Angelo continuiamo a vedere operai comunali costretti a fare il “lavoro sporco” di caricare sui loro camion tutti quei rifiuti che nel giro regolare della raccolta porta a porta non possono essere considerati. A volte si tratta di rifiuti differenziati ma che non vengono esposti secondo i tempi o i modi prescritti; in altri casi ci troviamo davanti a grandi elettrodomestici e pezzi di mobilia abbandonati sui marciapiedi o davanti al portone di un condominio. Ricordo che quando partì la raccolta differenziata venivano addotte motivazioni riguardanti la privacy per giustificare la mancata ingiunzione di ammende, e ancora oggi si adotta come alibi la difficoltà di individuare i trasgressori. In realtà, chi mette ogni tanto il naso fuori da Sant’Angelo sa benissimo che si tratta spesso di scusanti pretestuose in quanto, per fare un esempio, di fronte ad una inosservanza ai regolamenti operata dagli abitanti di un condominio, in molti paesi e città la multa viene comminata all’intero condominio. Quello che mi chiedo è: alla rimozione dei rifiuti indebitamente abbandonati fanno mai seguito delle multe? Sarebbe interessante avere a disposizione i dati per stilare una statistica in tal senso: credo che di fronte al numero delle sanzioni prescritte in questi anni ci renderemmo conto che si tratta di cifre ridicole in proporzione al grado di inciviltà e incuria che sta davanti ai nostri occhi.
Lettera firmata

Delusione al Cenone di Capodanno

Per una ragione di verità mi accingo a segnalare che non è giusto quanto pubblicato su “Il Cittadino”, il Cenone di Capodanno al Cupolone (Pro Loco di Sant’Angelo Lodigiano) è stata una vera delusione. Infatti, il cibo era poco, freddo e di pessima qualità. Non valeva certo quanto si è pagato. Questa non è la mia opinione, ma anche quella di buona parte delle persone partecipanti.
Francesca Cerri

Per completare l’informazione occorre indicare che quanto pubblicato su “Il Cittadino” era una fotografia con una didascalia, inviata da un lettore e pubblicata nelle pagine delle fotografie di gruppo che riguardano eventi organizzati nei vari paesi del Lodigiano. “Il Ponte” è ovviamente disponibile a concedere il doveroso diritto di replica agli organizzatori.

Far tornare il parcheggio interamente gratuito

Alla cortese attenzione della redazione de “Il Ponte”. Perché l’amministrazione comunale non pensa a ridisegnare il parcheggio di piazza duca degli Abruzzi, ritornando a farlo diventare interamente gratuito? Fa un certo effetto constatare tutti i posti occupati dove ci sono le strisce bianche e quasi tutti i posti vuoti in quelle a pagamento. Non è solo un problema di costo, ma anche di comodità. Chi deve fare la fila in un ufficio oppure dai vari medici del centro lascia l’auto suo malgrado per più ore ed è costretto a rinnovare continuamente il biglietto. Poichè non credo che ci siano grandi introiti dai parcheggi a pagamento sempre vuoti, si mediti a una soluzione più efficace.
Lettera firmata

Archivio parrocchiale modello

Spett.le Redazione de “Il Ponte”, vorrei approfittare di questo spazio e complimentarmi pubblicamente per la disponibilità, la passione e l’eccellente lavoro svolto dal signor Antonio Saletta (che scopro essere un vostro redattore) presso l’Archivio della Parrocchia dei SS. Antonio abate e Francesca Cabrini. Infatti grazie al suo lavoro e alla sua disponibilità, ho condotto e sto conducendo con ottimi risultati, una ricerca genealogica riguardante la mia famiglia che è originaria di Sant’Angelo. Come sempre, la buona volontà e la passione fanno la differenza. Colgo anche l’occasione per complimentarmi per gli articoli che pubblicate; pur non essendo un santangiolino li leggo sempre con piacere.
Andrea Mascheroni, Monza


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano