Sempre più in alto. Avevamo lasciato il Sant’Angelo in testa al girone C di Eccellenza con 7 punti di vantaggio sull’Aurora Travagliato, lo ritroviamo oggi nella stessa posizione di classifica ma con ben 9 lunghezze di margine sulla Pro Desenzano. Insomma cambiano le stagioni e le condizioni meteorologiche, si era partiti sotto il caldo sole di luglio e si è arrivati alla fredda neve di questi tempi, eppure la squadra di Cortelazzi continua la sua folle corsa senza freni. Come avrebbe detto il buon Mike Bongiorno, “Sempre più in altooo!” quindi, i rossoneri del presidente Giuseppe Roveda non trovano ostacoli nel cammino che, si spera, possa condurre alla Serie D.
In verità uno stop, una piccola sosta inattesa, l’ha inflitta il Castellucchio proprio al “Chiesa” quando correva la 14esima giornata. Per far però capire meglio il passo straordinario dei giocatori barasini basta dire che quella contro la squadra mantovana è l’unica sconfitta patita dal Sant’Angelo in 24 partite ufficiali, 19 di campionato e 5 di Coppa Italia, dove l’eliminazione è avvenuta solo ai calci di rigore nei quarti di finale a Sesto Calende. Poco male, perché nel periodo finora non considerato su queste colonne sono trascorse altre 8 partite di campionato, che Cortelazzi e i suoi hanno archiviato con 5 vittorie, 2 pareggi e l’unica sconfitta dell’intera stagione, per l’appunto contro il Castellucchio. Partiamo dunque da qui, dalla pillola più amara in attesa del dolce che verrà più tardi, per ripercorrere questi 3 mesi rossoneri.
Il “Chiesa”, era domenica 27 novembre, oltre ai mantovani ospitò un nebbione d’altri tempi che i tifosi presenti allo stadio difficilmente scorderanno. Non tanto per la nebbia in sé, che in quella fase finale d’autunno era spesso sgradita compagna delle nostre giornate, quanto per l’assurda testardaggine della terna arbitrale. La quale, forse per eccesso di protagonismo o totale mancanza di personalità, decise di non sospendere una sfida diventata farsa col trascorrere dei minuti. Il Castellucchio aveva trovato il vantaggio in apertura di secondo tempo, ma poi tutti gli sforzi del Sant’Angelo s’infransero sul grigio muro alzato dalla nebbia a protezione della porta avversaria. A nulla valsero le richieste di sospensione di capitan Serio, e quando alla fine i tifosi scoprirono che a Villanterio, dove i pavesi stavano strapazzando l’Oltrepò 4-1 a pochi minuti dalla chiusura, l’arbitro aveva invece deciso per lo stop, la rabbia venne contenuta a stento. Da quella partita, la zona spogliatoi dello stadio è protetta da una nuova rete gialla volta a frenare i bollenti ardori della calda tifoseria barasina, ma al momento la nuova protezione non è servita.
Perché l’amarezza di quella assurda domenica novembrina è stata stemperata a più riprese nelle partite successive. A parte il pareggio interno per 1-1 contro l’Aurora Travagliato, e qui si torna invece al 12esimo turno, il finale di 2011 ha visto i barasini vincere 2-0 in trasferta sul campo del Ciliverghe Mazzano nella partita che precedette quella con il Castellucchio, e poi superare la rabbia dell’unica sconfitta vincendo 3-0 sia a Nuvolera contro il Rigamonti sia in casa con il Vallecamonica. Il passo ritrovato da autentica prima della classe ha rischiato di fermarsi a Palazzolo, dove invece si è materializzata l’impresa più difficile finora riuscita a questo magico Sant’Angelo. Sotto addirittura 3-0 al 19’ del secondo tempo, i rossoneri hanno pareggiato proprio sul triplice fischio, cogliendo tra l’altro 3 pali e subendo anche l’annullamento di un gol regolare. Carattere puro, forza di gruppo e capacità di reazione sono le altre caratteristiche fondamentali di una squadra che poi nella lunga pausa invernale ha voluto fare i “compiti” delle vacanze davvero per bene, affrontando squadre di ottimo livello: il Villa d’Almé e la Nuova Pro Sesto, entrambe prime negli altri due gironi dell’Eccellenza lombarda, l’Aurora Seriate, compagine invece di Serie D, il San Nicolò dell’Eccellenza emiliana e la San Giulianese, pimpante realtà di Promozione.
La sosta lunghissima, sei settimane senza calcio che conta, si è portata appresso qualche timore di troppo alla ripresa del campionato per la poco felice situazione degli infortuni. Dubbi e perplessità spazzati via dal 5-0 rifilato il 22 gennaio all’Orsa Corte Franca in casa e poi dalla sudata, e quindi ancor più bella, vittoria di Sarnico. In riva al lago d’Iseo, i giocatori di Cortelazzi hanno resistito per un tempo in inferiorità numerica e, dopo essere scampati al rigore concesso ai padroni di casa, nella ripresa l’hanno spuntata grazie al rigore segnato da Tolomeo. Ora il vantaggio sulla prima inseguitrice Pro Desenzano è salito a 9 punti, un margine larghissimo che se gestito con saggezza condurrà a un successo finale molto anticipato.
Facciano pure gli scongiuri i tifosi più scaramantici, ma la superiorità del Sant’Angelo è ormai dimostrata e tutti i pro-tagonisti in rossonero, Giuseppe Roveda in primis, fra non molto potrebbero lasciar partire il gradevole conto alla rovescia che li separa dalla tanto desiderata Serie D.
Matteo Talpo