La fine di marzo per l’Istituto Raimondo Pandini ha coinciso con gli esami di judo a conclusione del corso come vera e propria disciplina tra i banchi di scuola, per un quinquennio e per la prima volta in Italia.
Col Liceo Scientifico a indirizzo sportivo dell’Istituto santangiolino allora, la sezione 5.a L giunge al termine di un percorso indossando il “judogi” (kimono del judo), nel cammino formativo di una realtà unica del territorio, con circa 160 ragazzi da tutto il Lodigiano e, tra esami, stage, qualifiche, un “pass” a riconoscimento dell’esperienza maturata.

Coi sedici studenti della classe quinta, il responsabile regionale dell’area discipline orientali Uisp e c.t. Maurizio Monti e il presidente Lino Bellodi; “maestri” dell’antica arte orientale per i ragazzi Roberto Zoller e Dario Brambati, dell’Asd Nuova Yokoama Sant’Angelo Lodigiano da cinque anni in collaborazione con la scuola.
Risultato, la definizione del livello tecnico attraverso la commissione di esperti per gli alunni stessi, alla presenza dei loro insegnanti, della vice preside e assessore alla pubblica istruzione Fiorella Merli e della stessa Amministrazione comunale, che ha garantito il sostegno alle attività nel piano di diritto allo studio.
Veri protagonisti i giovani, “pionieri” ad aprirsi un varco alla svolta dell’indirizzo di studi di certo innovativo.
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