Ormai ci siamo, la Serie D è in vista.
Il Sant’Angelo si appresta a ritrovare la quinta serie calcistica nazionale dopo otto anni di lunghissima e frustrante attesa: era infatti la stagione 2003/2004 quando i rossoneri retrocedettero in Eccellenza.
Una categoria poco consona al blasone del Sant’Angelo, che finalmente vede il traguardo dopo la fuga cominciata addirittura lo scorso settembre.
E se il divario con gli avversari è andato sempre crescendo, oggi siamo a 17 punti di vantaggio sulla Pro Desenzano, le emozioni forti non sono mancate, anzi: l’inattesa sconfitta interna col Villanterio, l’imponente trasferta di Desenzano del Garda, le pericolose pietre di Travagliato e il dolce derby del Lambro sono tappe di un cammino che i tifosi barasini difficilmente dimenticheranno.
Ci eravamo lasciati sul finire di gennaio, con la squadra di Cortelazzi vincente di misura in quel di Sarnico e con 9 punti di vantaggio sulla Pro Desenzano.
Poi venne febbraio, il gelo siberiano e la seconda sconfitta stagionale.
Dopo la sosta di due settimane imposta dal “generale inverno”, il Sant’Angelo è inciampato in casa, perdendo 2-1 contro i vicini pavesi del Villanterio, salvo rifarsi prontamente per 3-2 la domenica successiva sul terreno del “Voltini” a Crema, dove i locali dell’ex Nichetti (oggi dimessosi) hanno venduto cara la pelle nonostante in lotta per non retrocedere.
Il 2-1 interno ai danni della Dellese è stato poi l’antipasto al piatto più succulento dell’anno, la trasferta contro la Pro Desenzano di Riccardo Maspero.
Il solito grande esodo barasino stile Imperia o Caravaggio, giusto per ricordare due trasferte recenti senza scomodare i mitici anni settanta, per invadere pacificamente Desenzano e raggiungere la squadra, che attendeva già da sabato i propri tifosi visto il ritiro presso il lussuoso hotel “Villa Rosa” concesso dal generoso presidente Roveda.
La vittoria di misura, a firma Chiaia, ha ampliato il distacco sulla Pro a 12 lunghezze, un margine enorme e da gestire con tranquillità.
I successivi pareggi a Stradella con l’Oltrepò (spettacolare 3-3) e Chiari in casa (incolore 0-0) non hanno infatti destato preoccupazioni perché la Pro Desenzano, ormai scoraggiata, ha perso ancora qualche colpo.
Buona vittoria interna sulla Nuova Verolese (tranquillo 2-0) e poi i fattacci di Travagliato.
Nella cittadina bresciana, località conosciuta per i fratelli Beppe e Franco Baresi e per la nota fiera equestre, Cortelazzi e i suoi sono stati accolti con le pietre.
Un paio di queste, provenienti dall’esterno dello stadio per mano di alcuni balordi (non a caso era presente anche la Digos), hanno sfiorato mister Cortelazzi, che dal canto suo se l’è vista veramente brutta.
Gara sospesa e vittoria a tavolino 0-3 per il Sant’Angelo, ormai proiettato al derby del Lambro di giovedì 12 aprile in notturna con 14 punti di vantaggio sulla Pro Desenzano.
Davanti a un “Chiesa” gremito da 1500 persone, un pubblico da brividi come ai bei tempi, Cantoni ha steso con una doppietta da grandissimo calciatore il Sancolombano dell’ex Maurizio Tassi, la cui celebre abilità tattica nulla ha potuto contro lo strapotere barasino.
Ora restano sei turni alla fine e una sola vittoria tra il Sant’Angelo e la tanto sospirata Serie D.
La Pro Desenzano è staccata di 17 punti e ne rimangono solo 18 da assegnare: si attende il via libera dell’aritmetica e poi, primo in Lombardia, il Sant’Angelo entrerà per via diretta in Serie D grazie a un passo irresistibile.
Matteo Talpo