Lambro, contratto di fiume: ecco la nuova promessa


Mi ero ripromesso di non parlare più di Lambro finché non ci fossero state delle novità rilevanti da raccontare. Ora mi pare proprio il momento di descrivere e commentare una nuova interessante proposta.

E’ infatti partita su tutto il territorio regionale la macchina organizzativa del contratto di fiume Lambro settentrionale. La regione ha chiamato a raccolta tutti gli Enti coinvolti nel risanamento del fiume, i comuni e le associazioni per stringere un patto di mutua collaborazione ed intervento.
Non è la prima volta che ci troviamo di fronte a mega progetti. Vi ricordate il piano Lambro, presentato a Sant’Angelo Lodigiano dallo stesso Ruffolo, allora ministro dell’ecologia con la promessa di ritrovarci alla prima trota?
Il nuovo documento, firmato anche da Sant’Angelo Lodigiano e dai comuni rivieraschi del centro Lodigiano si presenta con un allegato, intitolato “Programma d’azione” di ben 108 pagine. Quindi mi pare che ci sia proprio qualcosa da dire. La programmazione prevede sia interventi specifici per zona, sia interventi di carattere generale. Partiamo dal primo punto. Per la provincia di Lodi. Il grosso degli interventi è concentrato attorno al depuratore di Pieve Fissiraga, peraltro già inaugurato ed in una serie di interventi di fognatura per piccoli comuni limitrofi a Sant’Angelo Lodigiano (Vidardo e Villanova Sillaro) oltre ad un impianto di sollevamento sempre a Ca-stiraga Vidardo e interventi a Borghetto Lodigiano ed in altri comuni della provincia. Niente di specifico per il comune barasino nelle schede di dettaglio.
La parte del programma d’azione generale è invece tale da far girare la testa a qualsiasi ambientalista. Appare come un libro dei sogni: monitoraggi delle acque superficiali, sotterranee e dei sedimenti; ripristino delle rive, arginature e monitoraggio dei flussi delle acque; piste ciclabili di collegamento dei luoghi lambrani e rinaturazione delle rive; rilievi aerei per individuare gli scarichi; corsi di aggiornamento per i tecnici e serate di divulgazione per la popolazione; percorsi didattici, realizzazione della giornata del Lambro e campagne di comunicazione. E’ vero pure che nel progetto confluiscono progetti già in parte di realizzazione o conquistati con immensi sforzi da parte delle associazioni ambientaliste
Innovativo dovrebbe essere anche il modo di lavorare con tavoli di confronto annuali tra tutti gli attori protagonisti del progetto.
Per ora il contratto è stato firmato da quaranta organismi e si è in attesa delle decisioni degli altri.
Aspettiamo di verificare le azioni che verranno realizzate effettivamente e quale sarà l’effettivo investimento finan-ziario della regione.
Cristoforo Vecchietti


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