C’è chi costruisce e chi distrugge


Anche quest’anno ce l’abbiamo fatta. Come Wwf abbiamo organizzato la tradizionale festa del boschetto. Oltre ottanta bambini delle terze elementari Morzenti e Collodi hanno partecipato alle attività che, quest’anno, si sono allargate anche nell’area dell’ospedale, grazie alla collaborazione del gruppo Serra.
Gli amici volontari hanno voluto proporre un allestimento dell’orto, con apporto di esperti agronomi, che è risultato molto gradito a bambini ed insegnanti. Altri bambini invece hanno svolto la più tradizionale piantumazione all’interno dell’area boschiva creata dal Wwf più di vent’anni or sono.
Va ricordato anche che per gestire questa festa riusciamo a radunare i volontari del Lodigiano, che senza alcuna voglia di protagonismo arrivano da Lodi, da Borgo San Giovanni da San Colombano al Lambro e addirittura da Castiglione d’Adda. Ottima anche quest’anno la collaborazione con l’amministrazione Crespi ed in particolare con l’assessore Ferrarese che sostiene il nostro lavoro.
I bambini, questa volta hanno collocato piante officinali, ma anche due fichi, hanno potuto effettuare la visita guidata dell’area boschiva e godere di una buona merenda offerta dall’Amministrazione e dal gruppo Serra. Tutto per il meglio dunque.
Non proprio perché la festa del boschetto ha coinciso con un brutto periodo per il boschetto preso di mira da vari vandalismi. Abbattuta la bacheca, abbattuto un albero, avvistato un principio di incendio, doloso, forse goliardico, per cui è stato necessario chiamare i pompieri.
Fatti spiacevoli anche perché pare che a fare danni siano ragazzotti diciassettenni che non sanno come altro impiegare il proprio tempo. Siamo dovuti intervenire con una segnalazione ai carabinieri per difendere il lavoro di tanti anni di volontariato.
Non riusciamo a capire però come ragazzi che probabilmente sono passati bambini da quell’area, sono stati forse scout, hanno avuto probabilmente genitori amanti del verde, possano fare solo per noia, queste azioni.
Tra l’altro la voce di popolo dice che questi stessi ragazzi sono già stati allontanati da altri quartieri, dove riproponevano gli stessi modelli di comportamento.
Abbiamo anche proposto all’amministrazione di utilizzare educatori di strada, perché, se è vero quel che si dice, questi ragazzi hanno necessità di qualcuno che li riporti ad una corretta visione del vivere civile (gli educatori di strada sono operatori, di riferimento ai servizi sociali, che operando appunto in strada, nei quartieri, incontrano i giovani, proponendogli conoscenza e confronto con il mondo degli adulti).
L’amministrazione ci ha risposto che gli educatori ci sono già. Ci fa piacere. Allora che vengano mandati anche nel nuovo parco pubblico dietro il boschetto perché lì ce n’è proprio bisogno.
Cristoforo Vecchietti.


IL PONTE - foglio d'informazione locale di Sant'Angelo Lodigiano