Trasporti, che vergogna!
Sono una regolare cittadina che paga tutte le tasse compreso il pullman del tragitto Lodi-Sant'Angelo e viceversa, il fatto sta che quando finiscono le scuole chi lavora si trova in serie difficoltà, perchè cambiano gli orari e chi lavora deve stare due ore alla fermata sotto il sole. Parto alle 6.30 del mattino e torno alle 15 per lavorarne 4, perchè?
Perchè fanno cambiare orari senza tenere conto di chi lavora, come se a pagare il biglietto sono solo gli studenti. Io esco dal lavoro alle 12.30 e per tornare a casa a Sant'Angelo da Lodi devo aspettare il pullman delle ore 14.30, oppure devo prendere il pulman delle 13.35 che va a Graffignana ma che però effettua la fermata solo in via XX Settembre il che significa che per andare a casa devo fare 2,8 km a piedi sotto il caldo a 30 gradi e più.
Io mi chiedo nel cambiare gli orari si pensa a chi va a lavorare? Perchè non fare effettuare le regolari fermate sia in via Montegrappa, e Cavour dal pulman che va a Graffignana? Cosa costa di più di diesel? Questa storia è una vera vergogna, se non paghiamo il biglietto nemmeno ti fanno salire, e pagandolo non ti fanno scendere, bella cosa. Dimenticavo, sono una cittadina italiana.
Doroti Faderi
Grazie dal profondo del cuore
Superato lo shock causato dal drammatico incidente accaduto a nostro figlio, il 27 giugno scorso, non possiamo scordare quanti, con solerzia e umanità, sono intervenuti in vario modo a soccorrere Ivan. Alla Croce Bianca ed ai Vigili del Fuoco, accorsi con la massima celerità, alla Polizia Urbana, con la quale ci scusiamo per una nostra qualche agitazione, dovuta all’evidente grave situazione del momento, a tutte quelle organizzazioni santangioline va il nostro grazie sincero e riconoscente. Accomuniamo nella stima e nella gratitudine l’intervento immediato ed efficace del Pronto Soccorso e successivamente del Reparto Pediatrico dell’Ospedale Maggiore di Lodi.
Poiché la nostra società è sempre pronta a pubblicizzare il negativo, noi abbiamo desiderato evidenziare l’ottimale intervento dei sopra indicati Enti.
Un ringraziamento particolare indirizziamo a Fabio Bellani, amico del nostro Ivan, che per primo è intervenuto con coraggio a prestare gli aiuti del caso. Questa famiglia non scorderà il vostro efficace ed umano soccorso e non può terminare questo appello senza rivolgere ancora un grazie dal profondo del cuore.
La famiglia Maurizio Garlaschelli
Commissione sicurezza: la solita farsa
Dopo le nostre ripetute sollecitazioni la commissione sicurezza è stata infine convocata, per la terza volta in quattro anni. Ci aspettavamo di trovare una commissione preoccupata per le tensioni sociali e per gli accadimenti di cronaca della nostra cittadina, una commissione quindi interessata ad aprire un tavolo di serena discussione ed analisi dei violenti fatti accaduti, anche di recente. Niente di tutto questo: il nostro Sindaco è arrivato in commissione sventolando le fotocopie degli articoli che il PD ha scritto in queste ultime settimane, e ripresi dal quotidiano “Il Cittadino”, ed è stato subito chiaro che l’unico vero scopo della riunione della commissione era quello di chiedere conto di quanto da noi denunciato e come sempre buttarla in sterile polemica.
Caro Sindaco, siamo lieti che i nostri articoli siano stati per Lei un fastidio, sarebbe infatti ora di affrontare, una volta tanto seriamente, i problemi che affliggono la nostra città!
Abbiamo ascoltato la relazione del Comandante dei Vigili Urbani, che ha riportato una lunga serie di dati. Ma non abbiamo ascoltato alcuna proposta da parte di questa amministrazione. Sono arrivate invece dichiarazioni di impotenza, di impossibilità ad effettuare controlli e di rabbia nei riguardi di quelle poche benemerenze civiche che provano quotidianamente a confrontarsi con queste problematiche. È semplicemente risibile pensare che un Parroco faccia politica solo perché non vuole fare “nomi e cognomi di quanti segnalano problemi”. Riteniamo che sia necessario ascoltare i problemi della città, aprire tavoli di confronto con le associazioni e con quanti vogliano partecipare alla vita della cittadina e non invitare alla delazione. I quiz di toponomastica non risolvono i problemi, chiedere i nomi delle vie del Pilota ai membri della commissione è semplicemente “ridicolo”.
I controlli sono l’unica arma a disposizione delle amministrazioni comunali, il territorio deve essere presidiato e bisogna insistere con le verifiche eventualmente coinvolgendo le altre forze dell’ordine e la magistratura, se necessario. Il paese è spoglio ed impoverisce giorno dopo giorno, il centro storico è sempre più vuoto. Basta prendere un gelato in una qualsiasi serata a San Colombano per verificare quanti santangiolini affollino le vie, ed i locali di ristoro, di quella cittadina ricca di eventi serali.
Caro Sindaco, è inutile arrabbiarsi con chi segnala problemi. Ignorarli o nasconderli non serve ed è assolutamente dannoso per noi e per tutti i cittadini di Sant’Angelo.
Restiamo in attesa della prossima riunione della Commissione Sicurezza, visto che la si vuole ora convocare ogni tre mesi, evidentemente per recuperare il tempo perduto. Ci aspettiamo che la sua amministrazione formuli proposte concrete: noi ascolteremo e come sempre renderemo pubblico quanto eventualmente proposto. Non ci faremo certo intimidire dai soliti toni perentori o da qualche inutile domanda sulla toponomastica.
Ufficio Stampa - Circolo PD di Sant’Angelo Lodigiano
Non ho trovato un posto all’ombra
Egregio signor sindaco, mi associo alla lettera pubblicata su “Il Ponte” del mese di giugno 2011. Il problema della mamma che non sa dove portare i bambini per trascorrere qualche ora all’aria aperta ce l’ho anch’io e non sono una bambina.
Ho 53 anni e ho subito un intervento per l’asportazione di un tumore nel mese di gennaio c.a. dopodiché sei cicli di chemioterapia ogni 21 giorni. Il consiglio prevalente dei medici della IEO (Istituto Europeo Oncologico) di Milano, fra una chemio e l’altra per quei pochi giorni che il fisico lo permette, è quello di passeggiare all’ombra e di sedersi sulle panchine. Sono residente a Sant’Angelo Lodigiano e non ho trovato un posto all’ombra e una panchina sempre all’ombra in tutta la cittadina. Conclusione: sette mesi rinchiusa fra le mura domestiche… Fate qualcosa.
Lettera firmata
La presente lettera ci è arrivata completa di nome e cognome e indirizzo. Vista la delicatezza dei contenuti, la redazione de “Il Ponte” ha preferito siglarla come “Lettera firmata”.
Il pronto intervento è stato mio
Per diritto di replica, in riferimento all’articolo pubblicato a giugno da “Il Ponte” (C’è chi costruisce e chi distrugge) di Cristoforo Vecchietti.
Sono un ragazzo (ex scout) di 17 anni che frequenta i giardini del “boschetto” e devo dire che, per quanta riguarda l’incendio, è stato il mio pronto intervento, chiamando i Vigili del Fuoco, a scongiurare il proseguimento dello stesso. Quindi, prima di accusare persone estranee al fatto, è meglio valutare accuratamente le fonti di informazione di quelle persone che infangano associazioni (scout) o ragazzi solo per il proprio tornaconto personale. Grazie.
Andrea Ravarelli e genitori
Gentili lettori, mi pare che il passaggio dell'articolo contestato sia questa frase: "Non riusciamo a capire però come ragazzi che probabilmente sono passati bambini da quell’area, sono stati forse scout, hanno avuto probabilmente genitori amanti del verde, possano fare solo per noia, queste azioni." La frase si riferisce alle centinaia (in vent'anni davvero tanti) di bambini che sono passati al “boschetto” e contiene parole tipo probabilmente e forse. È chiaro quindi che si tratti di esempi e non di accuse particolari lanciate contro qualcuno. Voleva solo dire che anche chi fa danni ha avuto una buona educazione. Se poi chi scrive ha contribuito, come dice, a salvare il “boschetto” dall'incendio non posso che ringraziarlo per il pronto intervento
Cristoforo Vecchietti
Cimitero o piccionaia?
Egregio signor Sindaco, questa è la domanda che ci si pone quando si entra nel nostro cimitero. Credo che ormai ci siano più piccioni che defunti. Cosa aspetta a restituire ai suoi cittadini un cimitero decente?
Come ben sa i piccioni, oltre ad essere animali sporchi, portatori di malattie e in generale poco gradevoli, creano anche numerosi disagi all'interno del cimitero stesso: ci sono escrementi ovunque, le tombe sono sporche, in alcune cappelle è un vero disastro. So che lei si è informato diverse volte sul da farsi, ma la prego vada oltre. Il cimitero è invivibile e ritengo a nome dei cittadini che sia necessario intervenire al più presto.
Domenica Cipelli
Chi sbaglia deve pagare
Gentile redazione de “Il Ponte”, la raccolta differenziata in alcune vie di Sant'Angelo per colpa dei soliti menefreghisti non è per niente decollata. Mi sono accorta che all’inizio di via Costa (incrocio con via Bolognini) per circa una settimana (a fine agosto) è rimasto a terra l'umido, messo in sacchetti non biodegradabili e per questo non raccolto dall'Astem.
Bisognerebbe intervenire con multe salate perché chi sbaglia deve pagare. Ormai le regole dovrebbero essere state comprese da tutti. Eventualmente per chi ancora non conosce l'italiano si potrebbe riprovare distribuendo volantini informativi in più lingue, anche se non so quanto possa essere realmente utile.
Una santangiolina
Il trasporto all’Ospedale di Lodi è troppo costoso
Sono nata a Sant’Angelo e per quarant’anni ho fatto la pendolare a Milano. Dallo scorso anno sono in pensione e dopo una vita fatta di frequentazioni superficiali per il poco tempo a disposizione, sto facendo nuove conoscenze e amicizie e le cose che vengo a sapere dai miei “concittadini” mi lasciano l’amaro in bocca. Una sera ho incontrato una signora di una certa età che usciva dalla chiesa dopo una funzione religiosa. Ci siamo avviate camminando insieme e man mano che A. mi raccontava il suo problema, io restavo senza parole. A. mi diceva che le era stato diagnosticato un cancro al polmone e che stava già facendo la chemioterapia. A. è una persona piccola di aspetto, ma con un carattere di ferro, mi raccontava della sua malattia con dignità e con una leggerezza che faceva sembrare la malattia meno brutta.
Ma il problema di A. era di tipo economico, per poter fare la chemioterapia deve recarsi all’ospedale di Lodi, ma non potendo guidare, e non potendo chiedere al figlio che lavora un permesso ogni quindici giorni, deve cercarsi lei il mezzo idoneo. Si è rivolta ai servizi sociali, i quali le hanno detto che presso la farmacia comunale può prenotare un’auto che la porta all’ospedale. Il problema è che questo servizio le costa 35 euro alla volta, tenendo conto che la chemio deve essere fatta ogni due settimane, il costo mensile va a incidere molto sulla sua pensione. A. è rimasta sbalordita quando, all’ospedale di Lodi, ha incontrato altre persone nelle sue stesse condizioni, ma provenienti da paesini limitrofi, che per lo stesso servizio pagano 5 euro. A questo punto non sapevo più cosa dirle, bisogna solo ringraziare di abitare in una “città”.
Luisa Lunghi
Siamo pronti a ospitare l’eventuale risposta della Farmacia.